Il pensiero forte. Grovigli di filo metallico, figure spesso dilaniate e incomplete, un mondo fatto a pezzi dove le opere nascono dall'impulso di manipolare, scavare e ferire.
Apprezzata da Giovanni Testori, che nel 1991 diceva di lei: "Nella fantasia della
Santinello v'è qualcosa della florealità preistorica: dunque qualcosa di fortemente
crudele e cannibalico che, proprio nel momento della sua massima e gioiosa bellezza,
dischiude qualcosa d'altrettanto fortemente luttuoso e cemiteriale". Definita da
altri la "Louise Bourgeois italiana", perché come la grande artista franco‐americana
ha un senso fortissimo del corpo e della sofferenza che esso può esprimere, Anna
Santinello (Padova, classe 1937) è protagonista di Il pensiero forte (grovigli e
grida), la personale che inaugura sabato 28 febbraio, ore 18, nello Spazio per le
arti contemporanee del Broletto di Pavia. La mostra (organizzata dal Settore Cultura
del Comune di Pavia) presenta, fino al 22 marzo 2015, una interessante selezione di
opere dell'artista, a rivelare la sua poetica e il suo
rapporto tutto particolare con il filo d'acciaio.
Siamo lieti di ospitare Il pensiero forte (grovigli e grida), la personale dedicata
ad Anna Santinello. Pittrice e scultrice di fama internazionale, è stata presente
con sue opere in numerose mostre e musei del mondo; nel 2005 ha partecipato alla
BIAB - Biennale Internazionale d'Arte di Pechino e ad Open 2005, nell'ambito del
Festival del Cinema di Venezia Lido; il 2011 la vede protagonista alla 54a Biennale
di Venezia - Padiglione Italia - negli spazi delle Tese delle Vergini all'Arsenale,
a cura di Vittorio Sgarbi. I suoi lavori, realizzati intrecciando fili metallici,
denunciano il dolore, l'abbandono e la violenza subita dalle donne in una società
che l'artista definisce in costante decadimento e rivolta più all'apparire che
all'essere. Per questo, oltre a costituire un appuntamento di grande prestigio dal
punto di vista artistico, l'esposizione di Anna Santinello rappresenta
anche un importante momento di riflessione pubblica su queste dolorose tematiche,
dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
I lavori di Anna Santinello sono grovigli di filo metallico, un materiale molto caro
all'artista, di cui si serve per intrecciare corpi umani, tanti fili che tessono una
forma (un arabesco filiforme). Si tratta di figure spesso dilaniate, incomplete,
private di un arto, ridotte a un semplice busto, un volto, un seno, un piede: un
mondo fatto a pezzi, dove il metallo introduce una nota dissonante con la ruvidezza
dell'acciaio intrecciato a mano. Le mie opere - dice l'artista - nascono
dall'incontenibile impulso di manipolare, scavare, ferire e creare nuovamente.
Realizzo le mie sculture utilizzando fili di metalli di spessori diversi. Li
intreccio senza seguire un progetto.
L'interesse di Anna Santinello si spinge verso temi molto forti, tra i quali emerge
quello della "donna violata". Sono almeno venticinque anni - spiega - che sviluppo
questo tema, e continuo a sentirlo molto vicino. Dalle prime opere che modellavo con
il filo in forma di corpi umani e che poi ricoprivo di tela grezza. Ben presto mi
resi conto che era molto più incisivo lo "scheletro" rispetto all'opera finita con
il rivestimento tessile esterno. Decisi così di portare a vista il metallo. E tolsi
tutto l'involucro. Erano più espressivi i fili scoperti! Capii anche che il barocco
"spontaneo" che stava dentro l'intreccio dei fili andava mitigato dall'asciuttezza
di forme scultoree sintetiche, essenziali, quasi primordiali nella loro evidenza di
archetipo, modellate vigorosamente senza mai indulgere nel dettaglio descrittivo.
Nulla più di una forma semplice, ma fortemente evocativa, può
essere efficace nel comunicare messaggi carichi di drammaticità e nel toccare le
corde dell'inconscio. Tali opere divennero così l'esito figurativo di un percorso
molto personale, assai lontano da qualsiasi impostazione accademica, immediatamente
riconducibile a un'unica, inconfondibile cifra stilistica.
Chiara Argenteri
Ufficio stampa/Press office
Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi
tel. 0382.399424 338.1071862, E-mail: chiara.argenteri@comune.pv.it
Inaugurazione 28 febbraio alle 18
Spazio Arti Contemporanee del Broletto
piazza della Vittoria, 14 -Pavia Lombardia Italia
Orario: da giovedì a domenica 16 - 19
Ingresso libero