Distopie. Olii su tela e acquerelli su carta, creazioni a fondo bianco in cui geometrie recise costringono frammenti di umano. Corpi dilaniati, sradicati da vacue esistenze, vengono restituiti spezzati, interrotti.
a cura di Federica Soldati
Presso l’ex studio di Piero Manzoni a Milano, inaugura venerdì 6 marzo 2015 alle ore 17.00 Distopie, mostra personale di Filippo Robboni.
Ospitata in un luogo d’eccezione, la mostra, nata da un progetto del Prof. Pierluigi Buglioni e curata da Federica Soldati, presenta una selezione di opere realizzate dal 2011 al 2015.
Olii su tela e acquerelli su carta, creazioni a fondo bianco in cui geometrie recise costringono frammenti di umano. Corpi dilaniati, sradicati da vacue esistenze, vengono restituiti spezzati, interrotti. Il gesto pittorico marca la carne, svela la pigmentazione cutanea, tratteggia la veridicità cromatica. Robboni delinea intime anatomie di identità violate, disgregate dalla “densa vacuità” dell’inaudibile.
Sarà esposta per la prima volta una “Serie di ritagli”, collage di acquarelli su carta sovrapposti e intrecciati dall’artista nel tentativo di evidenziare l’impossibilità di unità di esistenze disintegrate. Diniego di umanità.
Filippo Robboni nasce nel 1980 a Novara. Si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Partecipa a importanti collettive e a prestigiosi premi d’arte (nel 2004 è finalista al Premio Cairo) ottenendo successo di critica e di pubblico. Vanta mostre personali di pregio. Filippo Robboni vive e lavora a Milano.
Inaugurazione 6 marzo ore 17
ex studio di Piero Manzoni
via Fiori Chiari, 16 Milano
ingresso libero