Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea
Alessandra Baldoni
Bruno Cattani
Gianluca Chiodi
Franco Donaggio
Matteo Ferrari
Franco Fontana
Pierpaolo Koss
Giancarlo Marcali
Paolo Novelli
Occhiomagico
Alessandro Pianca
Pietro Privitera
Eleonora Roaro
Deborah Savoie
Christian Zanotto
Ivan Piano
In 'Decay & Sublime', nelle opere di Ivan Piano, Eros e Thanatos sono riuniti in una logica delle assenze. 'Erotic Glaze' e' una collettiva fotografica.
a cura di Sabrina Raffaghello
Decay & Sublime, Ivan Piano solo show
Lo sguardo è il tramite del desiderio, ma è un desiderio intimo, velato da una forma di auto voyeurismo derivante di fatto da un “atto performativo” totalmente solitario in cui l’artista diventa attore e spettatore di se stesso. L’opera di questo singolare artista si contraddistingue per la pluralità di intenti, e infatti alla componente “performativa” si va ad aggiungere un elemento formale di ricerca che lo porta ad intervenire sui negativi con gesti di violenza fino a manipolare l’immagine attraverso bruciature, graffi, sostanze chimiche e viraggi come una sorta di gioco “d’amour passion” a testimonianza di un sadomasochismo autoindotto dove i due elementi contrapposti si ricompongono nella stessa persona attraverso la sua rappresentazione e l’intervento di autodistruzione.
Eros e Thanatos riuniti in una logica delle assenze, dei non luoghi che prendono il sopravvento e confluiscono in un’immagine del tutto sorprendente nei risultati che vanno ben oltre le logiche costruttive e sfondano i canoni estetici convenzionali per proporre una realtà divisa tra forme astratte e dimensioni fluttuanti di una realtà parallela dove sogno e pazzia sembrano incontrarsi tra le note di brani mutuati della musica electronica anglosassone. Questo non essere attraverso la rilevante componente di autorendersi un fantasma permette a Ivan Piano di produrre opere estremamente raffinate, concettuali, dove l’atto creativo in tutte le sue parti va a confluire nel proprio ego, quasi a riportare in voga il mito dello specchio che riflette mondi nascosti e misteriosi. Questo è il “pensiero cloisonné” di un artista ambivalente che rinchiude non solo se stesso o la sua autorappresentazione ma tutte le divagazioni eroiche ed epiche di una generazione cresciuta a cavallo degli anni ‘80 e ’90 del ‘900, sfuggendo a una realtà dell’immagine mostrata a tutti i costi per mezzo di un’autonegazione sfaldando l’usuale ricerca del bello assoluto con il dubbio perimetrale dell’incerto e del travestimento spettrale. Questo rivelano le opere conturbanti e assolute di Ivan Piano, spirito libero che attraverso un lungo viaggio anche tra le persone a lui care, la letteratura, la musica e la natura arriva al perigeo di se stesso con la deformazione e la deframmentazione della propria immagine per rivelarci un’anima geniale.
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Una collettiva focalizzata sul genere della Fotografia erotica. Opere di Alessandra Baldoni, Bruno Cattani,Gianluca Chiodi, Franco Donaggio, Matteo Ferrari, Franco Fontana, Pierpaolo Koss, Giancarlo Marcali, Paolo Novelli, Occhiomagico, Alessandro Pianca, Pietro Privitera, Eleonora Roaro, Deborah Savoie, Christian Zanotto.
Immagine: Revealed Dream, 2013, stampa ai sali d’argento 30x40 cm (ed. 3)
Ufficio stampa:
SR Press Martina Bertoncini press@sabrinaraffaghello.com
Inaugurazione 25 settembre alle 18.30
Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea,
via Gorani 7 Milano
Orari:
lunedì – venerdì ore 11/19 e sabato su appuntamento
Ingresso libero