Natura e Storia (1748-1943). Esposte piu' di 250 opere, tra reperti antichi e lavori moderni. La mostra, articolata in due sedi, analizza la suggestione operata dal sito di Pompei sugli artisti dall'inizio degli scavi.
a cura di Massimo Osanna, Luigi Gallo e Maria Teresa Caracciolo.
La mostra si articola in due sedi e intende analizzare, attraverso diversi focus, la suggestione operata dal sito di Pompei sugli artisti, dall’inizio degli scavi nel 1748 al drammatico bombardamento del 1943. Il confronto fra più di 250 opere, tra reperti antichi e capolavori moderni provenienti dai più grandi musei italiani e stranieri, riunite per l’occasione nella sala della Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, permette di documentare il fascino del sito sugli artisti europei dal Settecento al Novecento - da Ingres a Picasso, da Normand a Le Courbusier, da Moreau a Klee - evidenziando l’influenza della classicità sugli sviluppi dell’arte e dell’estetica moderna, fra emulazione e reinterpretazione.
La prima rassegna dal titolo “Natura e Storia (1748-1943)” sarà allestita a Napoli al Museo Archeologico Nazionale e permetterà di evidenziare l’influenza del sito sugli artisti europei dal Settecento al Novecento.
La seconda parte della mostra si terrà direttamente negli scavi di Pompei, dove saranno presentati i calchi delle vittime dell’eruzione recentemente restaurati dalla Soprintendenza.
Un’ulteriore sezione della mostra, intitolata “Fotografare e documentare Pompei” e curata dallo stesso Massimo Osanna, insieme a Grete Stefani ed Ernesto De Carolis, occuperà il portico dell’Anfiteatro ed esporrà una scelta significativa del materiale fotografico conservato nella Soprintendenza Speciale di Pompei, Ercolano e Stabia.
Ufficio Stampa Electa
Ilaria Maggi imaggi@mondadori.it
Monica Brognoli (responsabile comunicazione) brognoli@mondadori.it
Inaugurazione 25 maggio ore 16
Museo Archeologico Nazionale piazza Museo Nazionale, 19 Napoli
feriali e festivi: 9.00 - 19.30
Scavi di Pompei, Anfiteatro