Redazione musei Comune di Genova
Il problema della rappresentabilita' e le dispute sulle immagini. Conferenza
Non esistono forme religiose che il non rappresentino il divino, anzi, potremmo dire, che la rappresentazione del divino e' la forma eminente della rappresentazione sensibile. Le immagini li segnalano la presenza del divino o un suo passaggio, ma, in ogni caso, sono allusive e mai risolutive. Il divino, infatti, eccede l'umano e non e' mai riducibile ad esso. Rispetto alle altre forme di vita religiosa, le religioni del libro segnano in questo una discontinuita': vietano le immagini e lo fanno non solo perche' Dio e' irrappresentabile, ma anche per evitare che le immagini ne divengano un surrogato. Ma l'uomo e' di natura sensibile ed e' difficile avere esperienza di Dio se in qualche modo non viene coinvolta la sensibilita'. Di qui la ripresa dell'immagine - piu' che mai tormentata - contro il suo divieto; anzi una sua rivalutazione come mezzo che facilita l'accesso all'ineffabile e, lungi dall'esserne un surrogato, ne favorisce l'esperienza. In quest'evoluzione, il cristianesimo rappresenta un transito decisivo sia sul piano del sentimento che della dottrina. Conferenza 9 febbraio alle 17.45. Ingresso libero.