Vahram Aghasyan
Marco Bagnoli
Maja Bajevic
Bizhan Bassiri
Irwin
Dean Jokanovic Toumin
Joseph Kosuth
Jannis Kounellis
Felice Levini
Michelangelo Pistoletto
Remo Salvadori
Ilija Soskic
Renzo Piano
Un progetto da intendersi come emblema universale di una ricostruzione culturale e di una convivenza pacifica delle differenze veicolate dall'arte contemporanea. In mostra le opere di Marco Bagnoli, Maja Bajevic, Bizhan Bassiri, Dean Jokanovic Toumin, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Felice Levini, Michelangelo Pistoletto...
Opere di Vahram Aghasyan, Marco Bagnoli, Maja Bajevic, Bizhan Bassiri,
IRWIN, Dean Jokanovic Toumin, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis,
Felice Levini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori, Ilija Soskic
Disegno di Renzo Piano per la nuova sede del Museo ARS AEVI a Sarajevo
Il progetto internazionale ARS AEVI /Museo d'arte contemporanea di Sarajevo, sostenuto dal
Ministero degli Esteri e dall'Ambasciata italiana di Bosnia Erzegovina che ha favorito la recente
riapertura dello straordinario deposito di opere donate da oltre 150 artisti di fama mondiale
collocate all'interno del Centro Skenderija a Sarajevo, è riproposto al MUSEO PECCI MILANO dal
3 luglio al 13 settembre 2014, ad un anno di distanza dall'esposizione all'Arsenale di Venezia per
la Biennale internazionale d'arte del 2013 e a vent'anni esatti dall'avvio dell'intero progetto inteso
quale emblema universale di una ricostruzione culturale e di una convivenza pacifica delle
differenze veicolate dall'arte contemporanea.
Condotto strenuamente da Enver Hadziomerspahic, il progetto è iniziato proprio a Milano nel 1994
presso il Centro d'arte contemporanea "Spazio Umano" diretto da Enrico Comi che l'ha sviluppato
fino al 1999 con una serie di mostre personali: il primo artista ad aderire e donare la sua opera è
stato Michelangelo Pistoletto. Trasferito in Toscana, nel 1996 il progetto è stato accolto dal Centro
per l'arte contemporanea Luigi Pecci diretto da Bruno Corà, il primo museo ad organizzare una
grande collettiva di artisti internazionali invitati a donare opere per Sarajevo.
Gli artisti - scriveva Corà, ideatore dell'anagramma ARS AEVI 2O00 - offrono il segno diretto di
una loro libertà in pieno esercizio, non schierata, non servile, non retorica. Una libertà semplice,
esercitata con premura verso l'uomo offrendosi come specchio per un'immagine a volte
drammatica, a volte piena di promesse redentrici.
Al MUSEO PECCI MILANOle opere di Vahram Aghasyan, Marco Bagnoli, Maja Bajevic,
Bizhan Bassiri, IRWIN, Dean Jokanovic Toumin, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Felice
Levini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori, Ilija Soskic e il disegno di Renzo Piano per
la nuova sede del Museo ARS AEVI a Sarajevo, compongono un nuovo capitolo della storia
esaltante e travagliata di questa straordinaria impresa culturale, sviluppata sotto l'egida
dell'UNESCO per risvegliare le coscienze e dare l'avvio ad una civiltà del confronto e del dialogo
nella città simbolo di numerose guerre dei Balcani dall'inizio alla fine del XX secolo.Nel 2014 si celebra infatti il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale che ebbe luogo
a Sarajevo. Nel 1994-95 la città si trovava invece sotto assedio militare quando a Milano e a Prato
partivano gli appelli e le iniziative organizzate dal Centro d'arte contemporanea "Spazio Umano" e
dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, seguite da mostre alla Moderna Galeria di
Lubiana nel 1996, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia nel 1997, al Museo Stiftung
Ludwig di Vienna nel 1998, e da progetti a Sarajevo dal 1999, all'ICC di Bolognano dal 1999 al
2003, al BM Contemporary Art Centre di Istanbul nel 2007, al CAC Montenegro di Podgorica nel
2012, alla Biennale di Venezia nel 2003 e 2013.
In seguito alla mostra ARS AEVI 2O00 del 1996,le città di Prato e di Sarajevo sono unite da un
"patto di gemellaggio" che la nuova proposta espositiva del MUSEO PECCI MILANO intende
rilanciare: l'arte contemporanea e i musei "in cantiere" a Prato così come a Sarajevo possono
diventare i segni distintivi delle rispettive realtà culturali, una postindustriale e l'altra postbellica.
Per le due città e i due musei l'anno 2014 appare decisivo, quello di un nuovo inizio: la conclusione
della nuova ala museale a Prato con apertura prevista nella primavera 2015; la posa della prima
pietra e l'avvio della costruzione del Museo d'arte contemporanea a Sarajevo.
La mostra ARS AEVIIN PROGRESS presenta al MUSEO PECCI MILANO i lavori significativi di
artisti internazionali selezionati fra i numerosi che hanno donato opere a Sarajevo, con riferimenti a
mostre per il Museo ARS AEVI realizzate a Milano, Prato, Lubiana, Venezia, Vienna, Sarajevo,
Istanbul, Podgorica. Degli artisti invitati a Milano, alcuni hanno realizzato anche progetti speciali
per Sarajevo: Michelangelo Pistoletto e Maja Bajevic alla Galleria Nazionale di Bosnia Erzegovina;
Bizhan Bassiri, Joseph Kosuth e Dean Jokanović Toumin al Collegium Artisticum, IRWIN
all'Accademia di Belle Arti; Jannis Kounellis alla Biblioteca Nazionale. Le loro installazioni per
Sarajevo rappresentano, insieme alla ricostruzione della Biblioteca Nazionale e alla riapertura
temporanea del deposito di ARS AEVI,una parte fondamentale della rinascita culturale della
capitale bosniaca.
Vari artisti in mostra a Milano, come Marco Bagnoli, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori e
Jannis Kounellis sono rappresentati nella collezione del Centro Pecci e hanno tenuto importanti
mostre a Prato. Bizhan Bassiri ha lasciato a Prato una scultura attualmente collocata nel cortile
della biblioteca comunale Lazzerini. Vahram Aghasyan ha esposto e lasciato al Centro Pecci una
parte della serie fotografica e video donata anche ad ARS AEVI.La mostra al MUSEO PECCI
MILANO include infine lavori di Felice Levini e Ilija Soskic.
Completa l'esposizione ARS AEVI IN PROGRESS il progetto di Renzo Piano per il nuovo Museo
d'arte contemporanea di Sarajevo, donato dell'architetto alla città bosniaca nel 1999 e finora in
attesa di una realizzazione che appare sempre possibile e storicamente opportuna.
In collaborazione con Spazioborgogno
Inaugurazione giovedì 3 luglio 2014, ore 19
Presentazione al pubblico di Enver Hadziomerspahic, direttore generale del progetto ARS AEVI
Intervengono Fabio Cavallucci, direttore artistico e Stefano Pezzato, curatore del Centro Pecci
Museo Pecci
Ripa di Porta Ticinese 113 - Milano
da martedì a sabato, ore 15-19 ingresso libero
chiuso domenica e festivi
Ingresso libero