Associazione Culturale Palazzo Lucarini Contemporary
Marco Marzuoli
Alessandro Sergente
How To Cure Our Soul
Pierluigi Calignano
Carla Capodimonti
Maurizio Coccia
Vacuus - #GalleriaCinica. Il lavoro di Marco Marzuoli e Alessandro Sergente (How To Cure Our Soul), consiste in una serie di proiezioni alternate. Calignano propone un'installazione in cui entrano in gioco la luce e i tracciati architettonici dell'edificio.
How To Cure Our Soul
Vacuus - #GalleriaCinica
a cura di Carla Capodimonti
Il primo appuntamento della stagione 2015 della programmazione di Galleria Cinica, sezione riservata ai giovani artisti di Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi, apre le porte al duo audio-visivo How To Cure Our Soul con la mostra dal titolo Văcŭus, a cura di Carla Capodimonti.
Il lavoro di Marco Marzuoli e Alessandro Sergente, in arte How To Cure Our Soul, consiste in un’installazione che invade completamente lo spazio espositivo con una serie di proiezioni alternate e accompagnate da un sound ricco di ripetizioni campionate, composto da alcune registrazioni lo-fi di manipolazioni di vecchi vinili, basse frequenze e suoni ambientali.
Un’opera, la loro, che si sviluppa appositamente nello spazio specifico della galleria, adattandosi ai suoi volumi. Le immagini che vengono proposte dagli autori - offuscate, quasi irriconoscibili - giocano con la percezione del pubblico, evitando di procurare punti di riferimento; esse forniscono un approccio intuitivo “altro”, purificato dai condizionamenti tramite la creazione di fascinazioni che rimandano ad un’identità arcaica e ci rendono capaci di cogliere le variazioni più minime. Anche il sound - prodotto da reiterazioni e in differita - fa la sua parte, inspirandosi concettualmente a quel filone della musica aleatoria che ebbe in John Cage il massimo esponente, e alle strutture compositive precorritrici del minimalismo di Morton Feldman: suoni che provengono da oggetti, che nascono casualmente nei luoghi, dalla vita di tutti i giorni, dalle persone con le quali interagiscono.
How To Cure Our Soul è un duo audio-visivo di base in Abruzzo (Italia), fondato nel 2010 da Marco Marzuoli (1982, Atri, Italia), affiancato successivamente da Alessandro Sergente (1983, Pescara, Italia), entrambi laureati presso l'Accademia di Belle Arti. Il duo è autore di un universo di visioni e suoni. Attraverso un utilizzo personale degli strumenti digitali e analogici, How To Cure Our Soul riflette sulla filosofia, sui paesaggi - naturali e umani - e sulla comunicazione, tramite la produzione di video, musica e immagini, risultato di una personale reinterpretazione della realtà.
Tra le principali partecipazioni: INCODEC (2014), a cura di Ivan D’Alberto – Inangolo, Penne, Pescara (IT); OLE.01 (2014) a cura di Lello Masucci – PAN, Napoli (IT); Dancity 2014, a cura di Carla Capodimonti - Palazzo Candiotti, Foligno (IT); Supermarket Art Fair 2014, a cura di Enzo De Leonibus - Kulturhuset, Stockholm (SW); About a Wall (2014), a cura di Enzo De Leonibus - Museolaboratorio, Città Sant’Angelo, Pescara (IT); Tempo Riflesso, a cura di Carlo Nannicola - Comune di Castelvecchio Subequo e Comune di Corfinio, L’Aquila (IT); Tabula Rasa (2012), a cura di Pepi Birliraki - House of Culture, Rethymno, Creta (GR); Tabula Rasa (2012), a cura di Luca Mazzoleni - Rifugio Franchetti 2433m d’altitudine, Gran Sasso D’Italia (IT).
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Pierluigi Calignano
Non dire non aggiungere
a cura di Maurizio Coccia
Sabato 21 febbraio, alle ore 19:00 prende il via la programmazione 2015 del Centro per l’Arte Contemporanea “Palazzo Lucarini Contemporary” con una grande mostra dedicata a Pierluigi Calignano. Il noto artista salentino, in questa occasione, presenterà i risultati della sua ricerca più recente. Partendo da un’approfondita riflessione sul rapporto esistente tra spazio e forma artistica, Calignano propone un’installazione che si articola senza soluzione di continuità nelle sale di Palazzo Lucarini.
Qui, soprattutto, entrano in gioco la luce e i tracciati architettonici dell’edificio. Una serie di suggestioni che Calignano trasforma in un linguaggio plastico che mette in discussione le tradizionali categorie dimensionali. Fogli di carta, piegati e colorati, che annullano la dinamica pieno/vuoto. Strutture lignee che valgono come segni. Fasci luminosi che si fanno scultura.
Calignano porta a Palazzo Lucarini la sua lunga esperienza nordamericana. La sua capacità di legare il contesto spaziale e il manufatto artistico, infatti, gli ha permesso di operare con originalità negli spazi pubblici. A Trevi trasforma Palazzo Lucarini in soggetto attivo della mostra e non semplice contenitore delle opere. Organismo mutevole, che cambia parallelamente alla trasformazione dei lavori di Calignano. Opere progettate per accogliere l’imprevisto, la contingenza, l’errore, primarie materie dell’umanità.
Pierluigi Calignano (Gallipoli, Lecce, 1971) vive a Gallipoli. Insegna Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari.
Principali mostre personali: Click together LWZ Projekte, Vienna (AT), 2013; Il secondo cielo, O’, Milano, 2013; Salinger si legge a gennaio, MARS, Milano, 2010; La superficie di uno specchio d’acqua, MAGA – Museo Arte Gallarate, Gallarate (VA), 2010; L-Ray, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, 2007; Verde a pois, Centre Culturel Français de Milan, Milano, 2005. Principali mostre collettive: Performing Structures, Wäscherei Kunstverein Zürich (CH), 2012; Fuori Uso in Opera, Cantiere Caldora Opera, Pescara, 2012; La scultura italiana del XXI secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, 2010; Quali cose siamo, III Triennale Design Museum, Triennale di Milano, Milano, 2010; Soft Cell. Dinamiche nello spazio in Italia, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone 2007; Fatto in Svezia, Museo Röda Sten, Göteborg, 2007; La giovine Italia, Pinacoteca Nazionale, Bologna, 2005; La Scultura Italiana del XX Secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, 2005; Tirana Biannale 2, (AL), 2003.
Principali residenze e workshop: I-Park Residency Program, I-Park Foundation, East Haddam, Connecticut (USA), 2012; Madeinfilandia 2011, Madeinfilandia, Pieve a Presciano (Arezzo), 2011; Art Omi, International Artist’s Residency, Omi International Arts Center, Ghent, NY (USA), 2008; International Studio and Curatorial Program (ISCP), New York, NY (USA), 2007; Corso Superiore di Arti Visive, Fondazione Antonio Ratti, Visiting Professor Joseph Kosuth, Como, 1995.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentato un omonimo volume, edito per i tipi Era Nuova, che raccoglie una serie di appunti fotografici propedeutici alla realizzazione delle opere. Un susseguirsi di suggestioni visive che descrivono – più che i lavori presentati – la loro genesi.
Inaugurazione 21 febbraio ore 19
Centro d'arte contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary
via Beato Placido Riccardi, 11 Trevi
gio-dom 15.30-18.30 o su appuntamento
ingresso libero