Fiori della Prosa. La poesia concreta si trasforma in idea di parola, in testo-poema seriale, architettonico "risultante da una scelta ben determinata di materiale linguistico puro".
Arrigo Lora Totino (Torino 1928) è un eclettico poeta. Ha iniziato la sua attività artistica tra la fine degli anni ‘50 e i primi anni ‘60 e si è occupato di sperimentazioni fonetiche e di poesia sonora, di interrelazioni tra poesia, arte e musica elettronica. Da subito ha cominciato ad interessarsi di poesia concreta, una particolare forma di comunicazione letteraria verbo-visiva. Infatti la poesia concreta, che si colloca nel più ampio contesto della poesia visuale dagli antichissimi precedenti (poeti alessandrini e medioevali), si distingue dalla quasi contemporanea poesia visiva per obiettivi e tecniche compositive. La poesia concreta si trasforma in idea di parola, in testo-poema seriale, architettonico “risultante da una scelta ben determinata di materiale linguistico puro, antianalogico infradiscorsivo asintattico...con mezzi essenzialissimi”.
Nella mostra FIORI DELLA PROSA che Marica Rossi presenta a Vicenza in collaborazione con Yvonneartecontemporanea presso il Gallà Caffè di piazza Castello, sarà possibile vedere diversi aspetti del lavoro di Lora Totino. Le Verbotetture, lavori rigorosamente in bianco e nero in cui le parole sono disposte al servizio della loro fonazione o del loro significato nello spazio. Le parole in queste opere si configurano quasi nei termini di uno spartito da eseguire.
Seguono poi i Cronofonemi: si tratta di opere sempre formate da parole, ma nelle quali entra il colore che con alternanze e passaggi pone il significante in dialogo con il significato.
Saranno inoltre esposti una serie di Collage, per lo più ritagli di giornali, spaccati di realtà liberati dal loro contesto e dalla loro loro funzione di comunicazione, spesso inutile. Da questi ritagli nascono i Fiori della Prosa che danno il nome alla nostra mostra.
Tutti i lavori citati fin ora sono su carta, alcuni a parete, altri in forma di libro d’artista, ma accanto sono esposte opere su tavola: le Macchine Celibi, un omaggio al dadaismo e in particolare modo a Duchamp. Ma sembra che si possa individuare tutto un filone mitologico moderno legato a questo genere di meccanismi bizzarri, a volte lugubri, spesso divertenti, che consumano più di quanto rendano: macchine inutili e infeconde.
Durante l’inaugurazione, che si terrà alle ore 18 del 24 marzo, sarà proiettato un breve video sulla performance di poesia sonora tenuta da Arrigo Lora Totino nel 2009 nella galleria Yvonneartecontemporanea. Inoltre la Fondazione Bonotto illustrerà l’importante lavoro di archiviazione e catalogazione che sta portando avanti sull’artista in linea con la missione di salvaguardia della poesia concreta e del movimento Fluxys che caratterizza l’ideale di Luigi Bonotto.
Ricordiamo di Arrigo Lora Torino solo alcuni appuntamenti importanti all’interno di una folta cronologia di performance, libri, articoli, mostre, realizzati in 50 anni di carriera. L’elenco, pressoché completo, è stato recentemente pubblicato nel libro di Renato Barilli e Pasquale Fameli “Arrigo Lora Totino - il poeta visivo sonoro performativo” ed. Campanotto.
Nel 1969 Lora Totino ha curato con Dietrich Mahlow la mostra “Poesia concreta. Indirizzi visuali e fonetici” alla Biennale di Venezia. Nel 1980 ha curato per la seconda rete radiofonica della RAI la trasmissione “Il colpo di glottide”, serie di tredici puntate dedicate alla storia della poesia sonora. Ha elaborato curiosi progetti di “poesia ginnica”, “poesia liquida” e “mimodeclamazioni”di cui ha tenuto oltre 200 performance in tutto il mondo: Toronto, New York, Mexico City, Londra, Parigi, Madrid, Barcellona, Lipsia, Amsterdam, Rotterdam, Stoccolma, Budapest. A Vicenza, nel recente 2009, ha tenuto una performance di “Poesia ginnica + mimo-declamazioni futuriste” presso la galleria Yvonneartecontemporanea.
Inaugurazione 24 marzo ore 18
Galla Caffe'
piazza del Castello, 2 Vicenza
lun-ven 7.30-20, sab 8.30-13 e 15-20, dom 15-20
ingresso libero