Cento. "Il racconto e' subito evidente, e' il racconto di ferite non ancora rimarginate, e che forse mai potranno esserlo completamente".
Immagini intime, silenziose, vere. Drammaticamente vere. Inesorabili. Fotografie che, impeccabili dal punto di vista tecnico, rifuggono dal tecnicismo in senso stretto, limitativo e fine a sé stesso. Le accurate impaginazioni definiscono cromie equilibrate ed eleganti, con ogni evidenza lontane dalla volgarizzazione dell’incontrollato, virale proliferare di immagini nel quale la nostra contemporaneità ci assorbe quotidianamente, facendoci spesso dimenticare il senso profondo dell’immagine stessa, il suo vero significato.
La ricerca di Donato, al contrario, esprime con evidenza un senso immediatamente riconoscibile. In “Cento” il racconto è subito evidente, è il racconto di ferite non ancora rimarginate, e che forse mai potranno esserlo completamente, il racconto di una natura che cerca di nascondere la violenza inaudita e assoluta di questa storia, la nostra storia, che tenta l’impossibile impresa di riavvolgere il film di uomini che hanno scavato e vissuto per anni in queste trincee e in questi camminamenti. Forse senza capirne il perché. E forse proprio per questo le ferite sono ancora evidenti, troppo evidenti, e le splendide fotografie di Federico Donato ne sono testimonianza implacabile.
Inaugurazione sabato 16 maggio, ore 18
1.1_Zenonecontemporanea
via San Zenone, 11 Reggio Emilia
sab e dom 18-20
ingresso libero