L'Archeologia italiana e il patrimonio culturale del Vicino Oriente in tempo di guerra. Convegno
Iraq e Siria: due paesi un tempo culla di civilta', due regioni oggi lacerate da guerre e lotte fratricide. La tragedia umanitaria, sicuramente piu' grave di qualsiasi altra cosa, e' affiancata da un'altra grave emergenza: la minaccia per i monumenti storici. La cancellazione del passato e' spesso stata anche una scelta programmatica contro un elemento, la storia, che puo' unire un popolo, rinforzandone l'identita'. Da piu' di un decennio, inoltre, interi siti archeologici del Vicino Oriente vengono devastati da scavi clandestini - oramai organizzati - per il mercato antiquario, essendo oggi il traffico illegale di antichita' una delle principali fonti di reddito dei gruppi terroristici. L'incontro Il furto del passato, organizzato dal Centro Ricerche Archeologico e Scavi di Torino - un ente attivo in Medio e Vicino Oriente da oltre un cinquantennio - affrontera' diversi aspetti di questo delicato tema presentando al pubblico la situazione attuale del patrimonio in questi paesi. Archeologi e specialisti nel campo della tutela, provenienti da diverse Universita' e Istituzioni italiane, illustreranno con immagini alcuni dei principali progetti di scavo in corso tra Iraq e Siria. La parte finale dell'evento sara' organizzata come una 'tavola rotonda' tra archeologi, con la possibilita' per il pubblico di intervenire e rivolgere domande ai relatori. Convegno 5 dicembre alle 18.30. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.