Camminare la terra. La mostra ripercorre cinquant'anni del lavoro di Veronelli, spaziando dal suo rapporto con la cultura gastronomica fino al suo contributo nel mondo dell'editoria e del giornalismo.
La mostra si svolge “Con l’Adesione del Presidente della Repubblica”;
Il patrocinio della Regione Lombardia, la collaborazione e il patrocinio del Comune di Bergamo;
il patrocinio del Comune di Milano; e con Il sostegno di Allegrini, Marchesi Antinori, Bellavista,
Bolaffi, Braida Giacomo Bologna, Fondazione Bussolera Branca, Le Fracce, Nonino distillatori,
Movimento Turismo del Vino, Tenuta San Guido, e degli oltre 65 promotori del Comitato decennale
Luigi Veronelli.
A Bergamo, dall’1 maggio al 31 ottobre 2015
“Chi cammina la terra sa che l’importante non è arrivare, ma procedere, passo dopo passo. Cam-
minare la terra è esprimere il nostro vivere in continuo movimento. Talvolta occorre fermarsi per
riposare o per pensare e per gioire o per piangere, e alla fine ricominciare a camminare. Fermarsi
anche per ricordare e rivivere la strada percorsa”. (Luigi Veronelli)
Luigi Veronelli è stato molto più di un editore, di un giornalista o di un gastronomo. È stato attore
e testimone della profonda trasformazione della società e dell’economia del nostro Paese nella se-
conda metà del secolo scorso. Un intellettuale che si è sempre basato su proprie forti convinzioni,
senza mai sottrarsi ai confronti, anche aspri, né rinnegando le inevitabili contraddizioni.
È proprio ‘camminando la terra’ con le proprie gambe che Veronelli ha incontrato le migliori ener-
gie del Paese, le donne e gli uomini che con il loro lavoro e i loro prodotti crearono le premesse per
la rinascita economica e sociale dell’Italia: da qui la decisione del Comitato, nato per valorizzare
la sua opera e il suo pensiero, di intitolare la mostra “Camminare la terra”, con un intento che è
manifesto, testamento, invito e che, di Veronelli, fu profezia.
La mostra, curata da Alberto Capatti, Aldo Colonetti e Gian Arturo Rota, indaga il metodo di lavoro,
la formazione eclettica e le proposte per un futuro, auspicabile e necessario, al cui centro siano
la terra e la cultura materiale. Grazie alla valorizzazione del vasto archivio, si è potuto disegnare
un profilo più preciso della poliedricità di Luigi Veronelli e, al contempo, storicizzare la figura,
mettendola in relazione con il clima culturale in cui ha operato.
Il vino è solo il punto d’avvio per mettere a fuoco il rapporto di Veronelli con la cultura del cibo,
la sua inclinazione a leggere in anticipo i fatti e la capacità di stimolare riflessioni da angolature
sempre originali. Nel percorso della mostra, progettata da Franco Origoni e Anna Steiner, sono
messe poi in evidenza le sue intuizioni “glocal”, la forza poetica del suo pensiero che spinge ad
agire con grande concretezza, la sua sensibilità sociale che non è mai stata solo una dichiarazione
d’intenti, quanto una concreta pratica politica quotidiana.
I visitatori della mostra avranno la possibilità di vivere un’esperienza multisensoriale unica grazie
al supporto della tecnologia Vocal-it® One, la App che, attraverso i codici QR, permetterà ai visi-
tatori di essere accompagnati lungo il percorso espositivo dalla voce di Luigi Veronelli.
Vocal-it® One è stata ideata e realizzata da Trizero srl, l’azienda lecchese che aveva già collaborato
con il Comitato decennale Luigi Veronelli durante il laboratorio “Revival anni ‘70. Sei vini emble-
matici in assaggio” al Salone del gusto di Torino.
La mostra dalla Triennale di Milano si trasferirà a Bergamo, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Curatori: Alberto Capatti, Aldo Colonetti, Gian Arturo Rota
Progettisti: Franco Origoni e Anna Steiner
La mostra “Luigi Veronelli - camminare la terra” è un primo importante passo per la classificazione
e l’analisi dell’immenso patrimonio culturale lasciatoci da Luigi Veronelli in cinquant’anni di lavo-
ro. Per questo il percorso espositivo si è sviluppato sia in senso cronologico sia tematico.
Data la natura interdisciplinare di un lascito così eclettico, alcuni temi si ritrovano in più sezioni
e s’intrecciano, in dinamiche complesse, con altri, meno ricorrenti.
In questo modo l’esposizione consente di rappresentare il pensiero, la vita e l’impegno di Veronelli.
Il cuore della mostra sarà simbolicamente rappresentato da una trasposizione della sua grande
cantina, in un percorso sinestetico utile ad avvicinare una personalità tanto vivace. E accanto a
questa, il racconto di grandi storie emblematiche.
Ma non si tratterà di un percorso enocentrico, piuttosto il vino sarà il punto di avvio per mettere a
fuoco la complessa personalità di Luigi, detto Gino, Veronelli: dal suo rapporto con la cultura del
cibo e i prodotti della terra (olio extra vergine in primis), alla sua attenzione per gli strumenti della
tavola (nell’archivio, sono stati rinvenuti preziosi disegni inediti).
Sofia Tagliabue - Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali srl
tel. 02 624999.1, sofia.tagliabue@secrp.it
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6 - Milano Lombardia Italia
Orario: martedì/domenica 10.30-20.30 - giovedì 10.30 – 23. Lunedì chiuso.
Ingresso Libero