Patricia Rodriguez Pastor
Pier Paolo Quaglia
Eleonora Scaramella
Gloria Veronica Lavagnini
Andrea Rossetti
Flavia Motolese
Gianluca Gandolfo
Patricia Rodriguez Pastor presenta 'Freedom', Gloria Veronica Lavagnini 'Colore: sostanza e leggerezza', Eleonora Scaramella 'Ombre di realta' e Pier Paolo Quaglia 'Cats in Trees'.
Patricia Rodriguez Pastor
Freedom
a cura di Andrea Rossetti
S’inaugura sabato 8 novembre 2014 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Freedom” di Patricia RodriguezPastora cura di Andrea Rossetti.La mostra resterà aperta fino al 19 novembre 2014 con orario 15:30 – 19:00 dal martedì al sabato.
Soggetto, valutarne la presenza oggettiva, in altri casi invece il suo passaggio, un “esserci stato” che inevitabilmente va a concludersi con la sua determinata assenza. Soggetto, complemento fondamentale d'allegoria, applicato quasi come un timbro ispessito, una concreta espressione meta-calcografica oppure minima impressione al limite dell'individualismo. Tecnica mista: cartone, acrilico, colla, qua e là conglomerazioni dalla pastosa plasticità, masse spatolate, segnate, sospese, volontariamente poste alle dipendenze di fondi in progressione tonale che strutturano una loro specifica dinamica di profondità.
Soggetto, allegoria, tecnica, sulla loro convergenza s'inscrivono i segni di un orientamento informale (intenzionalmente) scappato di mano, stimolato a raccordarsi con una privata, congeniale, dimensione post-figurativa. Patricia RodriguezPastor gioca così il suo match con l'astrazione, entro quel terreno mediano - o di post-figuratività - accessibile solo a chi ha già superato ogni legame col realismo oggettivo senza perdersi nella violenta, totale, negazione delle forme. Qui può maturare libera l'interrelazione psiche/prassi cara alla RodriguezPastor e che ne fa un'artista di finissima impronta concettuale, in ugual misura attenta a non lasciar svanire il valore squisitamente evocativo che un calcolato rapporto colore/forma può a tutti gli effetti veicolare, in particolar modo se - come nel caso della RodriguezPastor - questo viene adeguatamente stabilito a priori.
Dal colore, al gesto, ai materiali, piani consecutivi e concatenati che trovano nei loro ordinati rapporti fisici una struttura dimensionale propriamente unica. Mirata, persistente su una posizione di concetto puro la RodriguezPastor, al punto che nel suo colore colato s'è perso totalmente ogni percepibile spunto di casualità in favore di una ferrea risoluzione; non meno determinato di un segno innegabilmente gesticolato, erto e sciabolato con la stessa insistenza di chi desidera curare in prima persona una ferita ancora non del tutto rimarginata.
-----
Gloria Veronica Lavagnini
Colore: sostanza e leggerezza
a cura di Gianluca Gandolfo
S’inaugura sabato 8 novembre 2014 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Colore: sostanza e leggerezza” di Gloria Veronica Lavagnini a cura di Gianluca Gandolfo. La mostra resterà aperta fino al 19 novembre 2014 con orario 15:30 – 19:00 dal martedì al sabato. L’astrattismo delle opere di Gloria Veronica Lavagnini, tutte create con colori acrilici opportunamente e sapientemente diluiti, prevede un unico soggetto: i volti. Pochi di essi sono facilmente percettibili, la maggior parte risulta invece impercettibile e non bastano i sensi e l’intuito per interpretarli. Bisogna infatti introiettarli in modo che essi “raggiungano l’inconscio” per apprezzarli a pieno.
Accanto ad alcuni docenti di Brera che l’hanno aiutata durante la sua formazione artistica a liberarsi dall’accademismo classico, dobbiamo citare artisti come il tedesco Anselm Kiefer, la pittrice statunitense Helen Frankenthaller importante esponente del movimento del Color Field e Mark Rothko per la composizione del colore, tra coloro che maggiormente hanno contribuito ed ispirato tutta la sua arte. Le opere di Gloria sono tutte volutamente prive di titolo e costituiscono delle serie, tranne un recente trittico denominato “Probabilmente crescere”. L’artista vuole rappresentare nei suoi volti persone a lei vicine. Osservandoli con grande attenzione notiamo richiami dell’inconfondibile stile dei volti di Francis Bacon. Dal punto di vista tecnico la trasparenza e la brillantezza sono ottenuti utilizzando il bianco, i grigi e i verdi diluiti con molta acqua, espansi con l’uso di pennellessa.
Le opere della Lavagnini non vanno interpretate limitandosi alla pura visione fine a se stessa, ma gli occhi dell’osservatore devono essere soltanto un tramite per fare in modo che le immagini di questa artista raggiungano prima la mente e poi l’animo di chi guarda; solo raggiunta quest’ultima meta l’osservatore è in grado di “vedere” i veri soggetti della sua arte. È solo infatti una rappresentazione eterea di ciò che l’autrice desidera trasmettere a chi osserva i suoi volti, che permette alle sue immagini dai colori lievi e pastellati di “penetrare” aldilà della pura visione e raggiungere la vera sede di giudizio e di comprensione del suo messaggio artistico: l’animo dello spettatore. Il grande merito di Gloria è di affidare in ultima analisi all’inconscio di chi osserva di elaborare e di interpretare la fisionomia dei volti presenti nelle sue opere come autoritratti dell’anima.
