Paesaggi dell'astrazione. In esposizione trenta opere fra dipinti di media dimensione ed alcuni disegni, realizzati tra la seconda meta' degli anni Novanta e i primi del Duemila.
a cura di Caterina Pocaterra ed Annamaria Restieri
Sabato 14 febbraio alle ore 16,30 presso il Museo ARCOS di Benevento sarà inaugurata la
mostra Tonino Lombardi Paesaggi dell’astrazione. Patrocinata dalla Provincia di
Benevento e dalla Camera di Commercio, Industria e Artigianato, la retrospettiva dedicata
all’artista pugliese, ma romano di adozione, scomparso nel 2008, raccoglie trenta opere fra
dipinti di media dimensione ed alcuni disegni, realizzati tra la seconda metà degli anni
Novanta e i primi del Duemila. Si tratta di una selezione di opere caratterizzate da una forte
matrice astratto-lirica, attraverso la quale l’artista rilegge i tratti di paesaggi della memoria,
ripercorrendo una linea che lo riporta ai territori della sua giovinezza, alle “murge”, al colore
caldo delle rocce che affiorano tra giardini animati da una tavolozza espressionista. Una
visione del mondo priva dell’enfasi della realtà, anzi piegata al dettato di una sorta di
malinconia, quasi di perdita.
La mostra curata da Caterina Pocaterra ed Annamaria
Restieri, si avvale di una nota introduttiva di Ferdinando Creta, direttore del Museo, che nel
sottolineare la congruità dell’iniziativa con il programma che l’ARCOS sta portando avanti da qualche
tempo, sottolinea che essa «in breve riassume una parte significativa dell’esperienza di un
artista della nostra terra, nato a Monteleone di Puglia, un centro posto proprio a confine
orientale del beneventano, sull’asse che dal capoluogo va verso la Capitanata. […] La scelta che
le curatrici hanno operato nel vasto repertorio di esperienze condotte dall’artista tra il
decennio Ottanta e il 2007, ha guardato all’ interesse di Lombardi per la natura, intesa quale
manifestazione di un lirismo evocativo di stati d’animo. Un lirismo che risente delle
frequentazioni con scrittori, poeti, tra questi Moravia, la Spaziani, Accrocca, Riviello; figure
che hanno segnato profondamente la sua pittura». In sostanza «le opere di Lombardi – è quanto
rileva Pocaterra – sono territori della riflessione, della memoria, sono audaci pagine di un
diario sulle quali risiede la sua preziosa intimità.
La percezione dei soggetti dipinti in questi
anni, coinvolge l’immaginazione e, per gradi successivi, l’attenzione è richiamata ad
interpretare e a riflettere sull’universo che c’è dentro ciascuno di noi e non soltanto su quello
che possiamo osservare con i nostri occhi e sentire come esseri sensibili. La forza espressiva
di Lombardi si addentra nei sentimenti, cercandone la natura». Dal suo canto Restieri
evidenzia come «l’esperienza di Lombardi sia una pratica creativa estremamente personale,
lontana dall’enfasi aleatoria di matrice espressionista, e sorretta dalle forze contrapposte del segno-forma e della materia-colore, della luce e delle ombre, del reale e dell’immaginario che
dominano lo spazio alla ricerca di un loro giusto bilanciamento. […]La memoria, che lo
accompagna tenacemente durante tutto il ‘viaggio’ pittorico, rivive nei bagliori di una luce
baluginante, nei flussi magmatici dei segni, nel lievito poetico dei verdi, dei gialli, dei rossi,
nelle introspezioni metafisiche dei neri e nelle condensazioni grigiastre che riquadrano la
scena».
A far da corredo alla mostra è un elegante catalogo pubblicato da Verduci edizioni di Roma
che oltre ai testi critici, si avvale di un’ampia antologia della critica, di un selezionato
repertorio iconografico e di apparati bio-bibliografici.
Inaugurazione sabato 14 febbraio alle ore 16,30
Museo d'Arte Contemporanea Sannio - ARCOS
corso Giuseppe Garibaldi, 1 (Palazzo della Prefettura) Benevento
mar-ven 9-18, sab e dom 9-13 e 15-18
ingresso libero