Kristien De Neve
Hannu Palosuo
Gaspar dos Reis Souza
Marc Kalinca
Gianluca Ranzi
Tommaso Parisi
Lucia Collarile
III Edizione. Quest'anno la rassegna e' scandita da tre eventi a cui partecipano artisti provenienti da Finlandia, Brasile e Russia. Le opere esposte nascono dallo studio attento dello spazio ospitante.
Arrivata alla terza edizione, la rassegna Autunno Contemporaneo 2014 è quest'anno
caratterizzata da una particolare prospettiva internazionale. Tutti i protagonisti
sono, infatti, artisti stranieri e le loro opere contemporanee concepite in stretta
relazione con il monumento storico di Roma, fortemente caratterizzato dall'impronta
del Barocco, che ospita l'iniziativa. La rassegna nasce infatti dall'idea di
coniugare il linguaggio dell'arte contemporanea con il particolare fascino dello
spazio della Sala Santa Rita, opera dell'architetto Carlo Fontana, rinnovando
l'attenzione del pubblico verso la forma creativa dell'installazione. Un incontro
tra paesi e culture lontane per dare una nuova e diversa interpretazione, con
l'estetica del presente e ognuno con la propria specificità culturale, all'identità
architettonica barocca.
Da settembre a dicembre 2014 si alterneranno tre eventi differenti - di artisti
provenienti da Finlandia, Brasile e Russia - tutti accomunati da un accurato studio
dello spazio ospitante e costruiti appositamente per esso in un rapporto di
reciproca valorizzazione. La Sala Santa Rita è infatti uno spazio che bene accoglie
i più diversi e innovativi linguaggi del contemporaneo, stimolando così la
sperimentazione da parte dei giovani artisti. Ne nasce un dialogo assolutamente non
convenzionale tra estetica del presente e identità architettonica barocca.
Altra novità di quest'anno, il ruolo di spazio artistico del Cortile del Tempio di
Apollo in Circo, attiguo alla Sala Santa Rita, un sito archeologico di grande valore
nell'antica Roma, che abbraccia l'area compresa tra il tempio di Apollo e il tempio
di Bellona. Nel cortile è prevista l'installazione - più propriamente, un work in
progress - dell'artista belga Kristien De Neve. Il sito crea un ideale raccordo tra
la Roma pagana delle rovine del tempio dell'Apollo Sosiano e la Roma cristiana della
chiesa sconsacrata di Santa Rita dove poter respirare la Roma antica "ascoltando" il
contemporaneo.
Le quattro installazioni di questa terza edizione della rassegna "Autunno
Contemporaneo" utilizzano molteplici linguaggi e materiali: in "NO LIFE IS LEFT
UNFINISHED" di Hannu Palosuo (Finlandia), primo appuntamento di settembre, i
soggetti, domestici e anti-retorici, dipinti su sacchi da caffè di juta fanno da
contraltare alla sacralità del luogo; in "NELLO SPAZIO DI UN TEMPO" Gaspar dos Reis
Souza Lima (Brasile) spazia tra architettura e arti visive attraverso frammenti di
manifesti, immagini di clessidre e di mulini di preghiere, mentre il progetto
"APOSTASIA DELLA BELLEZZA" di Marc Kalinca (Russia) è un inno alla pace e alla
bellezza, all'arte e alla musica, un'opera che coinvolge i nostri sensi in un
vortice di sensazioni visive e uditive. Presso il Cortile del Tempio di Apollo in
Circo è prevista l'installazione di Kristien De Neve "THE MISSING OBJECT. SENTI COME
SOTTO I TUOI PIEDI SUONA CAVO" (18 settembre - 7 dicembre 2014). L'opera si
sovrappone alle molte realtà stratificate nel tempo invitando ad una
riattualizzazione del passato.
La terza edizione della rassegna "AUTUNNO CONTEMPORANEO", promossa dall'Assessorato
alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale - Dipartimento
Cultura, Ufficio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in collaborazione con il
Touring Club italiano e Zètema Progetto Cultura, è ospitata alla Sala Santa Rita dal
18 settembre al 7 dicembre 2014 e comprende quattro progetti.
PRIMA INSTALLAZIONE
18 settembre (Inaugurazione) - 12 ottobre, "No life is left unfinished" di Hannu
Palosuo (Finlandia). A cura di Gianluca Ranzi. Con il Patrocinio dell'Ambasciata di
Finlandia.
Per sottolineare l'importanza quasi "sacrale" di qualsiasi esperienza di vita,
sempre in bilico tra l'immanente e il trascendente, Palosuo ha progettato per lo
spazio absidale della chiesa, punto di fuga centrale dello spettatore, una sorta
d'iconostasi "contemporanea", formata da una ventina di tele sulle quali scorrono
immagini di vita quotidiana. Attimi di vita quasi prosaici, che prendono vita e si
relazionano con il materiale di supporto delle immagini stesse costituito da sacchi
di juta di caffè. A richiamare l'uso originario dello spazio, due grandi tele nelle
due cornici di stucco, poste l'una di fronte all'altra sui muri laterali della
navata. Su queste tele, sempre di sacchi di juta di caffè, rose, quale richiamo di
uno degli elementi più noti della simbologia di Santa Rita, "la Santa della Rosa".
SECONDA INSTALLAZIONE
16 ottobre (Inaugurazione) - 9 novembre, "Nello spazio di un tempo" di Gaspar dos
Reis Souza Lima (Brasile). A cura di Tommaso Parisi.
