Carla Accardi
Pierpaolo Calzolari
Peter Halley
Luigi Mainolfi
Aldo Mondino
Robert Pan
Piero Pizzi Cannella
Carol Rama
Mario Schifano
Peter Schuyff
Ettore Spalletti
Philip Taaffe
Marco Tirelli
Federico Mazzonelli
The deep surface. Un omaggio alla creatura mitica annoverata nel libro di Jorge Luis Borges 'Manuale di zoologia fantastica del 1957'. La mostra riunisce opere diverse, per scelte poetiche e strutture formali, per luoghi di provenienza e contesti culturali.
a cura di Federico Mazzonelli
Riunendo opere degli artisti più diversi, per scelte poetiche e strutture formali, per luoghi di
provenienza e contesti culturali, la mostra si presenta come un percorso “a volo radente”
lungo la superficie dei lavori presentati. Una ricognizione che facendo leva sulla curiosità
dello sguardo e assegnando una sorta di precedenza al puro dato visivo dell’oggetto
artistico (la superficie, la texture, il pigmento, l'oggetto utilizzato come semplice elemento
compositivo), sembra fornire allo spettatore l’opportunità di una visione che proprio
soffermandosi lungo l’ambigua bidimensionalità delle superfici, riesce a rallentare e a
dilatarsi.
La mostra vuole essere un omaggio a Behemoth, il pesce cosmico, creatura mitica
annoverata nel libro di Jorge Luis Borges Manuale di zoologia fantastica del 1957. Nel testo
il pesce cosmico è l'ultima creatura sotto una serie di altre creature mitologiche che
sostengono la terra, separandola dall'acqua e dall'oscurità. A questo soggetto
l'immaginazione visionaria di Aldo Mondino ha donato un paio di lunghe gambe umane di
giacomettiana memoria nella versione del 1969, o che richiamano quelle dei bronzi di
Degas nelle successive versioni degli anni novanta.
La creatura, cui le mani del poeta hanno così concesso di intraprendere un nuovo viaggio,
accoglie i visitatori all'ingresso della galleria per accompagnarli in un percorso visivo
concreto eppure evanescente, reale ed immaginario.
Si dice che Behemoth, aprendo per la prima volta i suoi occhi nell’aria, abbia scoperto il
lento mutare della superficie marina che lo circondava. Nel suo sguardo sorpreso l’orizzonte
era divenuto un caleidoscopio di colori che mutavano lentamente nella forma e nell’
intensità, e ad ogni passo il mondo sembrava scomporsi e ricomporsi nelle tessere di un
mosaico che era la luce a rendere vivo, visibile e segreto.
Opere in mostra:
Carla Accardi, Pierpaolo Calzolari, Peter Halley, Luigi Mainolfi, Aldo Mondino, Robert Pan, Piero
Pizzi Cannella, Carol Rama, Mario Schifano, Peter Schuyff, Ettore Spalletti, Philip Taaffe, Marco
Tirelli.
Inaugurazione giovedì 12 marzo, ore 19
Galleria Giovanni Bonelli
via L. Porro Lambertenghi 6, Milano
Orari: mar-sab 11-19
ingresso libero