Galleria Fotografia Italiana
Milano
corso Venezia, 22
02 784100 FAX 02 77809369
WEB
Manuela Carrano
dal 15/3/2004 al 6/4/2004
02 784100 FAX 02 77809369
WEB
Segnalato da

Ilaria Barbieri Marchi




 
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15/3/2004

Manuela Carrano

Galleria Fotografia Italiana, Milano

Il sonno dell'oblio, il sonno artificiale, il sonno rigeneratore, concetti espressi in un progetto che prevede: 12 libri in tutto simili tra loro che l'artista ha cucito, fotografato, disegnato e ricamato, un grande libro dalle cui pagine in lino emergono corpi cuciti, fotografati e scritti e, alle pareti, un'installazione realizzata interamente con spilli che rappresenta Le Dormienti e i Corpi Perfetti


comunicato stampa

Lo Studio di Fotografia Italiana di Nicoletta Rusconi presenta i libri-opera di Manuela Carrano, lavoro ispirato al mistero del sonno.

Il sonno dell'oblio, il sonno artificiale, il sonno rigeneratore, concetti espressi in un progetto che prevede: 12 libri in tutto simili tra loro che l'artista ha cucito, fotografato, disegnato e ricamato, un grande libro dalle cui pagine in lino emergono corpi cuciti, fotografati e scritti e, alle pareti, un'installazione realizzata interamente con spilli che rappresenta Le Dormienti e i Corpi Perfetti.

''E'inutile'' dice l'autrice ''cercare di chiudere con il proprio passato non ancora accettato e perdonato, esso si nasconde a volte in un oggetto, altre in un luogo e vuole il caso che lo incontri prima di morire o che non lo incontri mai. Io l'ho incontrato in una cantina.''

Inizia qui il suo viaggio a ritroso nella vita durante il quale l'artista si imbatte in una grave malattia che decide di superare come avrebbero fatto i primitivi: in maniera iniziatica, dormendo.

Il corpo diventa il protagonista di questi lavori, viene fotografato, percorso da sottili fili rossi ricamati, scariche elettriche che lo attraversano e lo legano, come le relazioni affettive che uniscono fragili universi. Il ricamo interviene nei libri e sulle fotografie come metafora di cura, riparazione , necessità femminile costruttiva e di riappropriazione del proprio tempo. Gli spilli, protagonisti dei lavori alle pareti, destinati nel cucito ad essere rimossi e sparire, esprimono la precarietà di tutto quello che ci circonda e le piccole ferite di cui è pervasa la vita. Questo lavoro è come un albero, da lì si diramano pagine dipinte, corpi scritti, paesaggi di spilli, la vita.

Manuela Carrano vive e lavora a Milano.
Da sempre sperimenta il linguaggio di materiali e tecniche diverse realizzando anche grandi installazioni con resine, fotografie e pittura.

Direzione Artistica di Fabio Castelli

Testo critico di Martina Corgnati

Presentazione alla stampa 15 marzo 2004 ore 13.00

Inaugurazione solo su invito 16 marzo 2004 dalle 18.30 alle 21.00

Studio di Fotografia Italiana
Corso Venezia 22 20121 Milano
dal martedì al sabato dalle 16 alle 19 e su appuntamento

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