La colonna, elemento decorativo dell'architettura barocca romana, diventa simbolo di
una singolare interpretazione della storia culturale di Roma. Architetto, studioso
appassionato della Roma dell'età barocca (si è occupato nello specifico
dell'architettura di Carlo Fontana con una pubblicazione monografica del 2012),
Gaspar dos Reis Souza Lima propone un'installazione di opere sul tema della
colonna-clessidra, come metafora dello scorrere del tempo, della storia e del
pensiero ridisegnando lo spazio fontaniano.
Le colonne, campite con le tonalità del grigio, azzurrino e celestino che per
tradizione indicano l'aria, a loro volta disegnano sul pavimento della navata due
curve, a simulare il motivo strutturale della colonna.
TERZA INSTALLAZIONE
13 novembre (Inaugurazione) - 7 dicembre, "Apostasia della
Bellezza" di Marc Kalinca (Russia). A cura di Lucia Collarile.
Con il patrocinio dell'Ambasciata della Federazione Russa.
"La bellezza salverà il mondo" scriveva lo scrittore russo Dostoevskj. E' una
citazione non casuale perché Marc Kalinka con l'installazione "Apostasia della
Bellezza" coinvolge i nostri sensi in un vortice di sensazioni visive e uditive. Il
visitatore, entrando a far parte dell'istallazione, si pone al centro di un'umanità
di automi antropomorfi che sulle polveri delle rovine di un mondo distrutto
diventano creatori e messaggeri d'arte attraverso la musica corale delle romanze
russe.
Sculture antropomorfe, realizzate con componenti utilizzati per l'illuminazione di
parchi e giardini, materiale elettrico ed elettronico e materiale edile, invaderanno
il luogo sacro della Sala Santa Rita trasformandola da luogo spirituale ad area
libera.
Per l'intero periodo della Rassegna, ossia dal 18 settembre al 7 dicembre, presso il
Cortile del Tempio di Apollo in Circo, è prevista una QUARTA INSTALLAZIONE: "The
missing object. Senti come sotto i tuoi piedi suona cavo" di Kristien De Neve
(Belgio). Con il Patrocinio dell'Ambasciata del Belgio.
Tra settembre e dicembre 2014, il cortile si trasforma in una piazza caratterizzata
da permanenze più lunghe. Un work in progress, che si arricchisce di elementi a
ognuna delle 3 inaugurazioni previste nella Sala Santa Rita. L'intento è coinvolgere
molte persone nell'elaborazione continua del progetto, che prefigura solo ciò che
sarà visibile durante la prima inaugurazione (18 settembre 2014). Elementi in
mostra: alcuni frammenti della poesia "Delega" di P. Levi leggibili sulla
piazza/cortile, con lettere fatte di tessuto o graffiate sul retro di uno specchio o
incise su una tavoletta di cera.; una sedia rivestita di vestiti usati.
Per essere informati sul progetto Autunno Contemporaneo e sulle mostre e le attività
della Sala Santa Rita ci si può iscrivere alla newsletter Culturaroma su
www.culturaroma.it
La Sala Santa Rita, originariamente Chiesa di Santa Rita da Cascia, è un edificio
barocco a pianta ottagonale sito di fronte al Teatro di Marcello. Fu realizzata
intorno al 1653 nei pressi della scalinata dell'Aracoeli su progetto dall'architetto
Carlo Fontana, che per la sua facciata studiò particolari accorgimenti prospettici
per una percezione diagonale anziché frontale. Nel 1928, durante i lavori per la
costruzione del Vittoriano, la piccola chiesa venne smontata e solo nel 1937-40 fu
ricostruita nello spazio attuale.
A seguito della ricostruzione la chiesa si mostrava isolata con il fianco sinistro
scoperto, integrato poi ripetendo gli elementi architettonici della facciata.
Questa mantiene oggi l'aspetto originario su due ordini di paraste corinzie
raccordati dai monti, alludenti lo stemma Chigi, posti agli angoli, al posto delle
più tradizionali volute. L'ordine inferiore presenta tre arcate cieche con archi
prospettici, quello superiore, con frontone, presenta arcate dello stesso tipo, di
cui una centrale e due angolari.
L'interno è a pianta ottagonale preceduta da un piccolo atrio fiancheggiato da due
vani rettangolari. La volta a botte lunettata con cornici in stucco e le paraste
corinzie alle pareti ne rifiniscono le superfici. Nel 1950 l'esterno del complesso
religioso venne totalmente restaurato.
Nel 1952 l'edificio fu affidato alla congregazione della Piccola Opera della Divina
Provvidenza fondata da Don Orione, ed infine, nel 1990, tornò nel patrimonio
disponibile dell'Amministrazione capitolina e venne utilizzato per mostre ed eventi
culturali fino alla chiusura nel 2001 per lavori di restauro e consolidamento che
hanno riguardato i prospetti esterni, la sala a pian terreno e gli ambienti
superiori.
Dal 2004 la Sala è stata nuovamente aperta al pubblico con una programmazione che
spazia dalle mostre di fotografia, illustrazione, pittura e fumetto alle
installazioni, i convegni e gli spettacoli dal vivo.
Ufficio stampa Zetema Progetto Cultura
Gabriella Gnetti 0682077305 (348 2696259) g.gnetti@zetema.it
Inaugurazione 18 settembre
Sala Santa Rita,
via Montanara 8, Roma.