Antonio Lopez Garcia
Michelangelo Merisi
Manuela Piccarreta
Vittorio Sgarbi
Elisabetta Sgarbi
Cena per due, pittura della realta'. Un confronto tra due opere che condividono lo stesso soggetto iconografico. Il nuovo allestimento viene proposto in occasione della XV edizione del Festival La Milanesiana.
a cura di Manuela Piccarreta e Vittorio Sgarbi
Nell’ambito della XV edizione del Festival La Milanesiana Letteratura Musica
Cinema Scienza Arte Filosofia e Teatro, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi,
martedì 1 luglio alle ore 17:30 sarà inaugurata presso la Pinacoteca di Brera, Sala
della Passione e Sale XXIX-XXX, la mostra “Antonio López García, Caravaggio. Cena
per due, pittura della realtà”. Sarà presente per un saluto istituzionale il Ministro
dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. Interverranno: il
Maestro Antonio López García, la Soprintendente e Direttore della Pinacoteca di
Brera Sandrina Bandera, Vittorio Sgarbi, la curatrice Manuela Piccarreta.
Definito come “il più grande dei pittori realisti” da Robert Hughes nel “New York
Times” o semplicemente “il più grande artista vivente” da Vittorio Sgarbi- e
individuato giovanissimo dal critico Giovanni Testori-Antonio López García ha
dichiarato recentemente che “siamo nel crepuscolo.
Gli Dèi sono andati via”
rivendicando la grandezza che solo l’essere umano può dimostrare nella
quotidianità. La Cena rappresenta un momento della vita quotidiana ed è occasione
per rivendicare il diritto a raccontare la vita così come ci è donata, nell’incessante
trasformarsi della materia che impedisce all’artista di terminare l’opera. Grazie ad
un inedito allestimento che vede La Cena di López García di fronte alla Cena in
Emmaus di Caravaggio, il pubblico assisterà a un dialogo senza precedenti tra due
Maestri della realtà, a partire da un soggetto iconografico caro anche all’Expo 2015.
Antonio López García sarà ospite della Milanesiana anche lunedì 30 giugno alle ore
21.00, per la serata del Festival presso il Piccolo Teatro Grassi.
Il 1 luglio alle ore 15.00, presso lo Spazio Oberdan, sarà proiettato il film El sol del
membrillo che il grande regista spagnolo, Victor Erice, ha voluto dedicare al Maestro
López García.
Antonio López García nasce a Tomelloso (Castilla La Mancha) il 6 dicembre del 1936.
Nell’isolamento culturale della Spagna di Franco viene scoperto da suo zio, il pittore Antonio López
Torres. A soli 13 anni è a Madrid, dove presto diviene lo studente più acclamato dell’Accademia di
San Fernando, accolto affettuosamente dai colleghi più grandi della Escuela madrileña. Nel 1956
viaggia in Italia assieme allo scultore Francisco López. Rimane affascinato dai Maestri italiani, ma
tornato in Spagna si avvicina definitivamente alle proprie radici, rivalutando i Maestri spagnoli,
soprattutto Velázquez e Sánchez Cotán. Avvicinato dalla critica al gruppo realista madrileno, e
posteriormente – tra gli anni sessanta e settanta – all’Iperrealismo americano, Antonio López
García possiede uno stile anacronistico e una tecnica incontaminata. Nel 1992 il regista Victor Erice
realizza un film documentario ispirato al moto creativo che lo spinge a dipingere un albero. La
celebre frase “Un’opera non si finisce mai, arriva al limite delle proprie possibilità” si presta a
diventare il suo manifesto poetico. Tra i premi più prestigiosi ricordiamo il Principe de Asturias nel
1985 e il Velázquez nel 2006.
Inaugurazione 1 luglio alle 18.30
Pinacoteca di Brera
via Brera 28, Milano.
Martedì-domenica 8.30-19.15 (la biglietteria chiude alle 18.40).
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7.