Montaggi sonori, olfattivi e sensoriali un vero e proprio percorso 'sinestetico' in cui l'opera d'arte coinvolge totalmente la persona. A cura di Angelica Mureddu.
a cura di Angelica Mureddu
Questa Mostra curata da Angelica Mureddu ci propone un viaggio estetico che “ri-educhi" i nostri sguardi invitandoli a vedere dietro oggetti banali nuovi realtà visive. Oltre agli occhi sono chiamati in causa anche il tatto, l’olfatto e l’udito.
L’idea ? Immergere completamente il visitatore in un viaggio sensoriale che stimoli contemporaneamente la sua immaginazione ma anche tutta la sua realtà fisica, permettendo di correlare il proprio background di reminiscenze all’esperienza visiva in atto.
Proust è stato ricollegato alla sua infanzia dall’esplosione di sapore procuratagli da una madeleine, Francis Ponge è stato capace di creare bellezza estetico-letteraria descrivendo un’ostrica o una gabbia, chissà che gli spettatori non possano essere trasportati altrove nel loro passato o verso nuovi sensazioni tuffando lo sguardo nelle foto che si fondono con il riutilizzo di pallet giocando abilmente sulla focalizzazione scelta e da varie installazioni che circondano gli scatti contribuendo a creare un effetto di immersione.
Benvenuto attraverso montaggi sonori, olfattive e sensoriali un vero e proprio percorso “sinestetico" in cui l’opera d’arte coinvolge totalmente la persona, «influisce sulla sua disponibilità interiore al mutamento, conferma la sua volontà di trasformazione e le promette compimento. »
Oltre all’invito ad avere uno sguardo estetico anche sulle cose apparentemente banali, c’è un secondo punto innegabile che vuole mettere in rilievo la mostra di Marco Benvenuto sottolineato nel titolo : “l’arte del RIUTILIZZO”. In un’epoca del fast usa e getta due orrende conseguenze minacciano noi e le generazioni future:
1. ammassi incalcolabili di materiale reciclabile e non imposti ai nostri paesaggi, alle nostre città, al nostro mondo.
2. Il fatto di correre e non fermarsi più a riflettere sulle conseguenze dei nostri atti anche minimi ; gettare un mozzicone a terra, usare posate di plastica perché si è troppo pigri per lavare i piatti, non reciclare l’alluminio a parte, tutti atti che ci allontanano dalla consapevolezza che il nostro ambiente è uno solo è va assolutamente tutelato avendo i giusti riflessi di reciclo.
L’iniziativa estestica di Benvenuto scaturisce dall’esigenza di far affiorare una presa di coscienza partendo da un paradosso fondamentale che si ribalta alla perfezione fra uno scatto ed un altro, lo sfiorare di briciole di legno e profumi inaspettati : l’arte e il reciclo possono essere sommati ed invitare a seguire uno stile di vita conservativo incitando a diminuire la quantità quotidiana dei nostri rifiuti e al tempo stesso innovativo, sviluppando le capacità tecnico/artistiche e la creatività individuale di ognuno.
Inaugurazione 5 aprile
Canova22
via Canova, 22 Roma
10-16
ingresso libero