Pierpaolo Curti
Felix Curto
Francesco Diluca
Inés Fontenla
Domenico Grenci
Antonio Marchetti Lamera
Roman Opalka
Paola Risoli
Francesca Woodman
Angela Madesani
Tema della rassegna e' la Solitudine indagata attraverso opere di diverso genere, realizzate con linguaggi che vanno dalla fotografia al video, dall'installazione alla pittura e alla scultura.
a cura di Angela Madesani
Artisti: Pierpaolo Curti, Felix Curto, Francesco Diluca, Inés Fontenla, Domenico
Grenci, Antonio Marchetti Lamera, Roman Opalka, Paola Risoli, Francesca Woodman.
“Una solitudine troppo rumorosa” è il titolo della mostra, a cura di Angela Madesani,
che si inaugura il 25 settembre 2014 presso la Nuova Galleria Morone. Il titolo è
mutuato dal capolavoro, in parte autobiografico, dello scrittore ceco Bohumil Hrabal, di
cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita.
Tema della rassegna è la solitudine attraverso i lavori di 9 artisti italiani e stranieri.
Opere di diverso genere, realizzate con linguaggi che vanno dalla fotografia al video,
dall’installazione alla pittura, alla scultura.
Si potrebbe individuare il momento iniziale della mostra nei due autoritratti fotografici
del franco-polacco Roman Opalka (1931-2011), che già l’anno scorso era stato
protagonista di una mostra presso la galleria milanese. Si tratta di un confronto con se
stessi nella solitudine della propria condizione umana, in cui è evidente la scansione
ineluttabile del tempo.
Autoritratti sono anche quelli dell’americana Francesca Woodman (1958-1981), in cui è
una concezione più drammatica, che trova una corresponsione nella sua vicenda
biografica.
Di Paola Risoli (1969) sono in mostra alcuni bidoni, che l’artista sventra e in cui
costruisce delle scenografie di interni domestici, colti in tutta la loro angosciante
solitudine.
La rassegna pone una particolare attenzione nei confronti della solitudine nel
paesaggio, in cui la figura umana non è compresa, che si tratti dei dipinti dai toni freddi
di Pierpaolo Curti (1972), delle fotografie di ambito desertico dello spagnolo Felix
Curto (1967) o dei disegni di ombre di Antonio Marchetti Lamera (1964).
Il dittico di Domenico Grenci (1981) è composto da un paesaggio desolato dai toni
scuri, accanto al quale è un piccolo lavoro in cui è presente una figura umana colta di
spalle. La ricerca dell’argentina Inés Fontenla (1950) è incentrata sui temi
dell’ecologia, della geopolitica, anche se non mancano gli accenni a una dimensione
esistenziale.
L’uomo è il protagonista della grande scultura di Francesco Diluca (1979), in cui è
profondo ed evidente il senso dell’assenza.
Accompagnerà la mostra un catalogo con le immagini dei lavori e un testo della
curatrice.
Inaugurazione: 25 settembre, ore 18
Nuova Galleria Morone
Via Nerino 3 Milano
orari: dal martedì al sabato ore 11|19
ingresso libero