Retrospettiva. Un mosaico di immagini, musica, costumi e cimeli per celebrare attraverso 6 ambienti ad alta tecnologia, le sue canzoni, le sue metamorfosi e le sue battaglie degli ultimi 40 anni.
Si sta per accendere una luce definitiva su un artista irripetibile, che ancora è tutto da scoprire. Non è solo il cantante più originale e provocatorio del nostro tempo; è anche un testimone formidabile di quarant’anni di storia del nostro paese, dagli anni di piombo agli anni del vuoto di senso. Con le sue canzoni ha raccontato l’uomo, le sue maschere, gli ultimi. Ha sdoganato con decenni di anticipo temi come la pedofilia, la droga, il controllo delle menti, l’identità di genere. Ha inciso nel costume e nel linguaggio, ha creato una sua rete prima della rete, sempre libero da tessere politiche e schieramenti identitari, sessuali, culturali. Il potere “magico e abbiettamente poetico” delle canzoni, come lo definisce Pasolini, in ZERO è assurto a elemento di unione trasversale tra generazioni, coniando materia d’incontro e di unione, stimolando volontà anestetizzate da un’epoca che tende a livellare le differenze e negare il respiro.
Ideata e curata da Simone Veneziano e prodotta da Tattica, ZERO vede la direzione artistica e la scrittura dei testi di Vincenzo Incenzo. Progetto e allestimenti sono di N!03 [ennezerotre], la ricerca storica è opera di Fonopoli.
Non un reliquiario, piuttosto uno spettacolo del cuore e della ragione, una celebrazione della differenza; un viaggio a ritroso dal cielo alla Montagnola dove l’uomo, l’artista e l’italia viaggiano insieme, alla ricerca della loro identità piu’ profonda.
Il collante che lega 1000 mq ad alta tecnologia è il dna, rappresentato con un sorprendente lavoro scenografico; in questo “acido tecnologico” si muove la storia dell’artista con le sue cadute e le sue resurrezioni, attraverso materiale visivo inedito, capsule del tempo che accolgono costumi, partiture e oggetti, ed esperienze sensoriali, vissute attraverso la sua musica e la sua voce fruite nelle modalità piu’ diversificate. Dal suo primo battito cardiaco al cantiere attuale del suo scrivere, le parole di Renato ci guidano come un magico filo in un percorso che non è solo canzone ma diventa storia, identità, costume, società.
A La Pelanda, Centro di Produzione Culturale in collaborazione con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, un allestimento monumentale e multisensoriale racconterà come mai prima d’ora l’artista più originale e provocatorio del nostro tempo e il magico legame arte-vita.
Un mosaico di documenti, immagini, musica, costumi e cimeli per celebrare attraverso sei ambienti ad alta tecnologia le sue canzoni, le sue metamorfosi e le sue battaglie, e svelare attraverso materiale introvabile la parte ancora nascosta del suo inesauribile pianeta, che è arte e musica ma anche storia viva degli ultimi 40 anni.
Un percorso oltre Renato stesso, nel tempo e nella musica di un Paese, nel suo costume e nelle sue maschere, tra moda e spettacolo, vizi, virtù, rivoluzioni e contraddizioni di un intero popolo.
I biglietti si possono acquistare direttamente dalla home di www.renatozero.com , tramite il circuito di vendita Viva Ticket (chiamando il call center 892.234 o recandosi nei punti vendita presenti in tutta Italia o attraverso l’app per smartphone) o il call center Seat Pagine Gialle (89.24.24).
Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura
Giusi Alessio 06 820771 g.alessio@zetema.it
Produzione e organizzazione sono a cura di Tattica Srl, l’ideazione di Indipendente Mente, progetto N!03, la direzione creativa di Verba Manent.
La Pelanda - Centro di Produzione Culturale
piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 22.00, visitabile anche il 24 e 31 dicembre ore 9.30 - 13.30.
Chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio
Ingresso:
Intero 15 €
Ridotto 10 €