Il Filatoio
Caraglio (CN)
via Matteotti, 40
0171 618260 FAX
WEB
Moda Futurista
dal 1/4/2015 al 16/6/2015
fino al 10 maggio: sab 14.30-19, dom e festivi 10-19; dal 14 maggio al 17 giugno: gio - sab 14.30-19, dom e festivi 10-19
0171 610258
WEB
Segnalato da

Fondazione Filatoio Rosso




 
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1/4/2015

Moda Futurista

Il Filatoio, Caraglio (CN)

Tempere e i disegni di Giacomo Balla. La mostra riunisce una quarantina di significativi progetti, realizzati tra il 1914 e il 1929 per stoffe, ricami, foulards, sciarpe, cuscini e tappeti, per lo piu' a tempera su carta.


comunicato stampa

a cura di Andreina D'Agliano e Carla Cerutti con la collaborazione di Guido Donati.

Dopo la chiusura invernale, la Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio riapre il 2 aprile il Museo del Setificio Piemontese con una mostra di alta qualità dedicata a uno dei più importanti artisti italiani del Novecento. Il Presidente della Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio, Aurelio Blesio, dichiara:
“dopo la fase dedicata con successo al recupero strutturale e alla riqualificazione culturale del Filatoio con l’allestimento del Museo del Setificio Piemontese, muoviamo i nostri primi passi nella organizzazione di piccoli ma importanti progetti artistici-culturali sostenuti dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dalla Banca di Caraglio credito cooperativo”.

Seppur l’intensa e prolifica attività di Giacomo Balla si sia svolta principalmente a Roma, dove si trasferisce ventiquattrenne nel 1895 e dove concluderà la sua esistenza nel 1958, è nella natia Torino che muove i primi passi nel campo dell’arte, dove studia prospettiva, anatomia e composizione geometrica presso l’Accademia Albertina. A 100 anni dalla pubblicazione nel 1915 del noto manifesto con il quale, insieme a Depero, Balla proclamava la Ricostruzione futurista dell’Universo, Il Filatoio Rosso di Caraglio gli rende omaggio con una selezione di opere che ne sottolineano l’intento rivoluzionario e innovativo anche nel campo della moda.

La mostra Moda Futurista: tempere e disegni di Giacomo Balla, riunisce, infatti, una quarantina di significativi progetti, provenienti da Casa Balla a Roma e oggi in un’unica importante collezione privata, realizzati da Balla tra il 1914 e il 1929 per stoffe, ricami, foulards, sciarpe, cuscini e tappeti, per lo più a tempera su carta, nel suo inconfondibile stile caleidoscopico. Nell’ambito della Ricostruzione futurista dell’Universo tutte le arti dovevano svolgere un ruolo determinante, non solo la pittura, la scultura e l’architettura ma anche le arti applicate compreso, quindi, l’arredamento e la moda. La Ricostruzione futurista concepita da Balla è un complesso progettuale che abbraccia il generale e il particolare senza nulla trascurare: dall'abito intero al tessuto, dal ricamo al bottone, dal foulard al ventaglio, dalla cravatta al modificante (applicazione in stoffa, di ampiezza, spessori, disegni e colori diversi da disporre quando si voglia e dove si voglia sul vestito) o alla sciarpa, dal cuscino al tappeto. Le opere in mostra sono efficacemente esemplificative non solo del mondo rutilante e caleidoscopico balliano ma anche dell’interscambiabilità dei motivi su supporti differenti, che fossero stoffe o mobili, foulards o ceramiche, cuscini o ventagli, tutto rientrava nell’universo “ricostruito” futurista, dinamico e avanguardista, senza più alcun riferimento al passato.

Tra le opere esposte, di particolare rilevanza è la serie di 28 progetti per foulard o per piastrelle dipinti tra il 1925 e il 1929 a tempera, recto e verso, su 14 fogli di carta, espressione tra le più felici del decorativismo cromatico astratto tipico del giocoso universo balliano. Come ebbe a scrivere Enrico Crispolti nel 1986, questi progetti formali di costante formato quadrato “rappresentano, nella loro infinita sorprendente varietà d’intensissime soluzioni immaginative, un repertorio di archetipi la cui realizzazione tocca certamente anche le stoffe e, tuttavia, non soltanto queste e, in verità, anzitutto proprio la sua stessa pittura, costituendo infatti la puntuale definizione formale di diversi dipinti realizzati negli anni seguenti e oltre, come traduzione sapiente, ma pressoché, quando non strettamente, letterale di tali compiutissimi bozzetti”.

Curata da Andreina d’Agliano e Carla Cerutti con la collaborazione di Guido Donati, la mostra, che durerà fino al 7 giugno 2015, verrà inaugurata il 2 aprile alle ore 17.00, allestita nelle antiche sale del Filatoio Rosso, già in passato teatro di eventi collegati alla moda e alla seta nella storia e nel presente.

Con il contributo di: Banca di Caraglio; Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; Compagnia di San Paolo; e la sponsorizzazione di AON S.p.A Insurance & Reinsurance Brokers.

Il Filatoio
via Matteotti 40, Caraglio (CN)
Orari
fino al 10 maggio:
sabato 14.30-19.00 / domenica e festivi 10.00-19.00
(aperta anche venerdì 3 aprile 14.30-19.00)
dal 14 maggio al 17 giugno
da giovedì a sabato 14.30-19.00 / domenica e festivi 10.00-19.00
Ingresso
mostra: intero E 4,00 / ridotto E 2,00
museo: intero E 6,00 / ridotto E 4,00
mostra + museo: E 8,00 / ridotto E 5,00

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