Un'Artista, un amico, un ricordo. Nella 'saldatura' tra concetto astratto ed esempio concreto, l'oggetto non resta solo un simbolo, ma partecipa alla creazione dell'effetto.
a cura di Francesca Mariotti
“ Le mie narrazioni sono silenziose e tattili come sogni che si materializzano e mi perseguitano. Non trovo spazio per digressioni; mi concentro sulle cromie che la materia consente, capace di restituire intatta la tensione della mia azione fisica, vitale e forte di passione." (V. Vecchi)
Sabato 10 Gennaio 2015, ore 17.00, si inaugurerà una bella mostra in ricordo dell'amico e socio VITTORIO VECCHI, presso la sede dell’Associazione Culturale OLIMPIA MORATA di Ferrara, lo SPAZIO D’ARTE L’ALTROVE di Via De Romei 38, a Ferrara, a cura di Francesca Mariotti.
Un omaggio in ricorrenza della sua scomparsa avvenuta proprio un anno fa, l'11 gennaio 2014, troppo velocemente e prematuramente per un uomo attivo e attento alla vita.
La mostra è stata pensata e voluta in collaborazione con la moglie Oriete e il carissimo cugino Gianfranco Martelli, compagno in diverse occasioni creative di Vittorio.
Gianfranco ha realizzato anche i filmati sulla vita creativa di Vecchi che saranno proiettati in tale occasione inaugurale. Interverranno all'apertura gli amici Renzo Melotti, Daniele Biancardi, Rita Mazzini e Francesca Mariotti. “ Il segno, il graffito “ripreso” sono al centro delle mie opere. E' l'idea base, il concetto, il quasi-tutto della mia arte. Il segno rappresenta il momento magico dell'intervento sulla materia, la scoperta di nuove dimensioni nascoste ma avvertibili.....L'origine della mia espressione artistica discende dal lento, severo, duro processo trasformativo, dove l'impegno agisce su uno spazio obbligato, bloccato nella necessità della sintesi.
Con ogni ricerca sono intransigente, lavoro in profondità, sfaldo piani e volumi, mi oriento nell'abisso della fantasia, ritrovando nel gesto il graffito dell'umanità.”(V. Vecchi)
Così Vittorio Vecchi amava introdurci alla sua “ossessione” nel penetrare nell’ “intimo delle cose” per stimolare la creatività e la fantasia, manipolandole e dando vita a queste sue opere cariche di pathos. Nel suo percorso artistico Vittorio Vecchi non ha voluto
solo “rappresentare” il mondo di oggi, ma, attraverso l’estetica dell’analogia, passava oltre l’oggetto per “presentare” le forze che vivono nel mondo odierno.
Per lui la definizione di Arte di Paul Klee calza a pennello: “L’arte non restituisce il visibile, ma rende visibile.". E come afferma anche Kandinskj, Vittorio si sentiva “condannato a guardare senza tregua" per capire, cogliere e farsi “cosa" egli stesso per meglio esprimere. Uno dei pilastri della cognizione umana e' la capacita' di associare cose simili e poi distinguere la somiglianza dall’identita'. In questa “saldatura" quasi perfetta tra concetto astratto ed esempio concreto, l’oggetto non resta solo un simbolo, ma partecipa esso stesso alla creazione dell’effetto. Attraverso questa serie infinita di oggetti simboleggianti Vittorio ci apriva una finestra o una porta sui diversi aspetti della realta', sugli imprevisti mondi del nostro animo.( Francesca Mariotti)
Rita Da Re, cara artista ferrarese anch'essa scomparsa, bene definiva la vicenda artistica di Vittorio affermando che era “un'alchemica materia, come traccia del tempo, lasciata dall'uomo lungo il suo percorso vitale”. “Un segmento di corda, un sasso, una scheggia di plastica, sono in sé ben poca cosa... ma l'invisibile reazione del loro incontro... è
una situazione irripetibile che può essere bloccata e ripetuta all'infinito, se la si sa rendere visibile... sono momenti in cui non si può bluffare, da vivere con la sincerità a fior di pelle e per questo, affascinanti e pericolosi.” (Valeria Tassinari)
Vittorio Vecchi, nato a San Martino di Ferrara il 6/11/1947 e scomparso l'11 gennaio 2014, dopo la scuola dell’obbligo, ha intrapreso l’attività lavorativa principale nel settore elettromeccanico per 40 anni. Ha iniziato il suo percorso di ricerca negli anni ’80 sotto la guida dei maestri Gianfranco Goberti, Maurizio Bonora e Paola Bonora. Si è perfezionamento nelle tecniche artistiche (pittura-grafica-incisione-acquerello). Da allora è riuscito a trovare una sua ben definita identità artistica, ricca di inventiva e di particolarita' che bene si identificano con la sua personalita' attenta, meticolosa eppure aperta alle piu' ardite sperimentazioni. Annovera nel proprio curriculum prestigiose esposizioni in Italia ed all'Estero con notevoli successi soprattutto negli USA, in Irlanda ed in Olanda.
Vi aspettiamo per condividere ancora una volta queste sue fantastiche creazioni insieme!!!
Inaugurazione Sabato 10 Gennaio 2015, ore 17,00
Spazio d'Arte L'Altrove
via de Romei, 38 Ferrara
Apertura: martedì/Venerdì 17.00-20.00. Giovedì 10.30-13.30 - sabato su appuntamento
ingresso libero