Second life. Macchine per scrivere, telefoni a rotella, cellulari, videoregistratori, personal computers, apparecchi, dispositivi, elementi tecnologici ormai scartati ritrovano una nuova esistenza.
Un momento insolito, ma solo in apparenza, nel panorama dei consueti percorsi espositivi della Chiesetta dell’Angelo, per la prima volta abbinata alla sezione naturalistica "Mondo Animale" a Palazzo Bonaguro: è «Second life». Un’autentica, interessante operazione è proposta da un giovane creativo Amos Torresin (Bassano, 1978) che da oltre in quinquennio si dedica al recupero e al riuso. Macchine per scrivere, telefoni a rotella, cellulari, videoregistratori, personal computers, apparecchi, dispositivi, elementi tecnologici ormai scartati ritrovano una nuova esistenza, una «second life» appunto, grazie ad un originale procedimento. Apparecchi obsoleti, dispositivi superati, macchine inadeguate, oggetti della vita quotidiana ormai inutili diventano una risorsa nuova, se considerati da una diversa prospettiva, proposti fuori dal loro abituale contesto.
Congegni, meccanismi, circuiti, ingranaggi sono da Torresin esaminati, smontati e riassemblati in forme diverse dando origine a un mondo nuovo, animato di pesci, testuggini, anfibi, ippocampi, farfalle e intere famiglie di insetti, tutti ricomposti in modo logico e naturale, attento alle strutture delle forme organiche, ma tuttavia fantastico. Il risultato è una iniziativa particolare, creativa ed estetica, ancor prima che ludica, proposta da Amos Torresin in una versione aggiornata, tecnologica e personalissima, di un’antica “Wunderkammer”.
Esattamente come nelle antiche “collezioni delle meraviglie”, dove la manipolazione rende la separazione fra “naturalia” ed “artificialia” di fatto labilissima, si susseguono queste creazioni, ora specie di fossili elettronici, quasi scherzi della natura, animali favolosi, mostri abissali. Davanti a questi assemblaggi, esattamente come nel XVI secolo, l’effetto, di meraviglia e curiosità, ha già attirato attenzione, ma pone nel contempo anche l’intrigante quesito sul significato di questo tipo di operazione di riciclo, sul valore del rispetto dell’ambiente e la doverosità di un uso consapevole delle risorse, sul valore estetico di una nuova, possibile ”bellezza tecnologica”.
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa e curata da Flavia Casagranda, la mostra «Second life» ha una sua logica prosecuzione in Palazzo Bonaguro nella sezione “Mondo Animale” curata da Magda Biasiolo.
Inaugurazione 30 maggio
Chiesetta dell'Angelo
via Roma, 80 Bassano del Grappa
sab, dom e festivi 16-20
ingresso libero