Galleria Carla Sozzani
Milano
corso Como, 10
02 653531 FAX 02 29004080
WEB
Bohnchang Koo
dal 7/11/2014 al 10/1/2015
tutti i giorni 10.30-19.30, mer e gio 10.30-21

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Galleria Carla Sozzani



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Bohnchang Koo



 
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7/11/2014

Bohnchang Koo

Galleria Carla Sozzani, Milano

Open end. Immagini dalle serie: Vessels, White, Portraits of Time, Riverrun e Everyday Treasures. La sua ricerca e' incentrata sulla provvisorieta', sul passaggio del tempo, sulla scomparsa e sul patrimonio culturale.


comunicato stampa

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La Galleria Carla Sozzani presenta per la prima volta in Italia un’antologica del fotografo coreano Bohnchang Koo, con immagini selezionate dalle serie: “Vessels”, “White”, “Portraits of Time”, “Riverrun” e “Everyday Treasures”.
La sua ricerca è incentrata sulla provvisorietà, sul passaggio del tempo, sulla scomparsa e sul patrimonio culturale.

Per la serie “Vessel” (Veliero) ha fotografato rare porcellane della dinastia Joseon (1392-1910), visitando musei in varie parti del mondo per riportare alla memoria questo squisito vasellame bianco, ripreso su uno sfondo bianco con luce morbida.
“Ho cercato di catturare il punto di vista in cui il vaso è di più che un antico oggetto prezioso, ma un veliero che trasporta un’anima con infinite capacità di accogliere il cuore dell’osservatore e del vasaio.” dice l’artista. È il recupero dell’eredità culturale coreana e, nel contempo, la possibilità di trascendenza dell’oggetto. Mentre in “White” il soggetto è la natura, o meglio quei fragili segni che la natura lascia quando oramai lo splendore è scomparso: esili rami di edera ancora abbarbicati sul muro e punteggiate forme di rampicanti, aghi di pino sulla neve, creano una nuova insospettata “calligrafia” e ci obbligano ad osservare la bellezza racchiusa in semplici ed effimeri scenari quotidiani, sui quali non ci soffermiamo per superficialità.

E non dissimile è l’indagine “Portraits of the Time”: protagonista è una parete, rigorosamente bianca, perché quasi tutto il lavoro di Koo si svolge sul più elementare dei cromatismi, il bianco e nero. La parete porta le tracce del tempo trascorso. Rugosità e pieghe, fenditure, autentica “pelle” di un vissuto. Ed anche “Riverrun” è leggermente increspato o liscio e morbido come il velluto di seta, metafora di un’altra età dell’uomo.
Nell’ultimo lavoro, “Everyday Treasures” Bohnchang Koo ha radicalizzato ancora di più la sua ricerca. “Everyday Treasures” raccoglie immagini di saponette. Tesori di ogni giorno che utilizziamo senza la minima consapevolezza. Il sapone si consuma come le nostre vite, giorno per giorno. Le immagini sono di una semplicità disarmante e potrebbero apparire persino banali, però una volta ancora l’autore sottolinea la fragilità, la fugacità del nostro mondo.
Immagini di elegante estetica, non aggressive e dai toni sommessi, ben rappresentano la sensibilità coreana e la capacità di osservare le più sottili espressioni della reale.

Nato a Seul, Corea del Sud, nel 1953, è stato educato nella tradizione culturale buddista. Si è laureato in Business Administration presso l'Università Yonsei della stessa città. Dopo aver lavorato alcuni anni in una multinazionale, nel 1980, decise di seguire il suo interesse per l’arte e di trasferirsi in Germania per studiare fotografia alla Fach Hoch Schule di Amburgo. Nel 1985 rientrò in Corea iniziando ad insegnare alla Kaywon School of Art and Design. Attualmente è docente presso l'Università Kyungil nella città coreana di Gyeongsan. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e fanno parte di diverse collezioni museali e private negli Stati Uniti e Asia, tra cui: San Francisco Museum of Modern Art; Museum of Fine Arts, Houston; Kahitsukan Kyoto Museum of Contemporary Art; National Museum of Contemporary Art, Leeum, Seul; Leeum Samsung Museum of Art, Seul. Nel 2008 è stato direttore artistico di Deagu Foto Biennale, Corea del Sud, e nel 2013 è stato uno dei curatori di Photoquai, Parigi. È presidente della fondazione Parkgeonhi in Corea. Tra le sue pubblicazioni: Deep Breath in Silence, Revealed Personas, Vessels for the Heart in Korea and Hysteric Nine, Vessel, Everyday Treasures in Japan.

