L'area perimetrale del museo si offre come palcoscenico di un'importante esposizione di sculture. Qui si trovano 4 opere monumentali realizzate in acciaio corten, all'interno 5 lavori in ferro della serie Curvae in Curvae.
a cura di Roberta Semeraro
Saranno esposte a Roma, presso il Museo dell’Ara Pacis, dal 3 dicembre 2014 al
15 marzo 2015 le sculture della grande artista americana Beverly Pepper, nell’ambito
della mostra Beverly Pepper all'Ara Pacis promossa da Roma Capitale, Assessorato
alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali; Ambasciata degli Stati Uniti d’America con il contributo essenziale della
Fondazione Roma – Arte – Musei, nota per la sensibilità per l’arte nelle sue diverse
manifestazioni.
L’idea dell'installazione delle sculture all’Ara Pacis è nata dall’architetto Paolo Luccioni ed
è curata dalla critica d’arte Roberta Semeraro. Un progetto straordinario reso possibile,
negli aspetti organizzativi, grazie all’Associazione RO.SA.M. con Zètema Progetto Cultura
e, per gli aspetti tecnici, grazie all’architetto Isabella Ciracì Altamura e all’ingegner
Eugenio Francesco Mancinelli della SEIPRO servizi di ingegneria e progettazione.
Con Beverly Pepper (1922) per la prima volta l’area perimetrale del Museo dell’Ara
Pacis si offre come palcoscenico di un’importante esposizione di sculture. L’artista
da anni si dedica alla scultura pubblica e all’arte ambientale e, dopo grandi spazi urbani
quali Forte Belvedere a Firenze, il Palais Royale di Parigi e Central Park e Park Avenue a
New York, torna a Roma, sua città del cuore.
Le quattro opere monumentali, fra i 4 e i 5 metri di altezza e realizzate in acciaio corten, rappresenteranno momenti di riflessione per i visitatori che avranno l’opportunità di
cogliere prospettive, volumi, profondità e, non ultima, la luce, in un magnifico
connubio tra un glorioso passato fatto di stili architettonici diversi e il presente della
scultura contemporanea.
All’interno del Museo dell’Ara Pacis saranno esposte 5 sculture in ferro, parte della
serie Curvae in Curvae esposta alla Galleria Marlborough sia a New York sia a Londra.
L’arte di Beverly Pepper è oggi parte permanente del paesaggio di realtà ambientali
diverse, come l’Amphisculpture nel quartier generale dell’AT&T in New Jersey o
Palingenesis, presso la sede del Credit Suisse a Zurigo.
Suoi anche altri importanti esempi di land art come Sol y Ombra Park di Barcellona, il
Manhattan Sentinels nella Federal Plaza di New York e Departure, For My Grandmother,
all’interno dell’Europos Parkas a Vilnius, Lituania. Le sue opere sono in tutto il mondoma l’Italia continua ad essere, per l’artista, uno dei luoghi più amati per le sue
installazioni, come il Teatro Celle commissionato dal collezionista Giuliano Gori per la
Fattoria Celle presso Pistoia e l’Amphisculpture di Parco del Sole a L’Aquila donato alla
città all’interno del progetto “Nove artisti per la ricostruzione”.
Il ritorno di Beverly Pepper a Roma vuole essere un tributo alla Città Eterna che l’ha
accolta fin dai primi anni Cinquanta.
“Il talento di Beverly Pepper non ha confini e noi non potevamo che scegliere di ospitarlo
in uno dei musei più rappresentativi della città - dichiara l'Assessore alla Cultura,
Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale Giovanna Marinelli. Questa
mostra dimostra soprattutto come le arti possano contaminarsi e parlare tra loro. La
scultura che trionfa nel luogo simbolo dell'archeologia. Sono convinta che i visitatori ne
saranno attratti e rapiti”.
“Siamo lieti di presentare a Roma le opere di questa grande artista che, con le sue
sculture ed i suoi progetti ambientalistici, è riuscita a tradurre l’arte in natura – dichiara il
Presidente della Fondazione Roma Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria
Emanuele. Parimenti, con questa mostra, vogliamo testimoniare l’apprezzamento per il
lavoro da lei svolto in favore della valorizzazione del nostro Paese amandolo e onorandolo
attraverso la sua arte, per tutta la sua vita”.
Inoltre, come afferma l’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia John R.
Phillips, l’artista rappresenta: “Due Paesi e un'inestinguibile voglia di trovare punti di
contatto fra le due culture, di integrarle rendendole permeabili l'una all'altra. Trovare e
costruire ponti non solo nell'ambito artistico: questa è un'altra grande passione del
nostro vulcanico scultore”.
Durante tutto l’arco espositivo il pubblico avrà l’opportunità, previa prenotazione, di
partecipare ad una visita guidata della mostra con la curatrice e i suoi collaboratori.
Catalogo Gli Ori
Ufficio Stampa Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica
Lucia Ritrovato 339 7864187 lucia.ritrovato@comune.roma.it
Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali 06 67106730 – 06 67109489 – 06 67104803
Ufficio stampa mostra
Chiara Di Fonzo 3495520827 pepperarapacis@gmail.com
Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura Giusi Alessio g.alessio@zetema.it
Conferenza stampa mercoledì 3 dicembre ore 12
Museo dell’Ara Pacis
Lungotevere in Augusta, Roma
Sezione interna della mostra: martedì - domenica ore 9 – 19
Ingresso al Museo dell’Ara Pacis:
intero € 10,50; ridotto € 8,50
Per i cittadini di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza): intero € 8,50; ridotto € 6,50
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra Henri Cartier-Bresson € 18 intero; € 14 ridotto