I miei ricordi. L'opera grafica 1922-1964. Sono esposte oltre ottanta tra acqueforti e litografie a colori provenienti da importanti collezioni private milanesi, che comprendono tutti i piu' importanti esiti dell'artista.
L'OPERA GRAFICA 1922-1964
a cura di Elena Pontiggia
Con i Patrocini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Milano.
Dopo le esposizioni dedicate alla grafica di Rouault (2002) e di Chagall
(2003), la Fondazione Stelline, proseguendo una linea espositiva di
particolare attenzione all’arte a stampa, si rivolge ora a Carrà . Sono
esposte oltre ottanta tra acqueforti e litografie a colori provenienti da
importanti collezioni private milanesi, che comprendono tutte i più
importanti esiti dell’artista. La mostra ha ottenuto i patrocini del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Provincia e del Comune
di Milano.
Si va dalla suggestiva Testa di bambino (1922) e dagli incantevoli paesaggi
dei primi anni Venti, tracciati con un disegno essenziale e stupefatto (Il
molo, 1924) fino alle visionarie immagini realizzate nel 1944 per
un’edizione di Rimbaud, in cui Carrà , sullo sfondo della guerra mondiale,
rappresenta angeli, demoni, creature mitologiche e figure realistiche,
segni di morte ma anche di speranza (Angelo 1944). Fin dagli inizi,
inoltre, Carrà avvia grazie all’incisione un sistematico ripensamento della
sua pittura, che lo porta a reinterpretare con acqueforti e litografie i
suoi principali capolavori, dalla Simultaneità futurista alle Figlie di
Loth, dal metafisico Ovale delle apparizioni al Poeta folle. L’incisione
diventa così per l’artista un momento di verifica, ma anche uno struggente
album dei ricordi, da cui prende il titolo la mostra.
Accompagna la rassegna, che rimarrà aperta fino al 29 maggio 2004, un ampio
catalogo Medusa con la riproduzione dell’intero corpus grafico di Carrà ,
con schede analitiche delle opere e un ampio saggio introduttivo di Elena
Pontiggia. Il volume diventa, quindi, una nuova edizione del catalogo generale.
Carlo Carrà nasce a Quargnento (Alessandria) nel 1881. Dopo gli studi
all’Accademia di Brera è tra i firmatari, nel 1910, del Manifesto
Futurista, con Boccioni, Balla, Severini, Russolo. A partire dal 1915-16
sviluppa una ricerca primitivista che ripensa a Rousseau, ma anche
a Giotto e a Paolo Uccello. Negli anni successivi, con De Chirico, dà vita
alla pittura metafisica. Vicino nel dopoguerra alla rivista romana “Valori
Plasticiâ€, interprete del Ritorno all’ordine, e poi, dalla metà degli anni
venti, al Novecento Italiano, sviluppa un’arte che lui stesso definisce
“realismo miticoâ€. I suoi paesaggi, infatti, non sono più una riproduzione
veristica della natura, ma vogliono raggiungere la forma assoluta delle
cose: vogliono essere, come scrive lui stesso “un poema pieno di spazio e
di sognoâ€. Anche negli anni trenta, in cui è tra i protagonisti della
rinascita della pittura murale, e nel secondo dopoguerra l’artista prosegue
la sua ricerca.
Carlo Carrà muore a Milano nel 1966.
Per tutta la durata della mostra ogni giovedì e sabato sono previste una
serie di visite guidate per il pubblico, conferenze e visite-gioco per i
bambini. Il servizio è disponibile gratuitamente con prenotazione
obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni visite guidate riservate a scuole e gruppi
OPERA d’ARTE tel. 02 6071009
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00
catalogo edizione Medusa
Prezzo di vendita del catalogo: 30,00 €. In mostra a 25,00 €.
ingresso libero il lunedì h. 14.00-19.00 e dal martedì al sabato h. 10.00-19.00
chiusura la domenica ed i giorni festivi: 12 aprile, 1 maggio, 2 giugno.
FONDAZIONE STELLINE
Alessandra Klimciuk
tel. 02 45462.111; fax 02 45462.432
Sala del Collezionista al Palazzo delle Stelline - Corso Magenta, 61 - Milano