Una galassia di vecchie sigle. Le visioni riportate sulla tela sono dirette piu' alle emozioni che alla ragione. Il suo fare artistico dissemina indizi come vaghe reminiscenze sensoriali.
Sabato 14 marzo, alle 18, in via De'Marchi 23a, a Bologna, lo spazio Fantomars presenterà la mostra personale di Massimiliano Marrani, un artista che coniuga una notevole tecnica pittorica con dei contenuti estremamente intensi dal punto di vista emotivo.
Le visioni riportate sulla tela arrivano più alla percezione della coscienza che a quella della ragione, partendo da una dimensione frequentata prima o poi da tutti, ma che pochi riescono poi a definire e descrivere.
L'autore stesso, parlando del proprio fare artistico, dissemina indizi come vaghe reminiscenze sensoriali: il ghiaccio, il ricordo del vino, la grande stanchezza di sempre.
Marrani considera l'arte come un contatto continuo con i morti, le cose morte, la bellezza morta...un perpetuarsi presente, un morire incessante, un fascio dolorante dove non c'è nulla da scoprire o sentire.
Eppure le teste tagliate, o meglio isolate dai corpi, che siano di animali, la testa del cervo, o umane, quella del figlio o del padre, o la propria, non smettono di porre domande urgenti ma difficili, se non impossibili. A chi appartiene il sangue che sta colando? Di chi sono le impronte sul pavimento? La cosa accade lo stesso, se non c' è testimonianza e lo sguardo è precluso? Le figure silenti e misteriose forse lo sanno, magari l'hanno perfino vista accadere, ma vogliono sentirselo ripetere da noi.
Emozionante.
Inaugurazione Sabato 14 marzo, alle 18
Fantomars arte accessibile (nuova sede)
via De' Marchi, 23a Bologna
lun-sab 16.30-19.30
ingresso libero