La mostra, e' il quarto appuntamento del ciclo Immagini Materie Segni, in cui i critici Ivana D'Agostino e Loredana Rea presentano nell'arco di tempo compreso tra gennaio e giugno otto artisti. Leggerezza, sospensione, equilibri eccentrici: queste sono le caratteristiche d'impatto con cui colpiscono maggiormente le opere plastiche di Brugnera, giovane scultore friulano.
Immagini Materie Segni - 4
Equilibri eccentrici
curata da Ivana D'Agostino
Inaugurazione Martedì 16 marzo 2004, alle ore 18,00
L'esposizione rimarrà aperta fino al 2 aprile, secondo il seguente orario: dal
martedì al venerdì dalle 17 alle 20.
La mostra, è il quarto appuntamento del ciclo Immagini Materie Segni, in cui i
critici Ivana D'Agostino e Loredana Rea presentano nell'arco di tempo compreso
tra gennaio e giugno otto artisti - oltre a Brugnera, Giuliano Mammoli, Fernando
Rea, Barbara Gurrieri, Diana Ferrara, Antonella Capponi, Minou Amirsoleimani,
Claudio Granato - differenti per formazione, scelte e, soprattutto, modalitÃ
espressive.
Seguendo tre grandi direttrici della ricerca artistica, rappresentate
emblematicamente dalle continue sperimentazioni intorno all'immagine, alla
materia e al segno, l'intento critico è quello di riflettere sul presente, per
cogliere le motivazioni vere delle pratiche espressive e le direzioni tangenti o
divergenti dei criteri metodologici e progettuali e restituire, poi, uno
spaccato, certamente incompleto, ma sicuramente vitale della contemporaneità .
Leggerezza, sospensione, equilibri eccentrici: queste sono le caratteristiche
d'impatto con cui ci colpiscono maggiormente le opere plastiche di Angelo
Brugnera, giovane scultore friulano, di Sacile, alla sua prima personale romana
incentrata sulla sua produzione artistica recente, compresa tra il 2000 e il
2004.
Si tratta di una decina di opere per le quali l'uso dei materiali e le tecniche
di lavorazione ci rimandano alla grande tradizione della scultura in pietra e
marmo. Brugnera utilizza infatti per le sue forme antropomorfe, astratte e non
prive, a volte, di qualche preziosismo plastico, il bianco di Carrara e pietre e
marmi della sua terra d'origine, come la pietra aurisina di Trieste, la pietra
piasentina o il marmo rosso di Verona. Le sculture così realizzate nel solco di
una consolidata tradizione plastica, sono tuttavia lontane dall'idea della forma
necessariamente rappresentativa di qualcosa.
Entità sospesa, malgrado e al di là della materia, esprime solamente la levitÃ
di una forma appesa in quota; Sull'Onda si libra nello spazio stabilendo un
equilibrio-disequilibrio eccentrico con il piedistallo. Preziose per scelta di
materiali e per l'esecuzione esperta che rende i marmi quasi trasparenti, queste
sculture proiettano in esterno le immagini mentali dell'artista; nelle quali la
scultura si concreta in forme di qualità sensibili alla luce che le attraversa -
come in Cellula -, e allo spazio, con cui si rapportano in termini di grande
ariosità e quasi inconsistente leggerezza.
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