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9/2/2015

Estis iam, Ara kaj Era

Studio Arianna Giorgi, Milano

Nell'ambito di Studi festival #1
Focus Giovedì 12 febbraio

Estis iam, Ara kaj Era (C’era una volta, Ara ed Era)

Il progetto sviluppato in occasione dell’evento “Studi” nasce da un dialogo a due che, a partire dai possibili punti in comune del nostro lavoro (il quale nasce in contesti e situazioni cronologicamente differenti) riflette sulla possibilità di interazione e sulla base di un senso in comune.
Per questo citiamo attraverso il titolo (Estis iam, Ara kaj Era) una lingua, l’Esperanto, che (come vuole l’etimologia) si fonda sulla speranza proprio quanto la sua natura, sia pure esasperatamente artificiale, vorrebbe come ideale.
Al contrario del predominio culturale che le espressioni di maggior diffusione portano con sé, l’Esperanto fu un tentativo, forse fallito ma non per questo meno interessante, di poter comunicare in modo paritario senza intaccare lo spirito culturale e dialogico di ciascun idioma né sopprimendo alcuna espressione minore e, tanto meno, dialettale.
Ci è sembrato interessante, in questo periodo storico, rimettere l’accento sul problema della comunicazione; di come sia necessario trovare una dimensione costruttiva tra identità differenti, con la consapevolezza che essendo noi stessi la nostra lingua, non si tratta di una questione semplice.
Ci è sembrato oltremodo importante che tale comunicazione sia scevra di prevaricazioni. Sia piuttosto un semplice esercizio aggiunto, invece che sottratto, a ciascun popolo, come a ciascun individuo, libero di mantenere integre le proprie espressioni culturali e umane.
Per questo, il nome del progetto riprende l’inizio canonico di qualsiasi fiaba coinvolgendone i titoli dei rispettivi lavori: Ara (A.Giorgi) Era(G. Storino).
Consce che la nostra sia, probabilmente, solo un’ illusione come succede talvolta nello svolgersi di una fiaba, ci poniamo di fronte ad una realtà contemporanea che, nonostante tutto, desidererebbe un lieto fine anche là dove appare razionalmente inverosimile.

A. Giorgi
G. Storino
Milano, 2015.

OPERE

Arianna Giorgi

sahAra 2014
(Omaggio allo scarabeo stercorario simbolo di poesia, resistenza e rinascita

OPERE di Giuliana Storino (artista invitata)

ERA

Era attiene all’analisi delle dinamiche e degli equilibri comportamentali della materia; in particolar modo la dinamica gravitazionale,una condizione terrestre universale dell’esistenza umana, prima che del mio operare artistico. In Era, non intendo il senso cronologico di un tempo memorabile o storico o il calcolo di un tempo a partire da una data stabilita. Non vi è una narrazione o una rappresentazione di realtà; Era è l’immagine nel suo palesarsi, è la forza dell’apparizione messa in ‘forma di esistenza’.Era il divenire della gravità è nell’atto artistico, dove l’atto è l’oblio dell’azione nello smembramento di sé. Nessun’azione può realizzare il suo scopo, se non si smarrisce nell'atto. L'atto, a sua volta, per compiersi in quanto evento immediato, deve dimenticare la finalità dell'azione1. In tal senso essa è il tempo nell’apparire in divenire, nell’atemporalità della visione che sento manifestarsi nell’atto del vedere e rivedere come fosse la prima volta.

Giuliana Storino

1 Vita di Carmelo Bene, op. cit., pag. 237

FOCUS MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO

Studio Arianna Giorgi
via Donatello, 7 Milano
tutti i giorni dalle 18 alle 21

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