Aperture materiche presenta un ciclo di opere recenti, datate tutte al 2003: sono lavori su carta, per lo piu' di grandi dimensioni in cui la materia-colore e' assoluta protagonista. Una materia fatta di tessiture, di grumi, di graffi, di velature, di opacità , di trasparenze, di rarefazioni ed ispessimenti utilizzati sapientemente per creare un dialettico rapporto tra forma, segno e spazio.
Aperture materiche
Martedì 24 febbraio 2004, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori
Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la personale di Barbara
Gurrieri. Aperture materiche, curata da Loredana Rea.
La mostra, è il terzo appuntamento del ciclo Immagini Materie Segni, in cui
i critici Ivana D'Agostino e Loredana Rea presentano nell'arco di tempo
compreso tra gennaio e giugno otto artisti - oltre a Gurrieri, Giuliano
Mammoli, Fernando Rea, Angelo Brugnera, Diana Ferrara, Antonella Capponi,
Minou Amirsoleimani, Claudio Granato - differenti per formazione, scelte e,
soprattutto, modalità espressive.
Seguendo tre grandi direttrici della ricerca artistica, rappresentate
emblematicamente dalle continue sperimentazioni intorno all'immagine, alla
materia e al segno, l'intento critico è quello di riflettere sul presente,
per cogliere le motivazioni vere delle pratiche espressive e le direzioni
tangenti o divergenti dei criteri metodologici e progettuali e restituire,
poi, uno spaccato, certamente incompleto, ma sicuramente vitale della
contemporaneità .
La ricerca di Barbara Gurrieri si connota fin dalle sue prime esperienze
come indagine operativa sulla materia, nell'esplicito intento di arrivare a
conoscerne le possibilità espressive, di portarne alla luce le intrinseche
qualità evocative, di metterne alla prova le capacità di trasformazione
attraverso gli strumenti dell'arte.
Aperture materiche presenta un ciclo di opere recenti, datate tutte al 2003:
sono lavori su carta, per lo più di grandi dimensioni in cui la
materia-colore è assoluta protagonista. Una materia fatta di tessiture, di
grumi, di graffi, di velature, di opacità , di trasparenze, di rarefazioni ed
ispessimenti utilizzati sapientemente per creare un dialettico rapporto tra
forma, segno e spazio. Non è un caso allora che l'artista abbia scelto come
campo d'azione le grandi superfici, in cui le campiture di materie e colore
si estendono per assumere l'antico respiro dei quadri della classicità .
L'esposizione rimarrà aperta fino al 12 marzo, secondo il seguente orario:
dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20.
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
via Ercole Bombelli 22, 00149 ROMA - 06.5578101