OmbreumbrE / Sguardi di/visi. Le opere di Meloni restano attaccate al reale e ogni figura e' sempre riconoscibile. La figura si sdoppia, si moltiplica, si liquefa in scie luminose nei lavori di Crivellari.
Michela Meloni
OmbreumbrE
a cura di Virgilio Patarini
Ecco la finestra sull’ignoto, il viaggio fantasioso che solo l’arte riesce a produrre. Ed ecco la strada suggerita da Michela Meloni: trovare nella quotidianità la possibilità d’evadere oltre l’apparenza. Le sue opere restano attaccate al reale e ogni figura è sempre riconoscibile, ma l’ambientazione è velata, negando l’immediata dichiarazione dell’immagine. Il dipinto suggerisce una condizione lasciando al fruitore la possibilità d’interpretarla, così la realtà non è manifesta agendo in noi con l’ambiguità del riflesso specchiante: siamo noi, ma irreali.
Andrea Baffoni
Amos Crivellari
Sguardi di/visi
a cura di Virgilio Patarini
La figura si sdoppia, si moltiplica, si liquefa in scie luminose, svapora in veli trasparenti, come spolpata da una forza superiore che risucchi la consistenza della materia e la riduca sul punto di dissolversi in un pulviscolo senza forma.
Del volto non rimane che il lampo di uno sguardo, la piega delle labbra; oppure è l’espressività di un gesto a perdurare, un po’ di più, nel flusso del colore. Anzi, nel flusso del tempo-colore: perché, concretamente, quel colore, quelle scie, quelle luminescenze sono frutto delle luci fotografate con tempi lunghi di esposizione; e nel contempo sono simbolo di un Tempo che involge e travolge ogni cosa e fa tutt’uno delle figure, degli oggetti e degli spazi attorno, compenetrando ogni esistenza in un flusso continuo, indistinto e, potremmo dire, “transgenico”.
Chiara Tavella
Inaugurazione Sabato 21 febbraio 2015 alle ore 16.00
Spazio E
Alzaia Naviglio Grande, 4 (Spazio E secondo cortile - Spazio E2 primo cortile) Milano
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Ingresso libero