Spazio Arte Castello
Torino
piazza Castello, 9
011 5785220

Analisi Illogica
dal 4/3/2015 al 19/3/2015
lun 17.30-19, mar-sab 15.30-19
333 7330045
WEB
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Soqquadro




 
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4/3/2015

Analisi Illogica

Spazio Arte Castello, Torino

La collettiva mostra come per fare arte sia necessario esprimere una visione del mondo che coinvolge la capacita' analitica ma anche la parte piu' istintiva.


comunicato stampa

a cura di Maria Luisa Alberico e Marina Zatta

Artisti partecipanti:
Maria Teresa Allemano, Francesca Amadeo, Anna Maria Basile, Francesca Bianchi, Tamara Donati, Franco Fassone, Marco Ferrari, Daniela Lignana, Maurizio Piccirillo, Aurelia Pusar, Scegle, Maria Spinelli, Massimo Tolardo, Gloria Tranchida, Simona Vitello

Nella creazione artistica coesistono due capacità intrinseche dell'uomo: la capacità analitica, il pensiero, la logica e la parte più sentimentale, inconscia, istintiva. Facendo un excursus storico, e soprattutto prendendo in esame le diverse correnti artistiche, che hanno contraddistinto i secoli, è possibile notare come a volte si è preferito dare maggior risalto ad una delle capacità sopra citate, piuttosto che all’altra.

Nell’epoca attuale, appare evidente, anche a occhi poco esperti di arte contemporanea, la contrapposizione/complementarietà tra correnti come il Surrealismo o il Dadaismo e una visione razionale e geometrica dell'arte come ad esempio Mondrian. In realtà, che si preferisca prediligere la ragione o il sentimento, nessuna forma d’arte può fare totalmente a meno di una delle due capacità. Creare arte significa attivare entrambe queste potenzialità, esprimere una visione del mondo che coinvolge i sentimenti, e la ragione.

Maria Teresa Allemano prende a pretesto la pittura del paesaggio per esplorare un mondo immaginifico in cui il colore si fonde in complementari contrasti che creano visioni favolistiche che coinvolgono gli occhi e i sensi dello spettatore.

Francesca Amadeo ha elaborato una tecnica del tutto personale, in cui gioca con la materia, il colore e la luce, che trasforma le sue opere non in “qualcosa che si illumina” ma in un’altra opera, che raffigura altri colori trasformando il linguaggio espresso.

Anna Maria Basile utilizza lo scatto fotografico come punto di partenza per elaborazioni successivamente realizzate a computer, che trasformano il primo sguardo in altro, poetiche reali che si elaborano in sogni.

Francesca Bianchi lancia intorno a sé uno sguardo incantato e incantevole Nelle sue foto troviamo fumo che si dissolve, gocce che si espandono, mani che sfiorano rose appassite, ogni scatto di Francesca è un breve viaggio poetico, la visione dell’inafferrabile che ci circonda.

Le silhouette di Tamara Donati si incontrano in movimenti di danza che, compenetrati nei colori primari rosso e blu uniti al bianco e nero, si contrappongono tra loro in un discorso che, pur traendo le sue radici da Mondrian, l’artista rinnova con la sua personale figurazione grafica.

Franco Fassone elabora collage dal gusto retrò che vengono uniti tra loro da colori bruni, che richiamano una visceralità collegata alle radici della Terra, alla nostra esistenza primaria, trasportando così le immagini scelte dall’artista in un amalgama cromatico ancestrale.

Marco Ferrari esplora l’esistente, i suoi oggetti nascono nel reale, ma l’artista li evolve ad opera usando un linguaggio inconsueto che le trasforma in altro da sé. In questa mostra espone delle taniche che sono state manipolate, contorte, colorate, fino alla quasi totale trasfigurazione.

Daniela Lignana crea architetture che si decompongono, passanti resi tremolanti da una visione di lenti sfocate, proponendo opere che raccontano le nostre metropoli con atmosfere surreali, mettendo lo spettatore di fronte alla caducità delle nostre Città e, quindi, della nostra esistenza.

Maurizio Piccirillo lancia onde di luce; utilizzando la computer art elabora immagini che si diramano in ogni direzione, creando forme geometriche riconoscibili, ma al tempo stesso ricollocate nello spazio da una esplosiva trasformazione di luce e colore.

Le opere di Aurelia Pusar si compongono di pennellate veloci, dense, in cui il colore esprime una poetica del mondo circostante, narrato dall’artista con potenza e fantasia, e creando una immaginifica fascinazione che travolge e stupisce lo spettatore.

Scegle elabora forme in cui l’astrazione, con l’uso del colore e della materia, viene utilizzata per narrare un principio di forma che vuole essere identificabile ai nostri occhi, ma che in realtà ci conduce verso poetiche di più ampio respiro, legate all’immaginare piuttosto che al riconoscere.

Maria Spinelli esplora l’astrazione intersecando tra loro le tecniche del dripping, delle elaborazioni materiche, del cretto, fornendo allo spettatore giochi di complementarietà tra segni, materie, colori divergenti, che però si compenetrano dando vita all’insieme delle forme ricercate dall’artista.

Massimo Tolardo si fa esploratore di luoghi e costruzioni, coglie l’essenza di una piazza o edificio e, dando risalto ad importanti dettagli con precisione e chiarezza, padroneggiando le forme e le linee, racchiude lo spazio in uno scatto che, tra reale e irreale, evoca un vago sogno già vissuto.

Gloria Tranchida fa nascere le sue opere da una ricerca basata sulle tematiche ambientali che viene artisticamente elaborata da forme astratte, materiche, in cui il colore sottolinea l’inserimento di materiali di risulta che rinascono a nuova vita, e si integrano nel quadro fino a narrare altro da sé.

Simona Vitello realizza con l’uso della cartapesta opere che nascono dall’Haiku giapponese, piccoli frasi, cenni di una realtà vista con l’occhio del poeta, momenti sospesi, brevi lievità che trasportano lo spettatore in territori formati da leggere delicatezze.

La galleria Spazio Arte Castello opera da molti anni ed è ubicata sulla più della pazza di Torino, Piazza Castello. Le esposizioni vengono sempre curate nei minimi dettagli e spesso sono pubblicata sulla stampa nazionale e locale.

Soqquadro nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.

Inaugurazione 5 marzo ore 18.00

Galleria Spazio Arte Castello
piazza Castello 9 – Torino
Orari di apertura: Lunedì dalle 17:30 alle 19:00; dal martedì al sabato dalle 15:30 alle 19:00
Ingresso libero

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