Quasi 1000-Archivio, Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, 1994. Mentre con la legge Basaglia il manicomio di Milano provvedeva allo smantellamento, Umbaca diede in mano 13 macchine fotografiche usa e getta ad altrettanti pazienti. Contemporaneamente nella spazzatura trovo' una scatola con quasi un migliaio di ritratti di ex ospiti dagli anni Trenta in poi...
Per la mostra che s’inaugura il 24 febbraio alle 18,30 Enzo Umbaca ripropone il
lavoro che presentò nel 1994 nell’ambito di “Ex O.P. Paolo Pini”.
Con l’applicazione del
la legge Basaglia
si procedeva
al progressivo
svuotamento degli ospedali ps
ichiatrici. L’ospedale psichiatrico di Milano
provvedeva allo smantellame
nto di alcuni reparti i cui contenuti
venivano
letteralmente buttati.
Nel giugno del 1994
, con il coordinamento di Claudio
Palvarini, un gruppo di artisti vennero invitati a
lavorare nell’ospedale le cui
porte erano ormai aperte anche al quartiere. Per dar
e un senso al passaggio
epocale che stava investendo la storia della psichiatria italiana
,
gli artisti
invitati
realizzarono
opere che si relazionavano e con il luogo e con le persone
che lo
abitavano
. Il numero 5 della rivista Wurmkos ne fu il catalogo.
Enzo Umbaca decise di lavorare con i pazienti che ancora vivevano in
ospedale;
diede in mano 13 macchine fotografiche
usa e getta ad altrettante
persone invitandole a
usarle
per descrivere
la loro quotidianità. Mentre
lavorava al Paolo Pini s’imbatt
é
in un
a scatola, gettata nella spazzatura
,
da cui
fuoriuscivano dei negativi. Si trattava di quasi un migliaio
–
da qui il titolo della
mostra
–
di ritratti di persone che, dagli anni Trenta in avanti, erano stati
pazienti dell’ospedale. Un pezzo della memoria e
delle esistenze di coloro che
ne avevano fatto la storia veniva gettato
,
come per cancellare per sempre la
vicenda dell’istituzione totale che quel luogo era stato.
Umbaca li
raccoglie e con cura e pazienza ne seleziona quell
i
ancora in buono
stato e l
i
s
tampa. I
ritratti, uno accanto all’altro su grandi fogli, restituivano,
allora come oggi, un’umanità sofferente
la cui id
entità è bloccata nel ritratto
dell’istituzione.
In mostra
,
oltre ai provini delle macchine usa e getta e alle stampe
a contatto
dei ritratti
,
un video di Susanna Schoenberg che documenta la
fase di selezione
dei negativi e un testo
critico
di Matteo Balduzzi.
Enzo Umbaca è nato in Calabria e vive a Milano.
Tra le recenti personali: 2010
,
Educazione Europea
con Margherita Morgantin
,
Artecontemporanea
Bruxelles;
2009
,
Boat Wrecker/Demolitore di Barche,
Galleria
Francosoffiantino
, Torino
. Ha partecipato a mostre collettive nei musei d’Italia e
d’Europa e alle Biennali
Emergency Biennale
, Cecenia Itinerante;
Sweet Taboos
,
Tiranabiennal
e 3 e
Tiranabiennale 2
, Albania
WAM
è un programma espositivo di Farmacia Wurmkos
a
cura di Pasquale Campanella e
Simona Bordone.
WAM
chiama gli artisti con
cui
nel corso degli anni Wurmkos ha intrecciato
relazioni e propone di ricostruire incontri tra
le persone
, i l
oro lavori e lo spazio, offrendo così
agli artisti
–
con e senza disagio psichico
–
che frequentano il laboratorio all'interno dello
spazio espositivo stimoli e occasioni di confronto.
Inaugurazione 24 febbraio alle ore 18,30
Farmacia Wurmkos
via Puccini, 60 Sesto San Giovanni MM 1 Sesto FS
martedì e giovedì dalle 16 alle 19 e su appuntamento
ingresso libero