Claudio Di Carlo
Francesca Randi
Claudia Venuto
Rossocontemporaneo
Ameli' Liana Lasaponara
Claudio Di Carlo, Francesca Randi, Claudia Venuto. Mostra collettiva
Ritorna la programmazione artistica di Art Medica presso lo Studio Dermatologico del Dottor Andrea Pastore, a cura di ROSSOCONTEMPORANEO e con i testi critici di Ameli' Liana Lasaponara, nel suo quarto appuntamento. Con BLOW-UP, sabato 6 settembre p.v., il noto Studio Dermatologico tarantino, sito in Corso Italia 259, torna ad aprire le porte alla contaminazione della Bellezza dell'arte contemporanea italiana, continuando a proporre un viaggio trasversale nel mondo variegato della nuova figurazione. Questa volta il mezzo d'indagine ad ampio spettro e' la macchina fotografica. Lo scatto come comune denominatore delle ricerche formali di Francesca Randi, fotografa cagliaritana, Claudio Di Carlo, pittore pescarese, e Claudia Venuto, pittrice tarantina. BLOW-UP e' un doveroso omaggio all'opera omonima di un capolavoro della cinematografia italiana di Michelangelo Antonioni, datata 1966. Ma non solo. BLOW-UP e' valenza espressiva, e' sostanza per questa collettiva. Il regista, nella sua opera, ha voluto "ricreare" la realta' in una forma astratta, "(...) volevo mettere in discussione il reale presente attraverso il visto non visto. Il dubbio di cio' che e' e che potrebbe non essere(...)". La realta', secondo il Maestro, ha numerosi volti, e il dubbio, il distacco, dona giusto valore alle cose. BLOW-UP e' una "recita senza epilogo(...)". Antonioni e' il primo regista che si serve di una cultura grafica, pittorica. I suoi personaggi hanno un tipo di coscienza proiettata fuori da se stessa. Art Medica, in BLOW-UP, parte da questa relazione con il mondo che diventa misteriosa, estranea, enigmatica. Scompare la familiarita' tra l'uomo e le cose. Il mondo appare forte e presente. E' un appuntamento con la visione, il silenzio, la sintesi emozionale. Nelle opere degli artisti ritroviamo enfatizzati e descritti, l'assenza, l'attesa, il desiderio dell'altro, una comunicazione solitaria ma a maggior ragione una comunicazione affettiva e viva, appassionata, passionale, fatta appunto di dialoghi scarni. Analisti sottili di sentimenti, cacciatori di immagini straordinarie, ricercatori del necessario. Un modo peculiare di volgere gli sguardi sul mondo. Inaugurazione 6 settembre alle 19.30. ingresso libero.