Spazio Tadini
Milano
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Praline - Emilio Tadini
dal 14/1/2015 al 7/2/2015
mar-sab 15:30-19

Segnalato da

Spazio Tadini



approfondimenti

Emilio Tadini



 
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14/1/2015

Praline - Emilio Tadini

Spazio Tadini, Milano

In mostra gli autori delle prime 50 puntate di 'Praline. Prelibatezze dal mondo dell'arte' e una personale inedita di disegni di Emilio Tadini che illustrano l'edizione Einaudi di Milton 'Paradiso Perduto'.


comunicato stampa

Praline
Prelibatezze dal mondo dell'arte

Spazio Tadini e Mandelliarte sono lieti di comunicare che il giorno 15 gennaio 2015 alle ore 18,00 si inaugura la mostra che raccoglie i 50 artisti a cui sono state dedicate le prime 50 puntate di PRALINE. PRELIBATEZZE DAL MONDO DELL’ARTE.

Il titolo della mostra è omonimo alla rubrica on line dedicata agli autori dell’arte moderna e contemporanea a conduzione di Ly thi Thanh Thao (per la versione inglese) e Sergio Mandelli (per la versione italiana), da sempre operatori nel mondo dell’arte e coniugi nella vita privata.

Ogni PRALINA sintetizza con un linguaggio semplice il percorso storico, culturale e artistico dell’autore preso in esame con il fine di spiegare in che modo l’artista sia approdato al proprio linguaggio creativo e per offrire al pubblico un’enciclopedia on line dell’arte contemporanea.

Ricchi della loro esperienza di galleristi, i Mandelli forniscono al collezionista, allo studente, all’operatore del mondo dell’arte gli strumenti base per poter entrare nel mondo di ogni singolo artista, perché, come dice Sergio Mandelli nella Presentazione, “prima di una quotazione di mercato, un artista è un uomo che crea, che dedica la sua vita a trovare una soluzione estetica a un problema che ha sempre a che fare con le questioni fondamentali dell’esistenza”.

Gli artisti presentati sono tutti grandi professionisti appartenenti a diverse generazioni e sono stati selezionati e distinti anche per il loro linguaggio espressivo. Per questa ragione, le prime 50 puntate costituiscono già una buona panoramica sull’arte moderna e contemporanea.

L’occasione di questa mostra è il raggiungimento di una tappa importante, la realizzazione della Pralina numero 50, dedicata ad un grande uomo di cultura, nonché valente pittore, Emilio Tadini. Per questa ragione Mandelli Arte ha scelto di organizzare presso Spazio Tadini, ex studio dell’artista, oggi Casa Museo in seno al progetto STORIEMILANESI.ORG di Fondazione Adolfo Pini, la mostra di PRALINE. PRELIBATEZZE DAL MONDO DELL’ARTE. Il tutto con la collaborazione di Francesco Tadini e Melina Scalise, fondatori di Spazio Tadini e, come i Mandelli, coniugi nella vita privata.
La mostra sui 50 autori di Praline diventa anche occasione per celebrare Emilio Tadini in seno al progetto di Storie Milanesi. Pertanto saranno a lui dedicate due sale dello spazio con l’esposizione di disegni originali che Emilio Tadini ha dedicato al Paradiso Perduto di Milton, pubblicati nella prestigiosa collana I Millenni delle edizioni Einaudi. Le altre 4 sale saranno invece impegnate con opere degli altri 49 autori di PRALINE. PRELIBATEZZE DAL MONDO DELL’ARTE.

Per l’occasione lo chef Monica Carubelli offrirà un assaggio delle sue prelibatezze agli intervenuti il giorno dell’inaugurazione.

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Emilio Tadini
Il paradiso perduto

Esposizione inedita dei disegni originali che Emilio Tadini realizzò per l’ultima traduzione italiana del Paradiso Perduto di John Milton tradotta da Roberto Sanesi per i Millenni Einaudi Il Paradiso perduto è uno dei poemi più importanti della letteratura inglese. Scritto da John Milton nella seconda metà del Seicento racconta, in versi, la caduta di Satana e la cacciata dall’Eden di Adamo ed Eva attraverso un susseguirsi di episodi e dialoghi da cui si evince una visione della condizione umana e del libero arbitrio intrisa dei valori dell’epoca, ma ricca, ancora oggi, di spunti interessanti sul rapporto Uomo/Dio e Uomo/Donna.

