L'ingrediente segreto. L'esecuzione delle opere ha una connotazione volutamente adolescenziale che ricrea una situazione di leggerezza.
a cura di Pietro Di Lecce
Quale potrebbe essere l’ingrediente segreto capace di creare quella sorta di magia che si instaura tra un’opera d’arte e lo sguardo curioso di chi la osserva? Questa è una domanda che forse non potrà mai essere risolta. Lo sa Fabio De Meo che rimase a soli sette anni folgorato da un’opera di Pablo Picasso, e da quel momento decise d’intraprendere la carriera dell’artista.
Tutto nasce per caso e prende delle direzioni diverse? O semplicemente l’ingrediente segreto smuove l’animo in un modo così profondo da modificare gli eventi? Fabio De Meo, in questa sua prima personale, ricreerà una sorta di abbuffata sensoriale fatta di pensieri, di idee, e di sperimentazione legata alla sua poliedrica produzione artistica. I tavoli di The Workbench saranno imbanditi con una quantità esagerata di cibo di tutti i generi. Molteplici serie di opere saranno contestualizzate nello spazio senza che ci sia tra loro un preciso collegamento stilistico: in realtà ciò che più importa è che l’artista e il fruitore si perdano nel lavoro e nell’osservazione di questo lavorio. Lo scopo dell’arte diventa quindi la perdita di se stessi all’interno del meccanismo generato dalla stessa arte.
L’esecuzione delle opere di Fabio De Meo ha una connotazione volutamente adolescenziale che ricrea una situazione di leggerezza in antitesi a quel tipo di arte estremamente sofisticata e costruita. In questa prima personale l’artista sintetizza sette anni di sperimentazione artistica legata solo alla pittura, che sta investigando e studiando in accademia. Fabio De Meo, come un bambino, riesce a stupire con la sua immediatezza espressiva, che se analizzata con cura possiede però diverse chiavi di lettura.
Elementi connotativi del lavoro di Fabio De Meo sono la manualità e l’ossessiva attenzione per il decoro che di per sé potrebbe essere l’ingrediente segreto dell’opera dell’artista: le mani diventano il mezzo che sostituisce il cervello durante l’atto esecutivo artistico.
Pietro Di Lecce
Inaugurazione 23 gennaio dalle ore 18:30
The Workbench
via Vespri Siciliani 16/4
Mostra visitabile su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle ore 10:30 alle ore 18:30
ingresso libero