-----
Eleonora Scaramella
Ombre di realtà
a cura di Flavia Motolese
S’inaugura sabato 8 novembre 2014 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Ombre di realtà” di Eleonora Scaramellaa cura di Flavia Motolese.La mostra resterà aperta fino al 19 novembre 2014 con orario 15:30 – 19:00 dal martedì al sabato. Eleonora Scaramella dipinge una realtà inaspettata, in continuo movimento, solo abbozzata dai bagliori di luce che passano nel nostro campo visivo, incidono la retina e lasciano impressioni fugaci anche dopo che l’oggetto è sparito dal campo visivo. Ritrovando il gusto semplice per la composizione, lo spettatore è quindi invitato a svelare la dinamica delle simmetrie nascoste, laddove sono le macchie di luce giustapposte a suggerire il senso dei contorni pezzati, liquidi, frastagliati. È come se la rigida precisione di Escher si scontrasse con l’estetica futurista: il risultato è un sorprendente insieme di linguaggi e materiali, asperità e morbidezze che, ingannando la certezza dello sguardo, restituiscono una visione generale.
La coscienza è in grado di registrare soltanto le presenze mutevoli che ci colpiscono, inserendole nelle categorie base, senza riuscire a cogliere i dettagli specifici. Ed è grazie a questo processo di semplificazione estrema che gli elementi naturali del paesaggio rientrano nello stesso ordine di grandezza delle figure umane, che perdono ogni connotazione personale per diventare linee uniformate all’interno di una partitura, espressione del rapporto tra segno e suono, ma anche denuncia di una società che riduce l’individuo a ombra camminante tra le ombre. È una pittura al contempo nervosa e riflessiva, in cui le irregolarità casuali s’incontrano fino a formare una sorta di geometria segreta, un nuovo codice decifrabile solo a tratti, per segmenti. Qui il verde intenso dei pioppi di Monet si è ulteriormente sgranato, addolcendosi e confondendo la nuda ripetizione. Sono panorami onirici, simili a quelli che si vedono nella prima fase del risveglio, quando il mondo penetra oltre le palpebre ancora socchiuse. In questo brevissimo istante, ogni interpretazione è possibile perché il soggetto pensante si cala nell’universo, ma ne resta temporaneamente separato mentre lo spazio ontologico acquisisce progressivamente le sue strutture. (Testo critico di Elena Colombo)
-----
Pier Paolo Quaglia
Cats in Trees
a cura di Flavia Motolese
S’inaugura sabato 8 novembre 2014 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Cats in trees” di Pier Paolo Quaglia a cura di Flavia Motolese.La mostra resterà aperta fino al 19 novembre 2014 con orario 15:30 – 19:00 dal martedì al sabato. L’immagine da sempre rappresenta il linguaggio espressivo più diretto ed efficace, la sua forza risiede nella capacità di veicolare la comunicazione in modo immediato, superando qualunque barriera. Conscio di questo inesauribile potenziale, Pier Paolo Quaglia dedica da sempre la sua poliedrica ricerca artistica a creare, attraverso le immagini, una narrazione originale e profonda del mondo che ci circonda. Fotogrammi, ritagli, pattern, scritte ed interventi pittorici confluiscono in opere complesse ed eterogenee, ma sempre folgoranti diventando coordinate dell’universo immaginario dell’artista, dove la realtà si sovrappone all’artificio. Composizioni articolate in cui confluiscono, oltre al bagaglio culturale dell’autore, continui rimandi ai codici dei mass media e della pubblicità, iconografie e simboli della società contemporanea.Ogni scelta figurale vuole restituire un determinato messaggio poiché l’opera d’arte è concepita come linguaggio, in partemonologo interiore e in parte dialogo con il mondo esterno.La creatività di Pier Paolo Quaglia trasporta lo spettatore in un universo fatto di segni e stratificazioni di varia provenienza, ma in grado di mantenereun legame direttocon la quotidianità. Una figurazione fantasiosa, a tratti dissacrante, a tratti ironica e giocosa che risente delle influenze della pop arto di artisti come Max Ernst, Mirò e Koloman Moser. I paradossi, le dissonanze, le inquietudini e gli elementi decorativi messi insieme dalla tecnica del collage, offrono una decostruzione dello spazio e dell’ordine razionale delle cose. Una sintesi narrativa tra l’immaginario collettivo e le esperienze vissute in prima persona che si imprimono nell’inconscio, trasformandosi in immagini e lasciandodelle tracce nei suoi lavori. L’artista riesce a infondere a tutte le sue opere un forte impatto emotivo, sia generato dal turbamento che evocanole tematiche di alcuni lavori sia viceversa dalla bellezza seducente di determinate scelte estetiche e grafiche. Quaglia sembra possedere il dono raro di raggiungere il cuore delle cose con naturalezza e di rappresentarle in maniera onesta e consapevole donando la stessa levità a visioni oscure o leggere, raccolte come singoli frammenti di una cronaca dell’umanità tutta da svelare.
Inaugurazione Sabato 8 novembre 2014 ore 17:00
Palazzo Stella
piazza Stella 5 - Genova
da martedì a sabato ore 15:30 – 19:00
ingresso libero