Prima mostra del progetto WAM che prevede la partecipazione di autori con cui Wurmkos ha intrecciato relazioni negli anni. Si comincia con il dialogo tra un'artista che esplora varie discipline e un cineasta.
WAM è un programma espositivo di Farmacia Wurmkos cura di Pasquale Campanella e Simona Bordone
Roberto Lucca Taroni
Flash aka Vision, installazione ambientale
Francesco Dal Bosco
Amnesia (I morti ritornano), video 29', 2014
WAM, il programma espositivo che prende lʼavvio con questa mostra, chiama
alla Farmacia Wurmkos gli artisti con cui nel corso degli anni Wurmkos ha
intrecciato relazioni e propone di ricostruire incontri tra gli artisti, i loro lavori e
lo spazio, offrendo così agli artisti – con e senza disagio psichico – che
frequentano il laboratorio all'interno dello spazio espositivo stimoli e occasioni
di confronto.
Per la mostra che sʼinaugura il 13 gennaio alle 18,30 tornano a dialogare tra
loro Roberto Lucca Taroni, artista che
ha esplorato varie discipline artistiche
nelle loro diverse forme, e Francesco Dal Bosco, cineasta.
La proiezione del video
Amnesia (I morti ritornano)
illumina di una fievole luce
lo spazio altrimenti buio della Farmacia.
Il video è costituito da
campionature di reperti cinematografici e televisivi
altamente
significativi
dellʼatmosfera
di opposizione e resistenza che ha
caratterizzato gli anni ʼ60 e ʼ70 del secolo scorso in Occidente, con lʼintenzione
di rigenerare e restituire senso e funzionalità a immagini e parole che, nel
corso dei decenni successivi, sono stati progressivamente divorati e ridotti a
oggetti inanimati dalla macchina mediatica del sistema culturale dominante. È
quindi, in un certo modo, anche un film di zombie, di “morti viventi”, una storia
di vendetta e di riscatto.
Su
una parete contigua
13 fotografie e un monitor,
parte dellʼ
installazione
Flash aka Vision,
sono appena visibili. Sono
alcune riproduzioni
delle immagini
del ciclo
Koen
(Parco)
del fotografo giapponese
Kohei Yoshiyuki del 1979,
appositamente rifotografate da Taroni allʼ
interno di una mostra dove erano
state esposte. Quello di Yoshiyuki era un lavoro sul voyeurismo; ritraeva le
coppie che si appartavano nel parco
e i voyeur che le andavano a osservare.
Taroni, riprendendo quelle immagini, riprende anche alcune persone che le
guardano ricostruendo un altro
voyeurismo, quello dello spettatore,
oggetto
privilegiato della 14 immagine in movimento. Tramite un apposito programma
computerizzato, un flash, in modalità
random,
permetterà di vedere con
maggiore nitidezza le immagini interferendo con la proiezione del video di Dal
Bosco.
Nello spazio si creano dunque differenti momenti del vedere, atto
imprescindibile della fruizione dellʼ
arte e contemporaneamente sua messa in
discussione. In questo caso in particolare, dove i mezzi usati sono fotografia e
video, il disturbo sottolinea ancora di più la necessità dello sguardo critico dello
spettatore che in questo modo diventa attivo fruitore e non terminale passivo.
I due artisti hanno condiviso questa modalità di allestimento realizzando la
sovrapposizione delle immagini, la stessa sintetizzata nellʼ
invito composto da
un frammento del lavoro di ciascuno a formare unʼimmagine unica.
Francesco dal Bosco,
Trento 1955. Dal 1976 al 1983 lavora, in coppia con
Fabrizio Varesco, nel campo della perfomance e installazione. Dal 1981
produce e realizza film e video.
Roberto Lucca Taroni,
artista visivo. Vive e lavora a Milano e Berlino. Fin
dallʼ
inizio della sua attività ha creato e sviluppato un ambizioso e complesso
progetto di GesamtKunstWerk che prevede costanti incursioni nelle diverse
discipline artistiche.
Inaugurazione martedì 13 gennaio ore 18,30
Farmacia Wurmkos
via Puccini, 60 Sesto San Giovanni (MI)
MM 1 Sesto FS
martedì e giovedì dalle 16 alle 19 e su appuntamento
Ingresso libero