Peter Brandlmayr
Francesco Impellizzeri
Miss Take
Nicholas Magner
Giovanna Ricotta
Josephine Spak
Fabiola Naldi
Il risultato della terza fase del progetto Multiple Being. Il laboratorio vuole analizzare la pluralita' delle forme del corpo e del soggetto, seguire le dimensioni estetiche nel dialogo tra teoria e arte, vuole mantenere una prospettiva storica e si considera strettamente come elemento ricercatore, vale a dire che artisti e teorici iniziano insieme un processo di ricerca e il risultato di questa ricerca resta aperto.
III° phase
Peter Brandlmayr (A)
Francesco Impellizzeri (I)
Miss Take (A)
Nicholas Magner (EIRE/D)
Giovanna Ricotta (I)
Josephine Spak (A)
O' artoteca presenta il 24 e 25 marzo il risultato della terza fase del
progetto Multiple Being .
Il laboratorio vuole analizzare la pluralitá delle forme del corpo e del
soggetto, seguire le dimensioni estetiche nel dialogo tra teoria e arte,
vuole mantenere una prospettiva storica e si considera strettamente come
elemento ricercatore, vale a dire che artisti e teorici iniziano insieme un
processo di ricerca e il risultato di questa ricerca resta aperto.
Il lavoro degli artisti e le riflessioni dei teorici verificano e mettono in
discussione i punti del progetto e attraverso l¹esperienza e la pratica vi
aggiungono significato.
Il concetto "multiple being" é considerato il punto di partenza del
progetto.
Esso non viene tuttavia rapportato solamente al soggetto, ma anche alla
locazione dello stesso nel collettivo. Da un lato "multiple being" definisce
quindi il fenomeno giá descritto da Freud secondo cui da sempre piú
persone psichiche abitano sotto quello stesso tetto che noi chiamiamo poi
"io". Dall¹altro il concetto si riferisce all¹essere di questo soggetto
multiplo in relazione con altri, il che comporta l'esistenza di forme
variabili della collettivitá. I processi di separazione e i processi di
unione che ne nascono verranno analizzati nel corso del laboratorio, e resi
visibili dal risultato presentato nella fase finale di relazione con il
pubblico..
Si stabilisce che una parte del laboratorio debba rendere possibile
l¹incontro fra teoria e pratica e la loro comune riflessione sui meccanismi
(ideologici, sociologici, psicologici, economici) della riproduzione e della
rappresentazione dell¹essere multiplo nell¹arte contemporanea.
La fase III che si svolge da O¹artoteca a Milano ha un laboratorio di 10
giorni più due giorni di presentazione al pubblico il 24 e 25 marzo 2004.
Un gruppo di persone provenienti da diverse discipline (storici, psicologi,
geologi, performers, videoartisti, fotografi, ecc.) concentrano delle
riflessioni sul concetto di MULTIPLE BEING: il senso è di interrogarsi su
'identità multiple' e si invita ogni partecipante a dare un contributo
attraverso le peculiarità e il campo del proprio ruolo/lavoro.
L'interesse è per specificità diverse che devono trovare una loro
organizzazione, che può portare ad un risultato non necessariamente
definitivo-risolutivo, ma di stimolo e apertura a successive riflessioni.
Un percorso.
Gli artisti condividono gli stessi spazi, energie, lavoro, momenti
conviviali per tutto il periodo del laboratorio, lavorando ad un progetto;
il loro lavoro e il loro linguaggio diventa il terreno comune per innescare
riflessioni, discussioni, confronti, ulteriori posizioni critiche . La
struttura determina prima il lavoro poi la teoria.
I teorici coinvolti hanno un confronto sulla tematica proposta, attraverso
il lavoro presentato dagli artisti. Possono così formulare domande,
suggerire letture, relazioni tra le diverse strutture del progetto
"multiple being"; ogni individuo coinvolto nel progetto come teorico,
artista o semplicemente fruitore può, nel momento della presentazione essere
propositivo, creativo e personalmente coinvolto perchè invitato ad usare il
proprio specifico linguaggio.
Quello che praticamente accade nei giorni 24 e 25 marzo è la divisione di
artisti e teorici sulle due giornate; a seguire le performances degli
artisti, interverranno i teorici, (insieme agli artisti stessi ed al
pubblico) per formulare una riflessione aperta su più fronti.
La fase successiva, sarà ospitata e supportata dal TQW (Tanzquartier /
MUSEUMQUARTIER WIEN) dal 26 settembre al 2 ottobre 2004 .
Sono previste altre tappe a Budapest, Londra e in Israele.
Il gruppo di artisti e teorici si arricchisce di nuovi elementi ad ogni
appuntamento previsto e ogni luogo rappresenta un campo diverso attorno e
dentro cui lavorare.
E' già stata prodotta una videodocumentazione del laboratorio svoltosi a
Hotel Pupik (II°phase) grazie al contributo del governo Austriaco. VerrÃ
realizzata una documentazione per ogni appuntamento e al termine del
progetto un catalogo che raccoglierà tutto il lavoro svolto nell'arco di
oltre due anni.
presentazione:
mercoledì 24 e giovedì 25 marzo 2004 dalle ore 20.00
Nicholas Magner (EIRE/D)
Josephine Spak (A)
Francesco Impellizzeri (I)
presentazione: mercoledì 24 marzo 2004 dalle ore 20.00
Miss Take (A)
Peter Brandlmayr (A)
Giovanna Ricotta (I)
presentazione: giovedì 25 marzo 2004 dalle ore 20.00
a seguire interventi di:
Roberto Melloni, psicologo
Barbara Mapelli, pedagogo
Fabiola Naldi storica e critica dell'arte
IL PROGETTO E' REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
INVISO.performancekunstwerkstatt
desideriamo ringraziare tutti gli artisti ed i teorici che hanno voluto
condividere e lavorare a questa tappa del progetto.
grazie a Angelo Colombo e Micaela Mander per il supporto e la preziosa
collaborazione.
O'artoteca
associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche
via pastrengo 12, 20159 milano
tel (0039) 02 66823357 fax 02 39313654