Fusioni in bronzo 1987 - 2013. La mostra presenta oltre 20 opere, tra sculture e carte. Nucleo dell'esposizione e' l'installazione 'La Fontana Ferma', composta da 4 grandi anfore.
a cura di Maria Savarese
Dal 16 gennaio all’8 febbraio 2015 l’Irpinia torna a parlare di arte contemporanea
con la mostra “Pizzi Cannella. La Fontana Ferma - Fusioni in bronzo 1987 – 2013”, la
prima personale dell’artista romano in terra irpina.
L’adesione di Piero Pizzi Cannella, uno dei maggiori artisti contemporanei italiani,
al progetto “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” conferma la qualità degli
eventi che il piano di rivalorizzazione ha saputo portare sul territorio, rendendo
l’Irpinia luogo vivace e proiettato verso il futuro.
La partecipazione di importanti personalità del panorama culturale italiano -da
Ettore Scola a Gianni Fiorito, da Toni Servillo a Paolo Sorrentino, da Moni Ovadia
allo stesso Pizzi Cannella, da Andres Neumann a Fabrizio Gifuni-, con la conseguente
grande affluenza di pubblico, ha confermato la possibilità che le terre irpine
diventino meta culturale e turistica.
Pensata appositamente per le stanze del Complesso Monumentale Carcere Borbonico di
Avellino, il principale polo museale della provincia avellinese, “Pizzi Cannella. La
Fontana Ferma - Fusioni in bronzo 1987 – 2013” presenta oltre venti opere, tra
sculture e carte. In questa occasione, Piero Pizzi Cannella svela alcuni dei suoi
lavori più intimi: l’artista ha più volte intrecciato alla sua attività pittorica
quella scultorea dando vita, con quest’ultima, a piccoli oggetti preziosi e segreti.
Nucleo della mostra è l’installazione La Fontana Ferma, composta da quattro grandi
anfore all’interno delle quali è previsto un sistema di irrigazione che consente un
gioco specchiante di acqua sempre a filo con la bocca dei vasi. Attorno ad essa,
ruotano 14 sculture inedite, realizzate nell'arco di quasi 30 anni: i Gioielli, le
Conchiglie, i Fiori secchi e le Lucertole che lo stesso artista definisce i suoi
"personaggi immaginari", sempre presenti nelle sue tele, compaiono qui per la prima
volta sotto forma di scultura. Alle sculture, si aggiungono alcune grandi carte (cm
130x90) che approfondiscono la tematica dei vasi e delle anfore.
La prima scultura in creta realizzata dall'artista risale al 1978; ad essa, nel
corso dei decenni, si sono aggiunte numerose piccole opere, alcune delle quali
raggruppate in questa mostra per la prima volta.
La scultura, nell'opera di Pizzi Cannella, è una diretta emanazione dei suoi
disegni, una loro materializzazione tridimensionale senza alcuna velleità di
appropriarsi dello spazio. L'artista lavora con diversi mezzi, prediligendo tele e
carta, ma le sculture e le ceramiche realizzate in passato risultano idealmente atti
che compongono un'unica grande opera.
Il progetto è promosso dal Comune di Bagnoli Irpino (AV), finanziato dalla Regione
Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.1 e gode del
matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli.
Immagine: Piero Pizzi Cannella, Conchiglia, 2004-05, bronzo, cm 17x15
Ufficio stampa
NORA comunicazione - Eleonora Caracciolo di Torchiarolo
t. +39 339 89 59 372, mailto:info@noracomunicazione.it
Inaugurazione 19 gennaio dalle 17 alle 21
Complesso Monumentale Carcere Borbonico
via Dalmazia, 22 Avellino
Orari: lunedì – venerdì, ore 17 - 20. Chiuso sabato e domenica.
Ingresso libero