Cesare Pietroiusti
Kaspar Berner
Geraldine Beck
Joanne Burke
Ludovica Carbotta
John Cascone
Gina Folly
Ronnie Fuglister
Silvia Giambrone
Emmanuelle Laine'
Anne Le Troter
Emiliano Maggi
Augustin Maurs
Noha Mokhtar
Mattia Pellegrini
Cesare Pietroiusti
Coralie Rouet
Benjamin Valenza
Oreste Fernando Nannetti
Una mostra e vari interventi nel quartiere di Trastevere, concludono l'iniziativa. In omaggio a N.O.F.4 (Oreste Fernando Nannetti) un laboratorio, un programma di studi e un progetto con diversi artisti.
Laboratorio e programma a cura di Cesare Pietroiusti
Tra il 1959 e il 1961, e tra il 1968 al 1973, durante il suo internamento nell’Ospedale Psichiatrico di Volterra, Oreste Fernando Nannetti incide, con la fibbia del panciotto della sua uniforme 180 mq della superficie muraria nel cortile del padiglione Ferri – sezione criminale del manicomio – realizzando un’opera straordinariamente complessa, uno stupefacente “libro di pietra”, che consiste in un flusso di disegni, lettere, frasi, disposte sul muro con sorprendenti invenzioni grafiche e che, con grande libertà associativa, parlano di viaggi spaziali, telepatia, formule alchemiche, alludendo spesso alla condizione di isolamento di N.O.F.4 nell’istituzione psichiatrica. L’opera di Nannetti, già oggetto di studi e riproduzioni, sta scomparendo a causa della precarietà dell’intonaco su cui è stata incisa, degli agenti atmosferici e dell’abbandono.
A partire da tale monumento effimero, dalle riproduzioni acquisite dalla Collection de l’Art Brut di Losanna e da materiale proveniente da altri archivi e repertori, l’artista Cesare Pietroiusti coordinerà un laboratorio aperto ad artisti svizzeri e italiani, per esplorare le diverse e atipiche modalità in cui si può esprimere la scrittura, in particolare in quella dimensione dello spazio pubblico che è rappresentata dalle superfici dei diversi tipi di muri che si possono trovare nella città. Queste superfici sono i confini fisici ma anche le barriere mentali erette a difesa delle parti più fragili della soggettività, che diventano a volte il luogo contraddittorio su ci si iscrive un desiderio di uscire da strettoie e ristrettezze, altre volte un tentativo di trasformare gli sbarramenti in membrane permeabili, ma anche una richiesta di accesso al godimento.
Il progetto si interroga sul significato e sulle possibilità di un’arte che trova posto in luoghi non deputati o marginali e che è caratterizzata da inevitabile precarietà e instabilità, nonché da modalità di presentazione pubblica che sono da stabilire caso per caso. Il tentativo è anche quello di esplorare i linguaggi ibridi e individuali fatti di parole, frasi, notazioni, segni, tracce, o gesti che, come veri e propri flussi di coscienza, si iscrivono sulle superfici esterne, più o meno esposte, delle istituzioni o di luoghi qualunque in città.
Il lavoro sviluppato durante il laboratorio verrà presentato al pubblico invitato e a quello occasionale, in un programma di interventi artistici con diverse tipologie di materiali e forme, tra alcuni muri individuati negli spazi pubblici della città e la sede dell’Istituto Svizzero di Roma in Via Liguria, 20, dove resteranno in esposizione le riproduzioni dell’opera di Oreste Fernando Nannetti, realizzate da Manoni, nonché una selezione di opere dall’“Archivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata” della cooperativa Sensibili alle foglie.
L’inaugurazione di una mostra e vari interventi nel quartiere di Trastevere, concludono Diversi muri. Un omaggio a N.O.F.4: un laboratorio, un programma di studi e un progetto artistico sull’esperienza umana e creativa di Oreste Fernando Nannetti.
La giornata inizierà a Trastevere con un tour guidato per visitare gli interventi pubblici realizzati dai partecipanti al laboratorio a partire dalla riflessione sui diversi significati di “muro”, sul linguaggio, sulle forme simboliche, le condizioni istituzionali del lavoro di Nannetti. Il tour è concepito come un’unica struttura di lavoro che include installazioni in situ, performance live e lavori sonori prodotti nello spazio pubblico “nel, su, di fronte, e oltre” le diverse tipologie di muri nell’area di Trastevere.
Negli spazi dell’Istituto Svizzero di Roma sarà inaugurata una mostra che presenta la riproduzione in scala dell’opera muraria di Nannetti realizzata dal fotografo Pier Nello Manoni nel 1979. A causa del deperimento dell’originale, è oggi l'unico documento completo del “libro di pietra” di Nannetti. Questo elemento visivo è la scenografia all’interno della quale documenti analizzati durante il laboratorio, tra cui un facsimile dell’opera muraria di Nannetti prodotto dalla Collection de l’art brut di Losanna e una selezione di opere dall’Archivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata della cooperativa Sensibili alle foglie, dialogheranno con altri materiali e lavori performativi dei partecipanti al laboratorio.
Con: Kaspar Berner, Géraldine Beck, Joanne Burke, Ludovica Carbotta, John Cascone, Gina Folly, Ronnie Füglister, Silvia Giambrone, Emmanuelle Lainé, Anne Le Troter, Emiliano Maggi, Augustin Maurs, Noha Mokhtar, Mattia Pellegrini, Cesare Pietroiusti, Coralie Rouet, Benjamin Valenza
Programma:
ore 14.00 - 17.00
Tour a Trastevere
Appuntamento ore 14.00
Impianto sportivo Roma Uno - Largo Ascianghi, 4
ore 18.30
Inaugurazione
Istituto Svizzero di Roma - via Liguria 20
19:00
Augustin Maurs
Iscrizioni (tempo rubato) per violoncello
19.30
Emiliano Maggi
Musica per fenomeni, esecuzioni musicali
per campane piatte e voce
Ufficio stampa:
Alessandra Santerini +39 335 6853767 alessandrasanterini@gmail.com
Inaugurazione 13 dicembre alle 18.30
Sala Elvetica dell'Istituto Svizzero di Roma
via Liguria, 20 - Roma Lazio Italia
Orario: martedì - venerdì ore 10.00-13.00 / 15.00-18.00
Ingresso libero