La pittura di Conte guida l'osservatore a indagare una tessitura semantica e visiva colta. Le immagini da rielaborare di Carta vengono scattate con la consapevolezza della creazione.
Spazio E presenta:
Già visto e vissuto
mostra personale di Angelo Conte
organizzazione Zamenhof Art – a cura di Virgilio Patarini.
Divertissement
(presso lo Spazio E2)
mostra personale di Vito Carta
organizzazione Zamenhof Art – a cura di Virgilio Patarini
ANGELO CONTE, organizzazione Zamenhof Art
a cura di Virgilio Patarini
La pittura di Angelo Conte guida l'osservatore a indagare una tessitura semantica e visiva colta, ricca di riferimenti storici e culturali in cui simboli di palese significato si affiancano ad altri di più sottile e criptica interpretazione. L'artista costruisce una mappa cognitiva della storia dell'uomo nel suo inesauribile bisogno di conoscenza a livello emotivo e spirituale. Conte attinge infatti ai preziosi insegnamenti della scuola metafisica e di quella surrealista, presupposti che dettano le coordinate strutturali ai suoi dipinti tramite atmosfere sospese tra sogno e realtà, in una dimensione dove i concetti di impossibile e di invisibile si rendono manifesti. Il pittore padroneggia con fermezza le nozioni anatomiche e l'arte del disegno, in modo che i suoi quadri possano alludere a quel reale che studiano con grande forza espressiva. Nelle sue opere regna l'equilibrio, pieni e vuoti si susseguono con ordine, svelando gradualmente la riflessione che egli sottende, con la stessa capacità narrativa di uno scritto poetico. Le pennellate dense e decise stendono colori brillanti, che rendono la visione vivida, con i personaggi e gli oggetti che sembrano pronti a emergere dalla tela per intrecciare la loro storia alla nostra. I contrasti chiaroscurali si fanno drammatici, a sottolineare l'intensità del messaggio. Con uno sguardo capace di accarezzare il passato più remoto e di renderlo nuovamente attuale, mostrando all'osservatore le intime connessioni che percorrono e uniscono la nostra storia. Conte cerca nella pittura una possibile risposta ai quesiti che da sempre abitano la mente dell'uomo, mostrando come l'evoluzione dello spirito possa avvenire soltanto se si è capaci di guardare oltre, di immaginare un presente possibile. ma senza dimenticare da dove proveniamo.
Paolo Levi
VITO CARTA, organizzazione Zamenhof Art
a cura di Virgilio Patarini
Vito Carta è un uomo e un artista ‘abituato a divertirsi’ con le immagini e questo presupposto lascia subito leggerezza e libertà a primo acchito. Lentamente le sue creazioni fotografiche divengono espressione di arte pregevoli e preziose, nascono nella mente dell’artista insieme al pc che offre la possibilità di giocare con le immagini, un gioco che non è puramente ludico ma è ‘diversiva azione’, rielaborazione, distrazione leggera. L’arte di Carta segna un passo in avanti nella digital art perché non risente affatto di incomprensione poiché riesce a restituire con l’elaborazione un’altra idea di realtà, un’altra versione.
Le immagini da rielaborare vengono scattate con la consapevolezza della creazione, ossia gli scatti vengono attuati sapendo bene cosa cercare con l’obiettivo e come diventeranno con l’apporto digitale, questa è l’innovazione di Carta che consente alle immagini di vivere in un’altra forma, in una diversa espressione lontano dalla convenzione tecnica, in una unicità imparagonabile e di grande effetto.
Si assiste a persone, paesaggi, gesti: ciò che nella mente si palesa sul supporto si attua grazie alla grandezza del computer e all’abilità di chi pensa che l’arte è la maestosità di tutto, l’elevazione che supera la tecnica e mostra la genialità di una mente che sa operare con i colori senza sporcarsi. Quanto lavoro in quelle manipolazioni, quanto slancio nelle cromie, quanto entusiasmo in quelle rese: un’arte elegante e raffinata, di grande impatto e impulso, frutto di una mente pacata e geniale.
Anna Soricaro
Inaugurazione 17 gennaio ore 16
Spazio E
Alzaia Naviglio Grande, 4 (Spazio E secondo cortile - Spazio E2 primo cortile) Milano
Orari:
dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Ingresso libero