Hora Zero. Un punto di inizio come un punto di fine. O piu' probabilmente un tempo congelato, paradossalmente fissato, immobile tra nascita e morte. Un tempo che racchiude in se' entrambe le esperienze: la vita, le sue passioni, aspirazioni, disillusioni, la morte come momento finale, che nelle opere di Marani, non e' perdita tragica bensi' ritorno alla natura, una natura intesa nella sua piu' perfetta armonia ed ordine.
Hora zero
Inaugurazione venerdì 19 marzo 2004, ore 21.00
Cura mostra e catalogo: Piera Peri
"Hora zero", un punto di inizio come un punto di fine. O più probabilmente un
tempo congelato, paradossalmente fissato, immobile tra nascita e morte. Un tempo
che racchiude in sé, in nuce, entrambe le esperienze: la vita, le sue passioni,
aspirazioni, disillusioni, la morte come momento finale, che nelle opere di
Marani, non è perdita tragica bensì ritorno alla natura, una natura intesa nella
sua più perfetta armonia ed ordine. "Hora zero", un angelo delle dimensioni di
un uomo, con un corpo metallico carbonizzato, fissato ad una parete bianca, una
sola ala, il capo leggermente ma significativamente reclinato verso il basso,
delle luci che lo illuminano. In quest'opera si rintraccia tutta la poetica
dell'artista nel suo duplice versante, formale e contenutistico. È una scultura
che nasce dalla manipolazione esperta della rete metallica, un materiale povero,
poco sperimentato nell'arte, elegante, allo stesso tempo materico e leggero, che
permette allo sguardo di circolare all'interno dell'opera, di attraversarla,
esserne parte. È un materiale che consente una convivenza estrema di materia e
spazio: come in tutte le opere dell'artista non vi è contrapposizione fisica ma
incontro armonico degli opposti, ossimoro risolto tramite la sublimazione
artistica.
.Filo conduttore della ricerca estetica di queste creazioni è la capacità di
sintetizzare assoluto e contingente, idea e materia in un lessico fortemente
empatico. E la sintesi che Marani raggiunge è una sintesi che non rivela
tensione alcuna ma perfettamente si esplica nelle forme minimali ed esuberanti
allo stesso tempo, lucidamente equilibrate e mai eccedenti pur nella loro estesa
dimensione. La rete metallica è sempre manipolata con effetto di grande
espressività , grazie ai giochi chiaroscurali derivanti da un accumulo di
materia, coinvolgente emotivamente per il suo oltrepassare fisicamente e
semanticamente la bidimensionalità del quadro scultoreo per farsi spazio, ponte
verso l'altro da sé, proiezione concettuale e sentimentale.
Dal lunedì alla domenica, 10-18, lunedì mattina chiuso
Galleria Arturarte
Via Cassia km 36,300, Zona Industriale Settevene Nepi (VT)
tel&fax 0761 527955 - 0761 527971