Redazione Musei Comune di Genova
Icone urbane. Fotografie in cui filamenti di luce si sovrappongono in una lucentezza che riveste la materia vegetale affiorante tra le spaccature del cemento.
Le fotografie esposte rappresentano una tappa di un lavoro sperimentale sull´immagine che da tempo conduce Fabio Giovinazzo: esse nascono da reali vedute di città, ma generano tre letture differenti.
Nella prima, il paesaggio urbano si trasforma in filamenti di luce che si sfiorano, si sovrappongono o rimangono isolati; altrove, la lucentezza riveste la materia organica vegetale che affiora tra le spaccature innaturali del cemento; l´artista propone infine un nuovo modo di concepire la dimensione architettonica, dove il gesto trova una sua luminosa organizzazione estetica nello spazio.
Realizzate con una fotocamera professionale e seguendo una tecnica personale, le fotografie rimangono legate al concetto di armonia su cui si fondano e all´identità di chi le ha realizzate.
L´immagine – ancora prima di essere scattata e stampata – esiste nel pensiero dell´autore così come nella realtà urbana delle città visitate.
Esse fanno parte di un progetto che nel prossimo futuro coinvolgerà molte altre grandi città,,non solo italiane.
Fabio Giovinazzo, genovese, si è formato con un percorso artistico personale. Laureato in storia, la sua ricerca per immagini tende a seguire un linguaggio visionario, non banalmente provocatorio, e trasgressivo, senza trascurare il coinvolgimento del grande pubblico. Oltre ad aver tenuto con successo diverse personali legate alla sua sperimentazione fotografica, ha scritto e curato la regia dei film Kinek ìrod Ezt? (nel 2012 la prima versione, nel 2015 quella definitiva), The Men in Blue (2015) e Monologo di Palinuro (2015). Inoltre ha illustrato, con una serie di fotografie, l´opera Cantico di Stasi dell´autrice Marina Pizzi.
Inaugurazione 2 aprile, ore 17.30
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
via Garibaldi, 18 Genova