Galleria Giraldi
Livorno
piazza della Repubblica, 59
0586 883022 FAX 0586 887778
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Bruno Querci e Rolando Tessadri
dal 20/2/2015 al 27/3/2015
feriali 10-13 e 17-20

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Galleria Giraldi




 
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20/2/2015

Bruno Querci e Rolando Tessadri

Galleria Giraldi, Livorno

Un'astrazione rigorosa. Querci e Tessadri si pongono di fronte alla pratica pittorica; le opere non sono esposte separatamente, bensi' affiancate, quasi a creare un dialogo.


comunicato stampa

Sabato 21 febbraio alle ore 18 presso la Galleria Giraldi si terrà una mostra dedicata a due artisti, Bruno Querci e Rolando Tessadri, al primo dei quali già nel 2006 la Galleria dedicò una personale. Con l’occasione sarà reso disponibile il catalogo della mostra, che contiene un interessante testo di Giorgio Bonomi il quale, conversando con Querci e Tessadri fa vedere, tra l’altro, come la loro comune ricerca nel campo dell’astrazione pur avendo prodotto lavori evidentemente differenti, contenga inaspettati e stimolanti punti di contatto. Dapprima Bonomi indaga sulle “paternità” attribuibili ai due artisti, individuando tra i maggiori ascendenti Mondrian, per Querci, e Dorazio, per Tessadri.

Quanto al primo afferma: “tu mi sembri ancor più rigoroso di Mondrian: riduci i colori al nero e al bianco .... ed usi sempre composizioni ortogonali, sia nei supporti che negli spazi della tela” e fa riferimento a Filiberto Menna, il teorico della linea analitica nell’arte contemporanea. Querci condivide l’analisi, confermando, tra l’altro: “Il mio partecipare all’astrazione povera teorizzata da Filiberto Menna è stata la mia partenza in uno sviluppo che si sta dipanando fino ad oggi.”
In merito all’ascendente di Dorazio per Tessadri, Bonomi fa riferimento ai “reticoli” e coglie la differenza di vibrazione tra i “mille fili” di Dorazio, risultanti dal segno e dal segmento di colore, rispetto a quella che è trasmessa dalle tessiture di Tessadri attraverso l’incidenza della luce. L’artista conferma, nel suo interloquire con Bonomi: “E’ una metamorfosi che, a mio parere, avviene anche nel colore: si accumula, si somma, si sovrappone in filamenti fino a generare una sorta di non colore fra il grigio, l’azzurro, il bruno ecc.. che trovo estremamente affascinante ed attuale, anche in funzione di ulteriori sviluppi nel campo del monocromo.”

Proseguendo la conversazione Bonomi esplora differenze e possibili contatti tra Querci e Tessadri, cogliendo l’importanza del modo etico che entrambi gli artisti si pongono di fronte alla pratica pittorica; coerentemente il titolo della mostra è “un’astrazione rigorosa” e le opere non sono esposte separatamente, bensì affiancate, quasi a creare un dialogo.

Bruno Querci è nato a Prato nel 1956. Vive e lavora a Prato.
Si afferma nei primi anni Ottanta come protagonista di un’originale ricerca pittorica in contrapposizione alle correnti forme espressive del tempo. Querci ha fatto parte del gruppo "Astrazione Povera" - movimento teorizzato dal critico Filiberto Menna - e nel 1986 è stato invitato a partecipare alla mostra "Il meno è il più, per una astrazione povera" presso La Salerniana, Convento di San Carlo a Erice.

Inaugurazione Sabato 21 febbraio alle ore 18

Galleria Giraldi
piazza della Repubblica, 59 Livorno
feriali 10-13 e 17-20
ingresso libero

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