Galleria Carlo Carra'
Alessandria
via dei Guasco, 49 (Palazzo Guasco)
0131 304026
WEB
Morbelli e Barabino
dal 20/3/2004 al 13/6/2004
0131 304004
WEB
Segnalato da

ufficiostampa@mazzotta.it




 
calendario eventi  :: 




20/3/2004

Morbelli e Barabino

Galleria Carlo Carra', Alessandria

Dalla poetica della natura all'impegno del sociale. Un'esposizione dedicata a due grandi maestri del suo territorio: il casalese Angelo Morbelli ed il tortonese Angelo Barabino. Saranno esposte ventidue opere di Morbelli realizzate dal 1880 al 1919 e ventun opere di Barabino che vanno dal 1907 al 1946.


comunicato stampa

Dalla poetica della natura all'impegno del sociale

A cura di Raffaele De Grada

Il prof. Adriano Icardi, Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria, aprirà il 20 marzo 2004, presso la Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco ad Alessandria, un'esposizione dedicata a due grandi maestri del suo territorio: il casalese Angelo Morbelli ed il tortonese Angelo Barabino. Saranno esposte ventidue opere di Morbelli realizzate dal 1880 al 1919 e ventun opere di Barabino che vanno dal 1907 al 1946.

L'iniziativa, realizzata in collaborazione con la Regione Piemonte e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, nasce per completare lo studio del panorama artistico alessandrino compreso tra il 1850 e 1950, già felicemente avviato con le precedenti grandi mostre di Pellizza da Volpedo e Carlo Carrà.
'L'incontro Morbelli e Barabino', uscendo dall'abituale presentazione di questi due grandi artisti come esclusivamente partecipi del movimento divisionista, di cui essi sono stati massimi esponenti, intende evidenziare il loro percorso partendo dalla poetica della natura per arrivare ad una crescente adesione ai problemi della società italiana a loro contemporanea.
La scelta delle opere e la cura della mostra sono state affidate a Raffaele De Grada, il primo che si è occupato di questi artisti in campo nazionale ed internazionale.
La mostra racconta una parte di storia della pittura nell'angolo glorioso della campagna alessandrina che tanto conta nella storia dell'arte italiana tra Otto e Novecento.
'In quel territorio – scrive Raffaele De Grada nel saggio in catalogo – dove la pianura padana si solleva verso le colline fertili dei migliori vini del mondo (almeno a mio parere), che fu disputato fino al 1860 tra Piemonte e Lombardia, spuntò dopo l'unità d'Italia, come per lievitazione dalla terra stessa, un piccolo gruppo di pittori.
La storiografia delle arti li assorbì in un primo tempo in quel movimento nazionale, anzi europeo, che fu detto il 'verismo sociale' per indicare quanto Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907), Angelo Morbelli (1852-1919) e Angelo Barabino (1883-1950) siano stati sensibili, ognuno in modo diverso, alla coscienza crescente della realtà del mondo del lavoro nel sorgere della società moderna. Il Quarto Stato di Pellizza (già presentato dalla Provincia di Alessandria in un mostra dedicata a questo ormai leggendario pittore di questa terra) è diventato il simbolo dell'utopia socialista del primo Novecento. I dipinti ispirati al Morbelli dalla triste vecchiaia dei ricoverati nel Pio Albergo Trivulzio, dal 1883 al 1911, rispecchiano invece la grande malinconia dei 'vinti' di una società che sostanzialmente non cambia e la delicatezza con cui Barabino tocca i temi sociali nel conforto costante della divina natura, fanno tutti insieme una storia che si distingue nel corso dell'arte italiana, nella sua eccezionale continuità. La corrispondenza fra i tre, ormai quasi tutta pubblicata specialmente negli Archivi del divisionismo, sembra concentrarsi nell'aver accettato, sia pure in tempi diversi, la pratica della tecnica divisionista, considerata un mezzo 'moderno' dell'espressione artistica. Il divisionismo è stato per loro un dogma, ma sarebbe un grave errore limitare l'analisi di questi artisti alla continuità formale della loro opera che non si chiude in una tendenza pragmatica così cara a chi si limita all'analisi delle tecniche, senza cogliere la continuità ideale che le trascende'.

Il catalogo pubblicato dalla casa editrice Mazzotta di Milano, oltre a riprodurre tutte le opere in mostra contiene il testo del curatore.
L'allestimento e l'organizzazione generale verranno seguiti da Aurelio Repetto e Fortunato Massucco della galleria 'Bottega d'Arte' di Acqui Terme.

Immagine: Angelo Morbelli
La stazione centrale (di Milano), 1887. Olio su tela, 57,5x100 cm
Galleria d'Arte Moderna, Civiche Raccolte d'Arte, Milano

Inaugurazione: sabato 20 marzo ore 18

Orario 10-13 e dalle 15,30-19.30, chiusura il lunedì mattina
Ingresso libero

Per informazioni Assessorato alla Cultura Tel. 0131/304004 – 0131/304006

Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta
pagine 120, illustrazioni 50, Euro 20,00
Ufficio stampa Tel 02.8055803, fax 02.8693046

Sede Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco
Alessandria, via dei Guasco 49

IN ARCHIVIO [9]
I mille ricordi
dal 12/10/2011 al 12/11/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede