Diverse sedi
Taranto

La nativita' nell'arte contemporanea
dal 19/12/2014 al 5/1/2015

Segnalato da

Fondazione Rocco Spani ONLUS




 
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19/12/2014

La nativita' nell'arte contemporanea

Diverse sedi, Taranto

"Radici: tra acqua, terra e fuoco" e' ubicata nella Chiesa Sant'Andrea con opere di De Filippi, De Mitri, Iurilli. "Tra memoria e realta'" nel Palazzo Galeota, presenta opere di tredici artisti.


comunicato stampa

LA NATIVITA' NELL'ARTE CONTEMPORANEA
TRA RADICI, MEMORIA E REALTÀ
Una significativa rassegna di arti visive in due sezioni: maestri e giovani emergenti.

Nel centro storico di Taranto, sabato 20 dicembre alle ore 18.30, nell'ambito della prima edizione de il “NATALE NELL'ISOLA...”, prenderanno il via numerosi eventi culturali e sociali, ubicati in chiese, palazzi e ipogei: un percorso articolato nel cuore della città vecchia.
Il Progetto di questa prima edizione è stato promosso ed organizzato dall’Associazione culturale “Terra”, “Nobilissima Taranto”, Camera di Commercio, Arcidiocesi, con il contributo di numerose istituzioni del territorio tarantino.
Tra i tanti eventi realizzati spicca l'importante Rassegna nazionale “La Natività nell'arte contemporanea”, a cura di Roberto Lacarbonara, critico d'arte e docente di Estetica.
La rassegna, realizzata site specific, è distinta in due specifiche sezioni ubicate in due diverse locations. La prima, intitolata “Radici: tra acqua, terra e fuoco” è ubicata nella Chiesa Sant'Andrea degli Armeni (Sec. XIV, piazzetta Monteoliveto), con opere di tre noti maestri dell'arte pugliese contemporanea: Fernando De Filippi, Giulio De Mitri, Iginio Iurilli.
La seconda, invece, intitolata “Tra memoria e realtà” è ubicata nell'Ipogeo di Palazzo Galeota (Sec. XVI, Via Duomo n. 234), con opere di tredici giovani artisti provenienti da Puglia, Lucania e Calabria: Danilo De Mitri, Simone Fabietti, Elisa Laraia, Massimo Lovisco, Paola Mancinelli, Pierpaolo Miccolis, Giuseppe Nisticò, Monica Palumbo, Stefania Pellegrini, Lucia Rotundo, Maria Teresa Sorbara, Laura Stancanelli, Giuliana Storino.

Il critico, nella presentazione in catalogo, definisce La Natività nell’arte contemporanea, “un’interpolazione simbolica tra gli elementi costitutivi di un pensiero dell’origine nell’opera d’arte”. I tre artisti sono testimoni di pensieri archetipali; le loro opere sono un progetto poetico (tra Eraclito e Talete) che si sostanzia lungo i margini vertiginosi dell'infinito: un'attenta riflessione attraverso l'esercizio plastico delle materie fuoco, acqua e terra.
Nella seconda esposizione, i tredici giovani artisti operano con poetiche e linguaggi diversi, tra mistica, memoria, natura, ibridazioni, mutamenti, pluralità, allegorie e artificio.

“Lo spazio semantico della natività si dilata fino a comprendere sollecitazioni e derive di senso, tali da rendere inaccessibile – quando non addirittura inaccettabile – l’ipotesi di una riflessione legata ai termini della teofania religiosa. Ma il confronto e la rinnovata provocazione ci sembra più che mai opportuna”.
“Un grande momento - scrivono gli organizzatori - per condividere insieme pace, amore e solidarietà, un augurio che auspica una Taranto diversa, eludendo precarietà e opulenza e che doni, invece, un futuro importante e sereno all'insegna della cultura e dell'arte contemporanea.”
La rassegna è accompagnata da una significativa pubblicazione, curata dall'Associazione “Entropie,” per le edizioni “Favia” di Bari.
La rassegna resterà aperta sino al 6 gennaio p.v.

Inaugurazione sabato 20 dicembre alle ore 18.30

Due sedi:
Chiesa Sant'Andrea degli Armeni, piazzetta Monteoliveto, centro storico, Taranto.
Ipogeo di Palazzo Galeota, Via Duomo n. 234, centro storico, Taranto.

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