Cantine del Chiostro
Verbania

Insolitamente
dal 6/3/2004 al 21/3/2004

Segnalato da

marisa cortese



 
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6/3/2004

Insolitamente

Cantine del Chiostro, Verbania

Le scelte tematiche delle autrici in mostra affrontano, in modo diretto o con ironia i temi centrali della cultura contemporanea come l'identita', la molteplicita' dei linguaggi, il rapporto con il tempo, il corpo e la sessualita'.


comunicato stampa

Presentazione critica di Tea Taramino

Nella contemporaneità del panorama artistico femminile emergono - e sono fortemente visibili - sia l'esigenza che ha portato la donna ad esprimere se stessa con un carattere fortemente politico, sia una visione del mondo, personale e innovativa, dove trovano spazio la rappresentazione della sessualità e della femminilità, espresse in una dimensione intima e quotidiana, o l'interpretazione etica e sociale della realtà contemporanea.
Lo sforzo di tenere insieme la vita personale, la vita privata, le passioni con gli aspetti generativi naturali e di cura che spesso le competono; il bisogno di nuove conoscenze, nonché il desiderio di concedersi uno spazio per il sogno e l’immaginazione sono le determinanti che hanno spinto la donna a volersi affermare come entità creativa e resistere alle difficoltà, perseverando nell’operato e nella volontà di porsi anche come generatrice culturale.
Le scelte tematiche delle autrici in mostra affrontano, in modo diretto o con ironia i temi centrali della cultura contemporanea come l’identità, la molteplicità dei linguaggi, il rapporto con il tempo, il corpo e la sessualità.

Donatella BERRA Le dominanti espressive del suo lavoro sono i ciclici tracciati di arditi sconfinamenti del linguaggio, immagini ricche di suggestioni, fatte di ibridazioni della materia e delle tecniche, opere che sospendono chi guarda in una dimensione di magica circolarità del tempo. Invenzioni o rivisitazioni che ci affascinano trasportandoci attraverso un ludico viaggio tra fotografia, pittura e scultura. Artefatti in transito tra una dimensione interiore, consapevole e inquieta, e lo sguardo ironico e talvolta impietoso sul mondo. Carla BONECCHI differenti volti e luoghi dell’esistere al femminile, la donna ed il suo essere corpo, madre, tra vissuti abituali, casalinghi, e desideri di reinvenzione. II lavoro domestico e l’operare artistico che si interfacciano materializzando il dualismo di un essere pregno e inventivo. La donna sospesa tra fisicità e mondo interiore, rituali sociali e personali, resa visibile da un’interazione espressiva e laboratoriale che sperimenta e si avvale di molti ingredienti quali il marmo, la pietra, la terra, le resine o altro. Marisa CORTESE Con antica pazienza da tessitrice, applicazione chirurgica, minuzia e dedizione squisitamente femminili, raccoglie, accumula frammenti e crea un ordinamento tra materiali artisticamente sottovalutati: perline, foglietti d’oro, ritagli, pizzi. Come un’archeologa va alla ricerca nello straordinario mondo delle cose, attratta da quelle trascurate, ferite e segnate dal tempo e poi se ne prende cura con sensibilità creativa e, applicandovi i suoi lucenti medicamenti, fa nascere nell’incontro creature uniche, oggetti poetici. Donatella MORA Artista eclettica viene dalla pittura accademica che lascia, nell’ultimo decennio, per formarsi professionalmente in campo teatrale, in particolare il Teatro di Figura. Attualmente grazie all’esperienza scenica incontra i libri gioco e passa, come sviluppo dell’indagine, ai libri d’artista che la riavvicinano alla pittura ma con sguardo e spirito rinnovati. I lavori recenti riflettono questo intreccio di linguaggi e si esprimono in una sintesi espressiva dove l’elemento narrativo è il tessuto che permea la composizione. Patrizia PIODELLA La donna e il legame ancestrale, profondo, con la Terra Madre si esprimono nel suo lavoro attraverso una coerente e rigorosa ricerca formale che si materializza in sculture, essenzialmente pannelli in cotto e ceramica o totem di sassi disposti in sfilze verticali. La natura presentata nella sua veste di opera d'arte, rituale magico e propiziatorio, natura come epidermide del globo su cui ci accalchiamo e lasciamo i segni del nostro passaggio modificando, costruendo e stabilendo delle coordinate spazio-temporali. Laura POLLI FONTANA La forza del modellato plasma giovani figure femminili aggraziate, dalla corporeità energetica resa visibile grazie all’influenza e solidità della materia adoperata: bronzo, granito o terracotta. Figure forti, espresse con determinazione dall’autrice ma allo stesso tempo lievi e un po’ melanconiche, un contrasto dovuto alla loro espressività, fatta di gesti e di sguardi, che rivela un sottostante pensiero sfumato e profondo, un’intenzionalità operativa, articolata e tesa a far dialogare gli opposti, il lato della luce con il lato dell’ombra.

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