Bohnchang Koo è considerato uno dei fotografi più influenti della Corea del Sud, non solo per la sua ricerca fotografica, ma anche per il suo lavoro di docente e curatore che ha notevolmente contribuito a formare e promuovere la fotografia coreana contemporanea.

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Galleria Carla Sozzani presents the first Italian exhibition of photographs by the Korean Bohnchang Koo, featuring images selected from his series: “Vessels”, “White”, “Portraits of Time”, “Riverrun” and “Everyday Treasures”. His explorations are focused on impermanence, the passage of time, and the disappearance of cultural heritage.

For the series “Vessels”, Koo photographs rare porcelains of the Joseon Dynasty (1392-1910). Visiting museums around the world, Koo brings back to life the memory of this exquisite white tableware, which he shoots on a white background with soft light. “I tried to capture the point of view in which the vessel is more than just a precious antique, but a vessel carrying a soul with infinite capacity to accommodate the heart of the observer and of the potter. ”¬¬– says the artist. It is the rescue of Korean cultural heritage and, at the same time, the possibility of transcendence into the object.

In Koo’s “White” series, the subject is nature, or rather those fragile signs that nature leaves now when the brightness is over: slender branches of ivy still clinging to the wall and dotted forms of creepers, pine needles on the snow, creating a new, unsuspected “calligraphy” that compel us to observe the beauty and the ephemeral enclosed in the simplicity of small everyday events, something we spend little time observing.

It is not dissimilar to the survey “Portraits of the Time”: The main “actor” is a wall, pure white, since almost all the work of Koo is based on the two most basic colors: white and black. The wall bears the traces of time. Roughness and folds, crevices, the authentic “skin” of life. And even “Riverrun” is slightly ruffled, or smooth and soft as silk velvet, metaphor of another age of man. In the most recent works, “Everyday Treasures” Bohnchang Koo radicalizes his research even further. “Everyday Treasures” collects images of soaps. Treasures that we use every day without the slightest awareness. The soap is consumed like our lives, day by day. The images are so simple and may even seem easy, but once again the author emphasizes the fragility, the transience of our world. Koo's elegant aesthetics, in a limited range of subdued tones and lacking all aggression, well represent the Korean sensitivity, and the ability to observe the more subtle expressions of the real.

Born in Seoul, South Korea, in 1953, Koo was educated in the cultural tradition of Buddhism. He graduated in Business Administration from Yonsei University in the same city. After working several years in a multinational company, in 1980, he decided to follow his interest in art and moved to Germany to study photography at the Fach Hoch Schule in Hamburg. In 1985 he returned to Korea to teach at the then opened Kaywon School of Art and Design. He currently teaches at Kyungil University in Gyeongsan.

His works have been exhibited in numerous solo shows, and are part of several museum and private collections in the United States and Asia, including: San Francisco Museum of Modern Art; Museum of Fine Arts, Houston; Kahitsukan Kyoto Museum of Contemporary Art; National Museum of Contemporary Art, Leeum; Samsung Museum of Art, Seoul. In 2008 he was artistic director of Deagu Photo Biennale in South Korea, and in 2013 was one of the curators of Photoquai, Paris. He is president of the foundation Parkgeonhi in Korea. Among his publications are: Deep Breath in Silence, Revealed Personas, Vessels for the Heart in Korea and Hysteric Nine, Vessel, Everyday Treasures in Japan.

Bohnchang Koo is considered one of the pivotal photographers of South Korea, not only for his photographic research, but also for his work as a teacher and curator that has greatly helped to form and promote contemporary Korean photography.

Inaugurazione 8 novembre ore 15

Galleria Carla Sozzani
corso Como, 10 Milano
tutti i giorni 10.30-19.30, mer e gio 10.30-21
ingresso libero

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