Darkam, I sarti del sonno. La mostra introduce al mondo di Darkam attraverso la presentazione di trenta tavole realizzate in tecnica mista e del quaderno creato appositamente per l'occasione.
Dal 28 marzo alla Blu Gallery di Bologna trenta tavole illustrano una storia inedita della
giovane artista sammarinese
Eugenia Monti (San Marino, 1985) è l’artista meglio conosciuta col nome di Darkam che
da quattro anni vive e lavora a Berlino, dove, in maniera prolifica, costruisce le sue visioni
per mezzo del fumetto, del disegno, dell’illustrazione, ma anche come musicista e piercer.
Darkam ha collaborato con la galleria berlinese XLAB Corrosive Art Farm e ha partecipato
a numerose mostre collettive e tre personali a Berlino (Seven, dysfunctions of desire,
2011; Surgical Poetry, 2012 e Where the gods sleep, 2014).
Diversi i libri a fumetti curati dall’artista, come Mozziconi (testi di Monica Nardozi, Edizioni
del Vento, 2008); del 2009 è Il paese del silenzio, completamente auto-prodotto.
Darkam ha lavorato negli anni con numerose riviste e fanzine (Lo Straniero, Lamette,
Squame, Inguine Mah!gazine, Touch).
L’ultima produzione è il libro a fumetti Piena di niente, che uscirà a marzo per Becco Giallo
con testi di Alessia Di Giovanni.
La mostra I sarti del sonno, dal 28 marzo presso la Blu Gallery di Bologna, introduce al
mondo di Darkam attraverso la presentazione di trenta tavole realizzate in tecnica mista e
del quaderno creato appositamente per l’occasione.
I sarti del sonno è una narrazione muta, è un rito di passaggio in cui una bambina riceve
insegnamenti silenziosi dalla natura delle cose.
Due maestri enigmatici guidano la protagonista attraverso la scoperta di un nuovo modo di
guardare la realtà, tessendo una grammatica onirica e rivelatrice di inattese relazioni tra la
vita e la morte.
Il mondo dei giochi della bambina s’intreccia con quello del distacco, della perdita che
viene però aperto e svolto in un nuovo ed insolito ciclo vitale dai due sarti del sonno.
Questi esseri, a metà tra sogni e figure mitiche di tradizione orientale, lavorano sul mondo
della protagonista in una sorta di ipnotico rammendo, attraverso il quale la struttura del
reale viene costantemente ricucita.
Il silenzio, i maestri e l’ascolto delle cose che la circondano trasformano lo sguardo della
bambina, rendendolo capace di vedere le trame non evidenti della vita.
Chiara Ioli
Inaugurazione 28 marzo
Blu Gallery
via Don Giovanni Minzoni, 9 Bologna
tutti i giorni 16-19
ingresso libero