Galleria Il Bisonte
Firenze
via di San Niccolo', 24
055 2342585 FAX 055 2346768
WEB
Roberto Gherardini
dal 25/3/2004 al 23/4/2004
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Roberto Gherardini



 
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25/3/2004

Roberto Gherardini

Galleria Il Bisonte, Firenze

Dialogo col visibile. Poeta della quotidianita' - a ragione il suo nome e' stato accostato a quello di Montale il pittore esprime attraverso le sue nature morte, i suoi rari e scarni alberi e casali, una musicalita' che solo apparentemente sembra contraddire la fermezza del simbolo.


comunicato stampa

dialogo col visibile

Roberto Gherardini, ovvero dell'immobilità del tempo.
Poeta della quotidianità - a ragione il suo nome è stato accostato a quello di Montale il pittore esprime attraverso le sue nature morte, i suoi rari e scarni alberi e casali, una musicalità che solo apparentemente sembra contraddire la fermezza del simbolo. Se i soggetti, a prima vista, appaiono ispirati a modelli cezanniani, con richiami a Soffici e Rosai, l'osservatore meno distratto vi troverà una lucidità, una trasparenza, fors'anche una freddezza che collocano i lavori di Gherardini in un ambito artistico diverso, che solo a lui appartiene. E che ci fanno percepire, appunto, una dimensione unica e non-reale del tempo.

Con questa retrospettiva che comprende 33 opere, tutte eseguite a olio, su cartone, tavola o tela Il BISONTE intende render omaggio a un artista tutto fiorentino, che tuttavia della 'fiorentinità' non fece mai una bandiera, anche se, diplomatosi nella sezione di pittura dell'Istituto d'Arte di Porta Romana alla fine degli anni Trenta, fece parte del gruppo di giovani che come Renzo Grazzini, Beppe Bongi, Enzo Faraoni ed altri - doveva connotare fortemente la produzione artistica toscana della seconda metà del secolo scorso.

Nato nel 1921, dopo un intervallo causato dagli eventi bellici, Gherardini tornò ad occuparsi di pittura dopo il 1945 e questo fu il periodo nel quale fu vivo l'inevitabile influsso rosaiano , per abbandonarla di nuovo fino ai primi anni Settanta. L'impresa di famiglia, attiva nel campo della moda, aveva richiesto tutto il suo impegno. Esaurita quella fase, dedicò gli ultimi venti anni della sua vita morì nel 1991 - alla ricerca della propria espressività: le prime opere di quel periodo creativo vengono definite dalla critica come segnate da un pittoricismo quasi impressionistico, dalla pennellata larga, mentre quelle successive sono di una più assoluta e analitica definizione, di radice metafisica. Oggetti poveri piatti, tazzine, ciotole, frutti, scatole, conchiglie, agli e pomodori, bottiglie dal collo allungato un microcosmo, una scelta di clausura che l'osservazione intensa del reale restituisce ai suoi valori universali.

La mostra , che IL BISONTE presenta nei locali della Galleria di Via San Niccolò, vuole essere l'occasione per una lettura complessiva dell'iter di un pittore che, in maniera discreta e sommessa, si è profilato come protagonista di una stagione artistica di grande rilevanza.

La mostra rimarrà aperta fino a venerdì 23 aprile

inaugurazione venerdì 26 Marzo - 18.00

orario: da lunedì a venerdì ore 9.00 13.00 / 15.00 19.00

Galleria Il Bisonte via San Niccolò, 24r Firenze

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