Un’umanità che ha ispirato prima il pennello dell’artista William Blake nel 1700 e poi, con l’edizione tradotta da Roberto Sanesi per i Millenni Einaudi, Emilio Tadini. L’’edizione Oscar Mondadori è stata accompagnata dalle acqueforti di un altro artista milanese Enrico Baj. La mostra dei disegni di Emilio Tadini si inserisce all’interno della mostra Praline: prelibatezze dal mondo dell’arte. Una collana di video divulgativi su autori importanti dell’arte italiana e internazionale che ha voluto terminare il primo ciclo, costituito da 50 Praline con una puntata dedicata interamente a Emilio Tadini. Le tavole esposte saranno 14, tutti disegni a matita. «Poi ho cominciato a leggere il testo di Milton – che fino a quel momento avevo soltanto scorso. Io mi sforzavo di immaginare figure, una dopo l’altra. E, invece, è stato come se mi fossi visto davanti, prima di tutto, uno spazio.

Come se in quel testo io avessi visto aprirsi uno spazio complesso, movimentato. Campi lunghi – e poi, di colpo, piani ravvicinatissimi. Un fluire denso di parole, un tono sontuoso, disteso – bloccato, arginato di colpo, dall’improvviso alzarsi di immagini quasi violente, luminosissime. E molti “fortissimo” inaspettati…». Così Emilio Tadini scriveva nella nota introduttiva all’edizione da lui illustrata del Paradiso perduto di John Milton, capolavoro della letteratura inglese, pubblicato nel 1992 da Einaudi nella nobile collana dei “Millenni”. Con queste parole Tadini – scrive Giacomo Raccis - provava a spiegare come fosse nato il lavoro di un disegno composto “a margine” di un testo tanto denso e complesso, sontuoso e anche “barocco”, come piaceva a lui. Il disegno, in queste tavole, si sbriglia rapidamente, si fa condurre dall’emozione per provare a riprodurre la potenza della lettura, ma anche la componente visionaria (e pure sonora) che ogni testo porta in sé. Da qui la decisione di comporre per l’occasione delle tavole senza margini, che oltrepassassero cioè i confini della pagina per mostrare la permeabilità profonda delle forme espressive, vera ragion poetica dell’arte di Tadini. Che da pittore illustrò gli scrittori – e li citò, e rese loro omaggio, nei propri quadri –, e che da romanziere e da poeta seppe dare forza visiva alle parole, mostrando come le figure di suono possano ribaltarsi rapidamente in figure tout court.

È un rapporto complesso e ricco, quello che nell’opera tadiniana lega pittura e scrittura, disegno e narrazione; un rapporto che nasce probabilmente nella consapevolezza della comune missione di queste due forme dell’espressione umana, quella di “tracciare”, piuttosto che di definire, come la linea che non marca un confine, ma indica piuttosto un movimento, o come la parola, che aprendosi alla polisemia, mostra le infinite possibilità che un semplice racconto può aprire”. Giacomo Raccis è laureato in Lettere moderne all’Università degli Studi di Milano e dottorando presso l’Università di Bergamo con una tesi intitolata L’opera letteraria di Emilio Tadini. Ha pubblicato diversi articoli scientifici sulla narrativa italiana del secondo Novecento (Calvino, Flaiano, Tadini, Bianciardi, Morselli, Sciascia) e si occupa di letteratura francese dell’extreme contemporain (Mauvignier, Vasset). Scrive di libri su diverse testate in rete (Doppiozero, Le Parole e Le Cose, Nazione Indiana) e codirige la rivista di cultura online La Balena Bianca (www.labalenabianca.com).

Per Spazio Tadini:
Melina Scalise
ms@spaziotadini.it

Inaugurazione: Giovedì 15 gennaio 2015 ore 18,00

Spazio Tadini
Via Jommelli 24 Milano
mar-sab 15:30-19
ingresso libero

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Luciano Bambusi
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