Cin Cin 1980-2015. Mobili, abiti e accessori che fondono moda, architettura e interior design interpretati in chiave surrealista. Abiti basati sulla decostruzione, sull'asimmetria e sull'ironia verbale.
----- english below
10 Corso Como presenta “CIN CIN 1980-2015” una mostra di Cinzia Ruggeri da sabato 21 febbraio a lunedì 6 aprile 2015.
Mobili, abiti e accessori che fondono moda, architettura e interior design interpretati da Cinzia Ruggeri in chiave surrealista: un brindisi con il bicchiere “Con la goccia”, una conversazione seduti su una “Colombra” che non è solo un divano, ma anche l’ombra di una colomba, o su “Pipì”, la seduta-cagnolino.
Sospesa tra moda, arte, design e architettura, Cinzia Ruggeri è un’artista nota in Italia e all’estero per gli abiti futuribili ispirati alle piramidi ziqqurat, per l’uso sperimentale di tecnologie integrate nei tessuti, per soluzioni cinetiche e performative e per gli oggetti parlanti che tentano di comunicare con pubblico e fruitori. “La moda mi ha permesso di esplorare i segreti di chi indossa un capo, i bisogni e i desideri, le manie, i disturbi personali. L'interesse nel mio lavoro non era creare di continuo e in modo bulimico, ma piuttosto affrontare e approfondire queste tematiche anche attraverso degli abiti "comportamentali”.
Nel catalogo del gruppo Alchimia, Kazuko Sato scrive nel 1985 che per Cinzia Ruggeri “un abito è uno spazio costruito intorno ad un corpo come un piccolo oggetto di architettura. Lo spazio funzionale e decorativo ha aspetti contradditori: è insieme temporaneo e di lunga durata. Indossare abiti significa creare un’immagine”.
Sono abiti basati sulla decostruzione, sui tagli diagonali, sull’asimmetria e sull’ironia verbale che riflettono un’estetica gioiosa ed eccentrica: la coppola con un cervello disegnato all’interno, il “Guanto schiaffo”, il “Guanto erba”, la “Collana sipario”, le “Mani fontana” e le “Mani luce”, la “Cravatta terremotata nera”, l’“Abito con i cani”, gli “Abiti ninfea”, senza dimenticare l’ “Abito con ricamo impazzito”. Questo e molto altro di inatteso, come il video “Per un vestire organico, metamorphosi”, rende un piccolo omaggio al linguaggio fertile di Cinzia Ruggeri.
Cinzia Ruggeri vive a Milano e insegna Metodologia del progetto e Fashion Design alla Naba, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. I suoi lavori sono stati esposti in numerose esposizioni, tra cui al La Jolla MoCA, (California) nel 1982, a Palazzo Fortuny (Venezia) nel 1983, al Fashion Institute of Technology (New York) nel 1987, alla Triennale di Milano nel 1988, alla Nuova Pesa (Roma) nel 1990, alla Chiesa di San Carpoforo (Milano) nel 1992, al Castello di Belgioioso (Pavia) nel 2002, al Victoria & Albert Museum (Londra) nel 2011-12, alla Galleria Marlborough (Monaco) nel 2014.
press@10corsocomo.com
----- english
10 Corso Como wishes to announce the exhibition “CIN CIN 1980-2015” by Cinzia Ruggeri from Saturday, the 21st February till April 6th, 2015. Cinzia Ruggeri’s inquisitive and playful nature explores a wide range of disciplines. Furniture, clothes and accessories combine fashion, architecture and interior design in a Surrealist key: a wine glass "With the drop"; a "Colombra", the shadow of a dove as a sofa; or the little puppy chair named of course "Pee".
Suspended between fashion, art, design and architecture, Cinzia Ruggeri is an artist well known in Italy and abroad for her experimental use of integrated technologies in fabrics, for kinetic and performance solutions, and for the technique of onomatopoeia, associating the sound with the name of the object. “Fashion allows me to explore the wearer's intimate secrets, needs and desires, but also a person's crazes, fads and nervous disorders. And I love this aspect of fashion as the entire point behind my work isn’t to bulimically create, but to tackle and explore these issues through "behavioural" garments.”
In the catalogue of Alchimia group, designer Kazuko Sato wrote in 1985 that for Cinzia Ruggeri: “A costume is a space constructed around a body as a small architectural object. The functional yet ornamental space has contradictory features: it is both fleeting and long-lasting. Wearing clothes means creating an image”.
These are clothes based on deconstruction, on diagonal cuts, asymmetry and verbal irony that reflect the quirky aesthetics of joy: a cap with its brains inside; a "Slap glove ";a "Grass glove"; a "curtain Necklace". "Fountain hands", "Light hands ", an "Earthquake black Tie." Dresses with dogs and water lilies, and of course, "Dress with crazy embroidery." A wealth of unexpected and timeless images in the video "To organic dress, metamorphosi", makes a small tribute to the fertile language of Cinzia Ruggeri.
Cinzia Ruggeri lives in Milan and teaches Project Methodology and Fashion Design at NABA, the New Academy of Fine Arts in Milan. Her works have been shown in several institutions, including La Jolla MoCA, (California) in 1982, Palazzo Fortuny (Venice) in 1983, the Fashion Institute of Technology (New York) in 1987, the Milan Triennale in 1988, the Galleria Nuova (Rome) in 1990, the Church of San Carpoforo (Milan) in 1992, the Castello di Belgioioso (Pavia) in 2002, the Victoria & Albert Museum (London) in 2011-12, the Marlborough Gallery (Monaco) in 2014.
Inaugurazione 21 febbraio ore 18
Galleria Carla Sozzani
corso Como, 10 Milano
tutti i giorni 10.30-19.30, mer e gio 10.30-21
ingresso libero